25 Agosto 2011

LENOIS, LE NOSTRE ISOLE, gruppo non per caso

LENOIS (Le nostre isole) è un gruppo costituito da una serie di amanti della cultura nelle sue varie forme e dell’arte. È composto, a livello ormai internazionale, da scrittori, poeti, musicisti, pittori, attori, scultori, e chi più ne ha più ne metta, i quali non disdegnando nessuna forma d’arte si occupano con speciale riguardo della diffusione della poesia e della sua valorizzazione.

Chi segue il gruppo da qualche tempo sa che i vari progetti che ha portato avanti si sono dispiegati, con l’andare del tempo, in un respiro che si è fatto di anno in anno sempre più vasto tanto che il gruppo che inizialmente prendeva il nome di “La mia isola”, ai tempi in cui Bruno Mancini andava solo congetturando le iniziative che poi sotto la sua ala sono andate via via realizzandosi, è passato dalla denominazione “La nostra isola” , fino ad arrivare, quando in seguito  la compagine e di conseguenza le idee sono andate sempre più ampliandosi, all’appellativo attuale di LENOIS, organismo ormai collaudato che, pur nella ormai estesa pluralità delle sue componenti, trova nella salda conduzione del suo timoniere-poeta la necessaria coesione per non disperdersi nell’affollato giardino delle iniziative che da esso emanano.

Non ho infatti  usato a caso il termine “organismo” nel riferirmi a LENOIS: un aggregato di componenti differenti che opera insieme per un obiettivo comune e che trova in questo suo modo di essere la vitalità e la longevità che già lo contraddistinguono.

Quanto spesso capita infatti che un certo numero di persone si riunisca sotto l’egida di un apparente ideale comune e quanto spesso vediamo associazioni e compagnie disgregarsi sotto la spinta di correnti di individualismo e manie di protagonismo!

LENOIS, anche in tutte le sue precedenti designazioni, seppure con dispiacere, non ha mai avuto paura di perdere componenti che tentavano di piegarlo alle proprie personalistiche ambizioni senza tener conto del fatto che, per sua natura, un corpo cura, protegge e tiene cara ognuna delle sua parti spontaneamente senza che nessuna di esse abbia necessità di forzare tale inevitabile processo.

La chiave del successo di LENOIS  sta proprio in questo, nella capacità di fare corpo dei suoi differenti frammenti e nel sapersi fidare dell’interesse che il suo ideatore ha per la poesia e la cultura in generale. La poesia e la cultura di tutti, non solo le proprie.

Roberta Panizza

 

I LIONS HANNO ACCOLTO LO SCRITTORE ALBERTO LIGUORO

Splendida serata al Cocò Mare del Lions Club di Ischia, in occasione dell’annuale “Festa dell’Amicizia” che raduna non solo i Soci iscritti nel circolo ischitano, ma tende a coinvolgere la gran parte dei Soci Lions di tutta l’Italia presenti sull’isola d’Ischia.

 

Ho avuto l’onore di essere accolto con grande simpatia e gradimento, essendo io intervenuto quale Ospite in rappresentanza di tutti gli amici e pionieri del progetto LENOIS (Le Nostre Isole), ma, per meglio dire, come è stato ricordato anche nel corso della serata, della tribù di Bruno Mancini e Roberta Panizza che, ancora una volta, avevo l’onore di rappresentare.

 

Il presidente uscente, Sacha Savastano padre mi è venuto incontro all’ingresso della Torre di Michelangelo e con lui ho avuto il piacere di discendere verso la stupenda terrazza-ristorante affacciata sullo specchio d’acqua verso il Castello Aragonese illuminato, uno spettacolo incredibile, da lasciare a bocca aperta.

Sul parterre c’era ad accoglierci l’attuale presidente Gerardo Sorrentino; per ambedue non posso che esprimere tutto il mio riconoscimento, così come per la cortesia e la grazia delle signore presenti.

Il presidente Sorrentino ha avuto parole di elogio e di grande partecipazione nei nostri confronti, per la poesia e per quello che ci adoperiamo a fare per la cultura e l’elevatezza dello spirito, sull’Isola; mi ha anche invitato a prendere la parola e io ho portato i saluti di tutto il gruppo di Artisti che partecipa con entusiasmo alle nostre iniziative tese a riportare, la Poesia in particolare, ma la cultura tutta in generale, sui plachi di primo piano che competono loro nell’attuale società  italiana (Ischia in prima fila).

Ho ringraziato i Lions per la sponsorizzazione che hanno voluto concedere alla nostra ultima Antologia “Ischia, mare e poesia”, proponendo l’augurio di  una prossima costante sinergia tra i nostri due gruppi.

 

Ma che altro aggiungere? A questo punto non sapevo se essere più attratto dall’eleganza e raffinatezza intellettuale delle persone presenti, della situazione, del menu persino, dalla bellezza del posto, indicativa e trascinatrice della bellezza tout court, giacché sono convinto, con Dostoevskij che la bellezza salverà il Mondo, o dalla passione, la sensibilità artistica e creativa che, come le note del pianoforte che allietava la serata, si spandevano suadenti tra i presenti.

Quasi per sottolineare un arrivederci, quasi per incastonare la serata in un continuum senza fine, quando si sono aperte le danze e le coppie formatesi hanno cominciato a farsi vedere, a riempire e far ruotare lo spazio al centro della discreta penombra dei tavolini, ho reputato giunto il momento di allontanarmi, con brevi fugaci saluti, brevi cenni, lasciare tutto così com’era, immobile nella sua vivace dinamicità.

Alberto Liguoro

 

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