22 Settembre 2011

VALENTINA D’ISCHIA nuova amica

del progetto culturale “La nostra isola

Valentina d’Ischia è una vispa signora ucraina che vive in Italia ormai da diversi anni impegnandosi nel ruolo di badante tra Napoli ed Ischia.

Sentirla parlare della vita dalla quale ebbe il coraggio di fuggire rende perfettamente comprensibile il problema dell’emigrazione del quale noi italiani abbiamo sperimentate entrambe le facce della medaglia quale popolo emigrante e quale nazione accogliente proponendoci nell’immagine di un Giano bifronte se solo si pensi a Lampedusa in antitesi con i flussi di giovani meridionali in viaggio verso il nord del paese e verso l’Europa al di la delle Alpi.
Valentina d’Ischia, giunta nel nostro paese liberandosi da mariti alcolizzati e da violenze fisiche e morali, ha sopportato ogni tipo di privazione pur di restare in Italia ed oggi ha creato un ritmo per la sua vita che le consente di praticare la sua passione per la musica attraverso la composizione ed esecuzioni in canto accompagnandosi con la fisarmonica.
È notorio che la musica è una delle Arti più complesse e di maggiore difficoltà didattiche, ossia il lettore dei poemi di Carducci non incontrerà tante difficoltà di “lettura – esecuzione” quante

quelle cui andrà incontro chi volesse esibirsi nel “Moto perpetuo” di Paganini, ma è ugualmente notorio che esistono nel mondo un’infinità di brani musicali scritti e proposti soltanto a seguito di “ordini” aziendali mirati verso il soddisfacimento di specifici target commerciali.

Se certamente non sempre la tecnica sofisticata di Paganini, per restare nell’esempio precedente, è pura Emozione = Arte, nemmeno si può disconoscere che la rozzezza accademica di “Volare” abbia emozionato intere generazioni di ascoltatori!
Valentina d’Ischia non è Paganini!!
Valentina d’Ischia non ha scritto “Volare”!!!

Per informazioni e contatti 3453366428

[email protected]

Roberta Panizza, Luciano Somma, Nicola Pantalone, Nunzia Zambardi, Sacha Savastano,

sono concordi con me nel considerare Valentina d’Ischia una vera artista-musicista in grado di donare EMOZIONI con i brani da lei musicati e cantati, e sabato scorso se ne è avuta con conferma con il successo personale che ha attenuto cantando accompagnata da Nicola Pantalone durante l’inaugurazione della Casa della Cultura presso l’Hotel Ulisse d’Ischia.
La storia insegna che repentini sviluppi nelle produzioni artistiche si sono verificati solo ed ogni volta che culture e scuole diverse ebbero modo di comunicare e di fondersi attraverso forme di osmosi o di miscellanee. Valentina d’Ischia è la staffetta avanzata delle risorse culturali che si sono liberate dopo che la cortina di ferro ha perso i suoi connotati di artificiale recinto separatore tra popoli, tradizioni, e valori artistici.

Bruno Mancini


GRAZIE AGLI SFORZI DEI PIONIERI LENOIS

Poesia, musica e pittura, ottimo avvio per la Casa della Cultura isolana

Aperta ufficialmente Sabato scorso la prima, vera “Casa della Cultura” Isolana presso l’Hotel Ulisse, nota struttura alberghiera gestita splendidamente dalla famiglia Scotti. L’evento è stato realizzato grazie agli sforzi dei pionieri di LENOIS, e costituisce a tutti gli effetti il punto di partenza di una nuova stagione per la cultura Isolana. Poesia, musica, pittura (grande seguito di pubblico per la mostra di Nunzia Zambardi, organizzata in loco), teatro, cabaret e un’atmosfera rilassata hanno contribuito a rendere la soirée davvero speciale per tutti i presenti, nonché per tutti i telespettatori che hanno potuto seguire l’evento grazie alla diretta live trasmessa via internet sui canali ufficiali di LENOIS.

La serata, condotta da Sacha Savastano, si è subito aperta all’insegna della chitarra di Nick Pantalone, quasi un’ideale sigla di testa per l’intera kermesse, una intro graditissima dal pubblico che ha toccato gli evergreen del repertorio del musicista isolano, e qualche altra chicca tirata fuori appositamente per la serata.
Di grande impatto anche la prestazione di Enzo Boffelli, con il monologhista impegnato a “scaldare le polveri” in vista dello spettacolo che avrebbe tenuto l’indomani in quel di Panza, vero mattatore della kermesse grazie ad un’ironia tagliente ed incisiva che non ha risparmiato nessuno, da Berlusconi agli eterni problemi di Napoli, adottando un approccio ora surreale, ora esagerato, ma sempre “verace” ed autentico.
La lettura delle poesie è stata invece affidata al talento e all’esperienza di Edoardo Cocciardo e Carmela di Lustro, i quali hanno prestato la propria voce alle liriche dei vari poeti per la seconda volta, dopo la presentazione del volume “Ischia, mare e poesia ”, avvenuta presso la biblioteca Antoniana lo scorso Gennaio. Un vero e proprio tourbillon di emozioni, dall’allegria alla commozione in pochi secondi, forse è proprio questo il significato più profondo dell’Arte, la possibilità di esplorare ogni aspetto dell’animo umano in maniera sincera e limpida, portando fuori quelle emozioni che completano il vivere.

Nunzia Zambardi, le cui tele rimarranno esposte ancora per quindici giorni presso l’Ulisse, ha poi chiuso l’incontro dando l’appuntamento alla prossima volta, confermandosi tra le matrone principali di LENOIS.
Esperimento riuscito dunque, nonostante il clima disimpegnato di settembre, ennesima prova del fatto che fare cultura a Ischia si può: basta volerlo.

Proposta di partecipazione (per testi ed immagini) all’Ant 5 – LENOIS (Le nostre isole). Quattro Autori saranno scelti tra i lettori de “Il Golfo” che aderiranno inviando una mail entro il 30 settembre a [email protected] indicando nome cognome recapito telefonico e la dizione “Aderisco Ant5 LENOIS-Il Golfo”
Agli Autori dei testi poetici e delle immagini selezionati (nessun onere è richiesto per partecipare alle selezioni) viene offerto lo stesso programma promozionale riservato ai Pionieri del Gruppo e consultabile in http://www.emmegiischia.com/wordpress/notizie/pubblicazioni-%20antologie

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