Il mondo

Il mondo

 

O più amato io il mondo che tutti voi.
Avete amato più di me il mondo.
La storia muore qui tra le dita
Resiste la poesia
È la possibilità che il mondo ci ama
Con i suoi angeli nascosti .
Vorrei sentire pronunciare una parola
Per capire il silenzio
oppure l’assurdo … ascoltarlo.

Abbiamo più noi amato il mondo
Di tutti quelli che si dicano siano in paradiso.

 

La notte sei senza dire cosa sei
Ci sei tra mille parole e il perché no è di che.

Abbiamo amato più noi il mondo
più noi il mondo
di quelli che a tutti i costi hanno cercato di sognarlo.
E non ci arrendiamo perché il mondo non tiene le ali
Non può volare dal cuore è fermo è lì.

L’attesa è un sogno la speranza realtà
Quella realtà che non fa paura a nessuno,

E non ci vergogniamo di amare questo mondo.

Lasciate libere le strade
Che passi come una colomba e ci baci le labbra.

La notte sei senza dire cosa sei
Ci sei tra mille parole e il perché no è di che.

Vito vitaliano iacono


Non Chiamatemi per il Natale

Non Chiamatemi per il Natale

Ogni anno a natale fa freddo Io odio il freddo

Per questo non mi invitate a feste e festini,

voglio starmene qui solo soprattutto perché non è la festa di Gesù.

Proprio lui mi disse… quante luci in queste case! Nessuno si vergogna?

Io giunsi per dare animo a chi non tiene,

Voi rubate una stella ogni istante

E negate che siete complici della morte Di migliaia di fiori.

Io non voglio festeggiare, il minimo che posso fare starò con lui tra una spiga di grano

E una rosa di incanto,

Non brinderemo non diamo auguri

Ma se volete giungeremo in ogni casa

Per darvi amore amore amore.

Però non chiamateci per problemi banali Perché di incanto non possiamo venire

Gesù non può venire Anzi lui già è…..

tra quei popoli di carta straccia

Nei miseri occhi

Nei vecchi abbandonati

Nelle mamme sole In posti senza sole in un drogato,

Gesù è li

mentre lo festeggiate

Per carità non chiamatemi.

VITO IACONO

Alex

  1. Non Chiamatemi per il Natale

Ogni anno a natale fa freddo Io odio il freddo

Per questo non mi invitate a feste e festini,

voglio starmene qui solo soprattutto perché non è la festa di Gesù.

Proprio lui mi disse… quante luci in queste case! Nessuno si vergogna?

Io giunsi per dare animo a chi non tiene,

Voi rubate una stella ogni istante

E negate che siete complici della morte Di migliaia di fiori.

Io non voglio festeggiare, il minimo che posso fare starò con lui tra una spiga di grano

E una rosa di incanto,

Non brinderemo non diamo auguri

Ma se volete giungeremo in ogni casa

Per darvi amore amore amore.

Però non chiamateci per problemi banali Perché di incanto non possiamo venire

Gesù non può venire Anzi lui già è…..

tra quei popoli di carta straccia

Nei miseri occhi

Nei vecchi abbandonati

Nelle mamme sole In posti senza sole in un drogato,

Gesù è li

mentre lo festeggiate

Per carità non chiamatemi.