Teatro e lirica: l’unione fa la forza

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del 22/12/2010 200 visite 0 voti

TEATRO E LIRICA L’UNIONE FA LA FORZA
Mancano ormai meno di tre settimane alla presentazione della prossima edizione dell’Antologia Poetica figlia del progetto culturale “La nostra Isola”, dal titolo ancora top secret. L’happening culturale, il cui inizio è fissato per il prossimo 27 dicembre presso la

Biblioteca Antoniana,
si svolgerà secondo il format capace di riscuotere tanti plausi la scorsa estate: poesia, arte, cultura, e qualche digressione nel puro intrattenimento. Proprio a questo proposito, è stato reso noto in queste ore che sarà il noto

Enzo Boffelli
a fare da mattatore nel corso degli incontri, nell’ottica di una collaborazione più ampia riguardante l’iniziativa in tutta la sua interezza. “La collaborazione con ‘La nostra isola’ ha radici ben salde. “- ci spiega Boffelli- “ E’ il naturale prosieguo del rapporto che ho avuto modo di instaurare con

Bruno Mancini,
ideatore del tutto, il quale ha sempre appoggiato la battaglia che porto avanti da due anni, quella cioè in favore di un teatro stabile ad Ischia. Mi ha dato una grossa mano nel diffondere a mezzo stampa e Internet i resoconti dei miei sforzi, contribuendo a dare un’eco ancora maggiore alla mia lotta. Il mio coinvolgimento nelle attività di Bruno è nato dunque in maniera molto spontanea, e si paleserà a partire dagli appuntamenti di fine dicembre”. Una sinergia innanzitutto personale dunque. Ma viene da chiedersi come possa tradursi fattivamente questa collaborazione, quale posto possa trovare l’istrionico talento di un bravissimo attore nella talora seriosa cornice di una lettura poetica. “In realtà non potrei ancora dirlo.” – sorride Boffelli – “ Tra l’altro non so se riuscirò a coinvolgere ‘Gli Amici del Teatro’ al tutto, ne parlerò col direttivo. Di certo io e la mia compagnia saremo lì.” Sul tipo di spettacolo non trapela nulla. O forse no… “Stiamo pensando a degli interventi di tipo cabarettistico, a piéce del teatro classico Napoletano, puntiamo a divertire il pubblico e rendere l’atmosfera ancora più coinvolgente e divertente.” Il teatro sposa dunque la lirica per l’ennesima volta, a riprova di come le due arti siano da sempre media assolutamente privilegiati nell’espressione delle emozioni più profonde dell’animo umano. Un altro trade d’union ideale tra una personalità come quella di Boffelli ed un progetto culturale in grado di crescere e farsi forte ogni giorno di più. “Per me l’importante è la concretezza : io e Mancini abbiamo unito due percorsi che vanno di pari passo: Teatro e Poesia sono in qualche modo le due facce di una stessa medaglia, cioè quel grande mondo chiamato cultura. L’evento alla Biblioteca Antoniana, pur essendo incentrato ovviamente sulla Poesia, può benissimo essere un ottimo contenitore anche per noi; possiamo aiutare a coinvolgere una fetta di pubblico maggiore, e ribadire con maggior forza il nostro messaggio: fare Cultura a Ischia è difficile, a causa del completo e colpevole disinteresse delle istituzioni. Proprio per questo motivo è assolutamente necessaria la creazione di una struttura teatrale definitiva sulla nostra isola, per la nostra isola. Uniti possiamo fare presente ancora meglio la nostra rabbia: se restiamo separati non arriveremo da nessuna parte. Anche perché finora certo chi di dovere è stato del tutto latitante.” Magari con l’anno nuovo cambierà qualcosa, i soliti beninformati riferiscono che il 2011 possa essere l’anno della svolta sotto tanti punti di vista. Una speranza che Enzo Boffelli non condivide del tutto: “Le prospettive sono nulle, siamo fermi al punto di partenza. Ad oggi l’unica soluzione paventata è quella del Polifunzionale, e tutti sappiamo quanto sia complicato quel tipo di discorso. Le sei amministrazioni comunali continuano a fare spallucce ed a giocare a scarica-barile, ma io non mollo, porto la mia battaglia avanti tutti i giorni, con tutti i mezzi a mia disposizione. E fa male constatare come sia ancora tutto fermo, come ancora non si muova nessuno. Ci troviamo di fronte ad una situazione scandalosa per tutti gli ischitani, e non mi pare che nessuno tra i sindaci abbia almeno provato a sedersi attorno ad un tavolo per cercare una soluzione. Devo iniziare a pensare che ai piani alti la nostra battaglia non sia per nulla considerata.” Forse perché non si ritiene che sia un problema sentito a sufficienza dalla gente, dagli stessi elettori. “Questo non è vero. Una larghissima fetta della cittadinanza trova la situazione assurda, e questo è un fatto noto. Spetta solo dalle istituzioni il compito di iniziare a progettare, con serietà, una soluzione reale. Il fatto che sull’isola non ci sia un teatro stabile è umiliante e assurdo. Come vogliamo fare? Dobbiamo aspettare un anno? Due? A maggior ragione bisogna iniziare sin d’ora con una programmazione tangibile. Ma di tutto questo, neanche l’ombra. Che tristezza.”
Perché una culla della cultura come Ischia merita un’attenzione diversa . “No. Perché Ischia merita di più. In generale ed in tutti i sensi.”

Sacha Savastano
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