Non rubate la mia vita – Poesie di Bruno Mancini

Non rubate la mia vita

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Non rubate la mia vita

Poesie di Bruno Mancini


Ischia,i libri “Non rubate la mia vita” – Poesie

Non rubate la mia vita
Non rubate la mia vita

Per Bruno Mancini: brevi commenti amichevoli.

“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”

“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”

“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”

“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”

“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”

“…seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”

“…lavoro meditato, armonioso di buon afflato poetico.”

“…sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”

“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”

“Una prosa lacerata e sfuggente…”

“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”

“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”

“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”

“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”

Non rubate la mia vita - Poesie di Bruno Mancini

“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi comprende che…”

Un video proposto da Roberta Panizza e Antonio MencariniRoberta Antonio
NON RUBATE LA MIA VITA

Non rubate la mia vita

Un sorriso di mare smeraldo
un profumo di ortensia maculata
lo scampanare di turisti pascolanti
lo sciacquio di graniti biancastri,
TEMPO,
la sposa non mi chiede altro
i miei ingorghi pazienteranno ancora
tra un’onda senza fine al tramonto
nel poggio di agrumi e di ninfee.
Non rubate la mia vita,
prendete i sogni.


Don’t steal my life

The smile of an emerald sea
a scent of speckled hydrangea
the swell of grazing tourists
the splash on whitewashed granite,

TIME,
my wife asks nothing more
my inner quarrels remain serene
on an endless wave to sunset
where citrus and water lilies convene.
Don’t steal my life,
take my dreams.
Traduzione di Pamela Allegretto Franz

Nun m’arrubate ‘a vita

Nu surriso ‘e mare smeraldo
nu prufumo d’urtensia ‘mmaculata
‘o scampanà d’’e turiste
‘o sciacquio d’’e granite janche
TIEMPO
‘a sposa nun me cerca nient’ato
l’ammuina adda aspettà ancora
tra n’onna senza fine a ‘o tramonto
tra albere e sirene

Nun m’arrubate ‘a vita
pigliateve ‘e suonne.
Traduzione in Napoletano di Luciano Somma

Non rubate la mia vita

 

Non rubate la mia vita – Immagine interna

Del dopo gioventù

Frammenti di polvere,

nello sguardo,

nel respiro,

respiro.

Albicocca selvatica,

caduta dal ramo,

spiaccico la zolla,

spiaccicato.

Dov’era il pertugio,

del viscido verme,

rifugio,

rifuggo.

Non è così che mescoli i fronzoli.

Non è così che accogli i tuoi figli.

Affiora a capo la sciocca

mansuetudine.

After youth

Fragments of dust,

in the look,

in the breath,

breathe.

Wild apricot,

fallen from the branch,

flatten the turf,

crushed.

Where there was a hole,

of the slippery worm,

refuge,

avoid.

It’s not this that stirs the trappings.

It’s not this that welcomes your children.

It appears at the crest the fool

humility.

Traduzione di Pamela Allegretto Franz


valerio dal terrazzo1
Non rubate la mia vita – Immagine interna – Valerien Bressy “Dal terrazzo” – Olio su tela – Tecnica: spatola – Collezione privata

Quel giorno avrai venti anni

e non vorrai più niente oltre,

oltre la mano della tua bambola di pezza

che ti accompagni invisibile e muta,

invisibile e muta.

Dal primo chicchirichi del primo gallo

dal primo spiumacciare del primo canarino

dal primo sbiadire della prima stella,

le stelle, il gallo, il canarino:

Lasciatemi pensare a questo giorno”.

 

Avrai l’età di una sorgente

e il tuo futuro vorresti fosse fermo,

fermo nel bacio sulla guancia dall’orsacchiotto bruno

che ti avvicina maestoso e fiero,

maestoso e fiero.

Dal sapore di mille profondi graniti

dall’odore inebriante di tutte le radici

dal chiarore trasparente della purezza,

graniti, radici, purezza:

Aiutami a capire questo giorno”.

 

Quel giorno sarò la luce

di fianco in alto sopra e sotto,

la bambola di pezza e l’orsacchiotto bruno

di fianco in alto sopra e sotto,

le stelle il gallo il canarino,

sarò graniti e zolle

radici e fiori

sarò soltanto chiarore trasparente nel tuo sorriso.

Avrai venti anni e non vorrai più niente.

Avrai l’età di una sorgente.

Un video proposto da

Non rubate la mia vita

 

Antonio Mencarini

che legge “Sembri

dalla raccolta poetica

Non rubate la mia vita

di Bruno Mancini

Scarica il video “Sembri”

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Sembri

 

Oggi.

Oggi dai trespoli selvagge cocorite

oggi da Chio sovrana tralci di vitigni

oggi etiopi zefiri ambrati

giallo deserto

di sabbie egiziache

oggi sui prati delle tue lusinghe

affascinanti.

 

Così o come

nel fertile appanno

la goccia sul vetro.

 

—°°°—°°°—

 

Domani.

Domani ti pongo addosso trina d’Alsazia

domani raggiante ritorno d’incenso e di eucalipto

domani che dipana i nostri intrighi

le foto con sorrisi

le lettere d’amore

domani incise negli angoli dei mondi

dal picco della mia follia.

 

Discesa o risalita

con docile affanno

la mano alla roccia.

 

—°°°—°°°—

 

Oggi o domani.

Oggi o domani forse ingorde speranze

sonnamboliche ipnosi

nella veglia incredula

della nostra vita.

 

Atlante affaticato

io

resto piolo.

Calliope appartata

tu

sembri una sposa.

Info: Bruno Mancini
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 23
[email protected]

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