Meeting Hotel Miramare e Castello Ischia – Umberto Maselli

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Informazione
del 14/08/2010 197 visite 0 voti

Progetto culturale

“La nostra isola”
Presentazione antologia poetica

“Ischia, un’isola di…”

Antonio Mencarini presenta Umberto Maselli e legge tutte le sue poesie più la poesia di Roberta Panizza “Fantasmi” e la poesia di Bruno Mancini “Conversazione solitaria” -.Meeting Hotel Miramare e Castello Ischia 22 Luglio 2010

Progetto culturale “La nostra isola” ideato da Bruno Mancini – Ischia 19-24 Luglio 2010 – Sala congressi Hotel Miramare e Castello
– Presentazione dell’Antologia poetica “Ischia, un’isola di… a” a cura di Roberta Panizza e di Bruno ManciniAntonio Mencarini presenta Umberto Maselli e legge tutte le sue poesie più la poesia di Roberta Panizza “Fantasmi” e la poesia di Bruno Mancini “Conversazione solitaria” -.Meeting Hotel Miramare e Castello Ischia 22 Luglio 2010

Umberto Maselli
Ha strillato per la prima volta di fronte al mare di Mergellina il 6 maggio del 1961.
Ha messo mano alla scrittura, non essendo scrittore né poeta, a partire dal 1980.
Vive ad Ischia dal 1988 dopo un peregrinare comune alla sua generazione.
I suoi riferimenti per la poesia sono il mistico Dschelal Ad Din Rumi, Calderon de la Barca Reiner Maria Rilke , Hermann Hesse
Sogna di tradurre dall’inglese l’ultima opera di Sri Aurobindo (circa 24000 versi, basilare per chi si interessi di Yoga ma anche di concentrazione e di meditazione così come di spiritualità e misticismo).

Il fato ed il destino

Poco prima che tutto sarà finito
sarò una stella, come te, mio amato.
E sarò immutabile nell’oscurità.

Dietro a noi la materia,
luce blu non visibile
come niente e tutto sarà per noi.

Sei il mio fluido divino,
aspro, amaro e dolce
come la vita seppe essere.

Non sei stato, né sarai.
Saremo, nel nulla,
introvabili, solo breve ricordo.

Senza essere visto

Come luce che per sempre, lentamente,
si spegne nell’ oblio di occhi cechi
di un amore non voluto vedere,
di un messaggio non compreso
perché scritto dentro un inaccettabile profondo.

Come marea che si ritira e scopre
intimità che si pensava di ignorare,
e di poter dipingere su un unico piano;
perché importanza nulla
possiede chi sé ad altri vuole figurare.

Hai supplicato in ginocchio,
hai pregato cantando,
hai tirato fuori le cose non dette.

Io torno indietro:
vieni ti porto a casa
vieni fuori sui miei mari.
No. Siamo persi.
Siamo suoni che si ripetono.

Regalo

Che potrei regalarti per il genetliaco?
Una musica celeste, ma che mai ascolterai?
Delle parole scritte?
Servirebbero solo all’arte del dire,
ma le tue parole non sono le mie parole.
Io penserò che le leggerai,
ma tu non penserai a quelle parole.
Il caro ricordo?
O meglio: l’oblio di noi?
Abbiamo dimenticato cosa c’era da ricordare.
La cosa rarissima, la preziosità?
La cosa che io avevo riservato solo per te
è forse la stessa cosa che tu avevi riservato solo per me?
La poetica del tempo invisibile?
L’essere, il vuoto, la fine?
Forse posso regalarti
di non ricordarti che già un anno è passato
dal tuo compleanno,
ma questo è un regalo troppo difficile.

La Paura del Vuoto

Nella immensa solitudine,
nel silenzio di chi avrebbe voluto dire tanto,
in piedi, su quel molo,
ultimo piccolo lembo di una terra
che si è pronti a lasciare.
Pochi al mio fianco guardano in me.
Un me che vorrebbero attaccato all’abbandono,
un ego che continui una mia parte in ogni loro proiezione.

Solo.

Dalla fitta nebbia delle oscurità della mente,
scaturisce una energia
simulata come passione,
come dolore intenso da condividere
e come ricordo ancestrale di gioie.
Gioie mai esistite, perché solo veloci attimi
a cui si aggrappa la mente del ricordo.

Diviso, separato, alienato a me stesso.

Solo

ROBERTA PANIZZA

Fantasmi

Bastasse l’ombra
di esistenze prossime al contatto
-ma schive in rimbalzi di orizzonti –
a donare certezze di vita!

Si scivolano prossimi accanto
con effetti-pensiero di seta cinese
ma anch’io spesso non me ne curo
e ondeggio di lato -con precauzione-
al primo vento che mi scuote le catene.

BRUNO MANCINI

A Lina D’Onofrio.

Conversazione solitaria

Un mostro sacro s’aggira
sfiorendo
i teneri baccelli di versi smarriti
nel simplex
futileggiante click
di chi distrugge il proprio tempo,
nemmeno molto,
magari tutto,
contro smodato non svelare il sesto senso,
mai ultimo e mai senza tormento,
per chi Poeta nasce e muore.

PUREZZA

Il mio “magone” io non lo porgo
a peso,
affumicato,
a scaglie,
dorato,
in pillole,
stracciato tra due servi ed un padrone.

SEVIZIA

Diario di giorni non vissuti
smaltati con lacche giapponesi
io soffio
in torride fornaci
dove gl’impasti
catturano fanghi e detriti
– magmatici anacronistici
un giorno ancora
e sarà maggio allora
“il mese delle rose o dei traslochi!” –
e i miei bizzarri
sparire in sabbie mobili
che… attenta… sembrano miele
intanto che mi tolgono respiro e forze.

PREMIO POESIA PED- IL GOLFO

MIRAMARE 2010 – LULU

MIRAMARE 2010 – LOCANDINA

MIRAMARE 2010 – Il Golfo inaugurazione Prima pagina

MIRAMARE 19 LUGLIO 2010

MIRAMARE 20 LUGLIO 2010

MIRAMARE 21 LUGLIO 2010

MIRAMARE 22 LUGLIO 2010

MIRAMARE 23 LUGLIO 2010

MIRAMARE 24 LUGLIO 2010

MIRAMARE 2010 VIDEO

MIRAMARE 2010 FOTO

C O N T A T T A C I [email protected]

Umberto Maselli
Nuovo amico del progetto culturale “La mia isola” ideato da Bruno Mancini

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