L’assuefatta sintonia
amorfa inonda
tra rotoli le maschere.
Moti carnevaleschi
ci vestiranno come due viandanti
in cerca di un passaggio,
ci truccheranno come due balordi
dimentichi del tutto,
ci mostreranno come cosmonauti
tornati dalla luna.
Ma noi ci parleremo
lontani dalle fiabe e dai romanzi,
ci baceremo
spezzando sguardi verso il nulla,
ci sedurremo
stracciando segni sulla pelle
e sì
ci vestiremo come due viandanti
sul viale di un passaggio,
ci truccheremo come due balordi
memori del tutto,
ci muoveremo come cosmonauti
in rotta per la luna.
Bruno Mancini
Bruno Mancini poesie inedite – Bruno Mancini poesie inedite
Città
ischia
Area economico-finanziaria
Ufficio patrimonio
Prot.n° 7377
Ischia 18/03/2015
Al Sig. Bruno Mancini
Via V.Gemito n.27
80077 Ischia
Oggetto: Riscontro nota prot. n. 7185, 7186, 7187 del 17 Marzo 2015- Autorizzazione uso temporaneo sala convegni biblioteca comunale Antoniana.
Vista la Vs. ricbiesta, di cui alla nota emarginata in oggetto, constatato che nulla osti ad autorizzare quanto richiesto, la presente a valere quale autorizzazione a poter usufruire della sala convegni presso la Bibliioteca comunale “Antoniana” nel giorni 8 Aprile, 14 Maggiio e 25 Giugno corrente anno, dalle ore 17.00 alle ore 19.00.
Si rammenta che l’uso delle attrezzature, arredi e impianti messi a disposizione dell’Amministrazione dovrà avvenire nel massimo rispetto delle vigenti normative in materia, sollevando il Comune di ischia da danni e infortuni derivanti da un uso improprio e/o scorretto degli stessi.
Il Comune di Ischia non riposnde di alcun danno che possa derivare a persone o a cose in seguito all’uso dei locali della presente autorizzazione.
La presente autorizzazione è subordinata alla presentazione di apposita polizza assicurativa a copertura di eventuali danni a cose o persone che potrebbero verificarsi nel corso della manifestazione pari ad un massimale di € 500.000,00.
Restano a carico del richiedente le spese di pulizia e smaltimento dei rifuti prodotti medianre la differenziazione degli stessi nel rispeto delle modalità previste da Regolamento vigente.
Distinti saluti
Il Dirigente
Dott. Antonio Bernasconi.
Noi tutti sappiamo che ad ISCHIA c’è stato un PASSATO di GRANDE PRESTIGIO ARTISTICO, tanto grande da potere essere raccontato durante numerose serate d’incontri culturali.
DILA ha intenzione di creare un calendario annuale di eventi nel quale includere, di volta in volta, singole presentazioni di molti dei famosi personaggi che sono in qualche modo venuti in contatto con la nostra isola, ricostruendone le loro attività svolte ad Ischia, illustrandone le opere collegabili con il nostro territorio, visitando la cronaca dei loro soggiorni, indagando sui percorsi, sui contatti, sulle emozioni che potrebbero essere stati inseriti nei loro diari.
Questa dell’8 Aprile vuole essere una vetrina aperta sul progetto, così intendendo proporre, al pubblico e ai mezzi d’informazione, la matrice del più ampio programma di presentazioni, anche attraverso una sommaria introduzione e qualche esempio di come intendiamo sviluppare tale attività divulgativa.
Grande prestigio artistico isola d’Ischia Alberto Liguoro, scrittore giornalista avvocato ex magistrato nonché costante frequentatore della nostra isola, e Ila Maltese, docente e ricercatrice universitaria amante dell’isola da sempre, saranno gli Artisti della nostra epoca che svilupperanno i temi di questo primo incontro, non mancando di offrire al pubblico alcune gemme dei loro repertori artistici.
Alcuni Soci Fondatori di DILA collaboreranno e saranno presenti con le loro opere
Sarà il giornalista televisivo nonché Socio Fondatore della nostra Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, Vincenzo Savarese ad introdurre questa prima serata della serie “Grande prestigio artistico isola d’Ischia”.
Grande prestigio artistico isola d’Ischia – Biblioteca comunale Antoniana Città d’Ischia – Direttrice Dottoressa Lucia Annicelli
Alberto Liguoro, scrittore giornalista avvocato ex magistrato, Socio Fondatore dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” – Direttrice Artstica Roberta Panizza – Presidente Bruno Mancini – Sede Via Gemito 27 Ischia – Info tel. 3935937717; e-mail [email protected]
Devo creare una canzone,
cercando le sillabe intonate
al sibilo dell’aria immobile
al frangere dell’onda soffice
al tuono di torrenti assolati
al movimento sinuoso dei ricordi
al baratro delle mie dimenticanze.
Mi poggio sul cuscino
e ti sento vicino
con la testa ad occhi chiusi
nel ricordo dei tuoi baci.
Ma tu non ci sei più
ed io non canto più
pensando sempre più:
“L’amore mio sei tu”.
Devo creare una canzone,
dalle note gracchianti come
come pick up di giradischi a pila,
per un volume sbiadito come
il tuono
come il mio sax dall’ancia abrasa,
con il cuore non ancora appassito come
come i giornali di tanto tempo fa.
Mi poggio sul cuscino
e ti sento vicino
con la testa ad occhi chiusi
nel ricordo dei tuoi baci.
Ma tu non ci sei più
ed io non canto più
pensando sempre più:
“Amor, dove sei tu?”
Devo creare una canzone
e per coprire il tempo
ed infiammare i giorni
devo convincere la mia vanità
un tuono
a miscelare i segni e i volti.
Devo plasmare i sogni e l’ombra.
I sogni e l’ombra.
Ma tu non ci sei più
ed io non canto più
pensando sempre più:
“Ma chi cazzo sei tu?”
Bruno Mancini
Skype: emmegiischia
Oltre 200 visualizzazioni in meno di 24 ore, ma chi siamo The Beatles?
Anche una leggiadra (dal vocabolario Treccani: “Piena di grazia, di gentilezza e di eleganza insieme; si dice soprattutto dei movimenti della persona, e per estens. della persona stessa o in genere del suo aspetto…”) cantante,
Rita Cuccaro, ha voluto presentare in pubblico la sua versione della canzone, ma come ha risolto il finale? http://youtu.be/2jCTJBOIVIw
Erano circa le 15 del 10 Febbraio 2015 quando il bus che vedete nelle foto, BELLO BIANCO E ROSSO, proveniente dal capolinea di Piazza Trieste e diretto ai Maronti, ha finalmente raggiunto un posto dove parcheggiare, dopo aver intralciato a lungo il traffico di Via De Luca procedendo a pass d’uomo.
Si è fermato a Piazza degli Eroi facendo scendere i numerosi passeggeri. SOLO ROSSI DI RABBIA.
Bus in avaria
La Caporetto delle carrette a quattro ruote continua, ma i responsabili restano sempre al loro posto… ed anche questa è Ischia!
Foto eventi
–
Gruppo di artisti e di spettatori presenti ad uno degli eventi culturali proposti da Bruno Mancini con la Direzione Artistica di Roberta Panizza – Foto eventi
Gruppo di artisti e di spettatori presenti ad uno degli eventi culturali proposti da Bruno Mancini con la Direzione Artistica di Roberta Panizza – Foto eventi
Un giusto riconoscimento alla sua pluriennale dedizione in favore della poesia
Con delibera del 22 Settembre 2010, la Giunta Comunale del Comune di Vermiglio ha chiamato la professoressa Roberta Panizza a far parte della locale Commissione Cultura.
La notizia è stata accolta con grande compiacimento dai numerosi artisti ischitani che hanno avuto modo di apprezzare le doti poetiche ed umane della scrittrice trentina durante le molte occasioni d’incontri poetici-culturali che sono stati proposti nella nostra isola, organizzati. sotto la sua Direzione Artistica, nell’ambito degli eventi presentati dal gruppo di artisti che si riconoscono nel progetto culturale “La nostra isola” del quale il sottoscritto è stato l’ideatore e la stessa Roberta Panizza ne è la prima socia fondatrice.
Se, come estimatore delle qualità morali ed intellettuali di Roberta Panizza amica dell’isola d’Ischia, propongo un lungo applauso alla Giunta del Comune di Vermiglio per il prestigioso riconoscimento che le ha tributato, come cittadino dell’isola d’Ischia mi vergogno e mi scuso per l’assoluta latitanza di TUTTE le Amministrazioni Comunali – BEN SEI! – che governano la nostra isola nel porgere, se non un sostegno, almeno un incoraggiamento alla prosecuzione del progetto da lei proposto e che tanta attenzione ha prodotto verso la nostra isola d’Ischia da parte di una consistente fetta del mondo artistico non solo nazionale.
Infatti, durante gli ultimi tre anni delle sue iniziative culturali e promozionali di vario genere aventi l’isola d’Ischia come indiscussa matrice ambientale – sempre riportate dagli organi d’informazione locali -, non UNA parola è stata scritta da NESSUN rappresentante delle SEI amministrazioni comunali nemmeno come cenno di saluto e di attenzione.
“La nostra isola” collabora con “L’unione italiana lotta alla distrofia muscolare”
Ci saremo anche noi del progetto culturale “La nostra isola” a fianco dell’UNIONE ITALIANA LOTTA ALLA DISTROFIA MUSCOLARE nell’ambito dedi UNA ZUCCA PER TELETHON, con l’invito a partecipare in massa. UNA ZUCCA PER TELETHON VENERDI’ 12 NOVEMBRE 2010 dalle ore 18 alle ore 21 ISCHIA PORTO Piazzetta San Girolamo Delizie alla zucca, salsicce, crepes alla nutella, caldarroste, vino, bibite ed altre sorprese con tanta buona musica L’UNIONE ITALIANA LOTTA ALLA DISTROFIA MUSCOLARE sezione di Napoli organizza la Terza sagra della zucca con la collaborazione dell’Associazione Villa di Campagnano, dell’Istituto Professionale di stato per i servizi alberghieri e di ristorazione “Vincenzo Telese”, dell’Associazione Cuochi, l’Associazione Albergatori Isola d’Ischia, Rosario Sgambati, Nello Farese, Raffaele Calise, “Progetto culturale: LA NOSTRA ISOLA”, “AMICI IN ARTE”, S.I.A.E. ISCHIA, “CAPRICCIO ISCHITANO” e i volontari del gruppo R.A.F. U.I.L.D.M. di Ischia e Procida
Alla Casa dei Popoli l’Oriente incontra l’Occidente
MOSTRA
SULLA CINA
BARANO D’ISCHIA (ex Pensione Franceschina) c/o Il Dragone
Inaugurazione
SABATO 7 FEBBRAIO 2015
ore 18.00 (è disponibile il parcheggio sotto il ponte di Nitrodi a 150 mt.) La mostra per visite gratuite resterà aperta il Lunedì – Mercoledì e Venerdì dalle 17.00 alle 19.00 fino al 13 Febbraio. Al mattino su prenotazione info: Dragon 3304433964
La necessità di riunirsi, di incontrarsi, di confrontarsi sull’isola d’Ischia è ora soddisfatta da uno spazio comune che il Centro il Dragone mette a disposizione a Barano d’Ischia, presso l’ex Pensione Franceschina.
Gruppi culturali, associazioni, movimenti politici, artisti, poeti sono spesso alla ricerca di un luogo dove poter esprimersi.
Due sale e altri vani sono a disposizione di tutti per trascorrere un serata tra amici, per degustare un buon piatto, una piacevole bevanda.
Abbiamo deciso di chiamare questo luogo “La Casa dei Popoli” perché ad Ischia convivono rappresentanze di numerosi popoli di tutto il mondo.
Vogliamo conoscere chi è tra noi per conoscerci meglio, in uno scambio interculturale che è anche occasione di crescita culturale.
L’apertura della Casa dei Popoli avverrà sabato 7 Febbraio 2015 con l’inaugurazione di una bellissima mostra sulla Cina, sui luoghi, sulle sue diverse espressioni artistiche, architettoniche, culturali, antropologiche, ambientali.
L’iniziativa, nell’ambito del programma “l’Oriente incontra l’Occidente”promossa dal Centro il Dragone e dall’Associazione Yoga “il Germoglio” offre la possibilità di conoscere la Cina e l’Oriente, la loro cultura, la medicina, la religione, le tradizioni, la cucina, la vita quotidiana.
Poi seguiranno tanti altri eventi.
nell’Hotel Da Franceschina di Via Corrado Buono a Barano d’Ischia, fungerà in seguito non solo come punto di accoglienza per i pernottamenti degli Artisti desiderosi di soggiornare sull’isola d’Ischia, ma anche come luogo d’incontro pre gli eventi proposti da varie associazioni presenti sul territorio ischitano.
Tanto che, prossimamente, sarà elaborato e comunicato un preciso elenco di eventi artistici di vario tipo che abbracceranno tutto l’arco dell’anno 2015.
All’inaugurazione sarà visibile una ricca e molto particolare mostra fotografica messa a disposizione dall’Ambasciata cinese.
Saranno presenti numerosi Artisti e la serata sarà allietata da uno dei Soci Fondatore di DILA, il maestro
Mario Mirenghi, che si esibirà in un repertorio di musiche classiche napoletane accomagnato dalla sua chitarra.
Numerose altre adesioni sono in via di definizione e saranno pubblicate nei prossimi giorni su questa pagina
DILA, Associazione culturale “Da Ischia L’Arte”, mette a segno un colpo di grande importanza per la Cultura in generale e per la Poesia in particolare.
Grazie alla lungimiranza ed alla magnanimità del suo Socio Fondatore, Maestro Word Record
Pasquale (Dragon) Di Costanzo avremo modo di consentire a tutti gli Artisti, ed in particolare a TUTTI i Soci (Fondatori, Sostenitori, Ordinari) della nostra Associazione DILA, soggiorni sull’isola d’Ischia, per loro e per i loro familiari, a prezzi assolutamente irrisori.
Infatti, a parire da oggi 13 Gennaio e per tutto l’anno 2015 (Agosto escluso), tutti gli Artisti ed i loro amici e/o familiari potranno pernottare, anche solo per un singolo giorno, in camere con 2/3/4 letti (secondo la disponibilità) al costo di 14 euro per notte per persona. La Socia Fondatrice, nonché SSS Addetta alle pubbliche relazioni,
raccoglierà le prenotazioni degli Artisti che faranno richiesta di ottenere tale opportunità.
Considerando il limitato numero di camere a nostra disposizione, il consiglio è di prenotare il soggiorno non appena possibile, perché, mai come in queto caso, vale il detto che dice “Chi prima arriva meglio alloggia”! DILA, si prefigge di far divenire l’Ostello un luogo per l’accoglienza di Artisti e di spettatori impegnati in mostre, meeting, concerti ed eventi da realizzare nell’Isola d’Ischia. Associazioni, aziende, enti e singoli artisti sono invitati a contattare lo staff DILAper realizzare progetti comuni di diffusione dell’Arte e della Cultura.
Distanze:
da Porto di Ischia = 4.36 Km dai Giardini Termali Poseidon = 4.46 Km dal Castello Aragonese = 5.00 Kmoli = 22.25 Km dal Vulcano Solfatara – Pozzuoli = 22.92 Km dal Parco Virgiliano – Napoli = 24.41 Km dai Parchi sommersi di Baia e di Gaiola – Napoli = 24.82 Km da Marechiaro – Napoli = 25.23 Km dalla Stazione Napoli Campi Flegrei – Napoli = 26.80 Km dallo Stadio San Paolo di Napoli – Napoli = 26.95 Km dalla Funicolare di Mergellina – Napoli = 28.84 Km dalla Clinica Mediterranea Napoli – Napoli = 28.84 Km dalla Stazione Napoli Mergellina – Napoli = 29.07 Km dal Porticciolo di Mergellina (Aliscafi) – Napoli = 29.16 Km dalla Grotta Azzurra – Capri = 29.60 Km
Info: Tel. 3935937717 (tutti i giorni dalle 14 alle 24)
Sono vissuto, giovane, in una società nella quale gli “imprenditori” avevano pochi capitali e molta dignità (in piccolo mio padre), ora mi trovo ad affrontare la vecchiaia nella Italia in cui gli “imprenditori” hanno molti capitali e nessuna dignità (in grande il cavaliere papi) e mi chiedo dove ho sbagliato.
Bruno Mancini
Bruno Mancini scrittore
è nato a Napoli nel 1943 e risiede ad Ischia, dalla età di tre anni.
A lui piace dire che l’origine della sua ispirazione o forse solo un iniziale impulso ancestrale ed istintivo, il vero basilare momento poetico della sua vita, si è concretizzato nell’incontro, propriamente fisico, tra i suoi sensi acerbi, infantili, e le secolari, immutate, tentazioni autoctone dell’Isola d’Ischia, dove le leggi della natura sembravano fluire ancora difese da valori di primitive protezioni.
Anche se aggiunge, con molta auto ironia e con un pizzico di provocazione:
“Le mie primissime esternazioni poetiche le ho espresse in tenerissima età, quando ancora non avevo pronunziato per la prima volta la parola mamma, ed alla fine di ogni abbondante poppata liberavo graziose ispirazioni poetizzando mediante dei rimati vagiti“.
L’articolo che segue è stato pubblicato per la prima volta il 6 Febbraio 2015, subito ripreso da alcune testate giornalistiche e televisive e da innumerevoli siti web ha collezionato nel tempo numerosissime repliche.
La vergogna è che la carcassa decomposta del coniglio morto dopo OLTRE un mese dalle segnalazioni OGGI è ANCORA nello stesso posto.
Parliamo dell’ingresso della centralissima pineta Mirtina della Città d’Ischia e non certamente di una cava abbandonata in un bosco dell’Appennino!
Parliamo di un luogo frequentato da bambini di ogni età e da turisti di ogni provenienza.
Parliamo di un’offesa alla dignità della civilissima Isola d’Ischia
Parliamo di una strafottenza che non sarebbe consentita neppure in un’ipotetica tribù barbarica.
Parliamo di milioni di euro spesi dal nostro Comune per la pulizia, il decoro e la manutenzione dei luoghi pubblici.
Oppure parliamo di responsabili inetti e di speculatori intoccabili?
Bruno Mancini.
Coniglio morto pineta Mirtina
Ischia 6 Febbraio 2015 | Bruno Mancini
Questo pomeriggio la carcassa in avanzato stato di decomposizione di un coniglio bianco è stato rinvenuto sul bordo della pineta Mirtina (chiusa per ragioni sconosciute) che costeggia la centralissima via Sogliuzzo all’altezza del parcheggio del Bar Calise della Città d’Ischia.
Coniglio morto pineta Mirtina – Foto Bruno Mancini
Coniglio morto pineta Mirtina – Foto Bruno Mancini
Coniglio morto pineta Mirtina – Foto Bruno Mancini
Coniglio morto pineta Mirtina – Foto Bruno Mancini
Coniglio morto pineta Mirtina – Foto Bruno Mancini
Nel segnalare il pericolo igienico sanitario che ne deriva, vogliamo augurarci che le autorità preposte alla tutela della salute pubblica non se ne disinteressino così come è avvenuto per i recenti casi (vedi pagina http://www.emmegiischia.com/wordpress/carcassa-di-cane-morto-su-spiaggia-punta-molino/e pagina http://www.emmegiischia.com/wordpress/ancora-un-cane-morto-su-spiaggia-ischia/) delle carogne di animali lasciate per molti giorni, su spiagge centrali del comune d’Ischia.
Già basta la latitanza, dei signori amministratori dei beni pubblici, nei confronti degli ormai inutili denunce sulla siringhe infette che pullulano più dei funghi nelle pineta aperte alla fruibilità dei bambini; e già basta lo schifo in cui sono lasciate le latrine pubbliche ubicate nella centralissima pineta Nenzi Bozzi.
Se loro vogliono che la Città d’Ischia acquisisca il record del menefreghismo e della strafottenza nei confronfti delle giuste istanze pubbliche per tutelate la salute dei cittadini, allora sappiano che sono sulla strada buona.
Ischia 2 Febbraio 2015 – Carcassa di cane morto su spiaggia località Mandra – Città d’Ischia – Foto Bruno Mancini
Ischia 2 Febbraio 2015 – Carcassa di cane morto su spiaggia località Mandra – Città d’Ischia – Foto Bruno Mancini
Ischia Biblioteca Antoniana 27 Gennaio 2015 | Francesco Castagna
La shoah e i tanti altri genocidi dell’epoca contemporanea.
I marxisti ricordano l’olocausto, comparandolo e rapportandolo ai macroscopici crimini del colonialismo, dello schiavismo e dell’imperialismo dal 500’ ad oggi.
Esattamente 70 anni or sono, come è ben noto sebbene dimenticato da taluni film, l’armata rossa apri’ i cancelli dei campi di sterminio di Auschwiz, mettendo fine alla shoah del popolo ebraico, costata oltre 6 milioni di morti, tra cui furono massacrati anche dissidenti politici, Rom, omosessuali, Testimoni di Geova ecc, senza dubbio una delle peggiori brutalità della storia. Per meglio comprendere questa tragedia, è giusto svolgere una riflessione su cosa siano stati il nazismo e i suoi crimini, cercando il più possibile di individuare paralleli con quanto accaduto in tutto il mondo tra 800’ e 900’ e di allargare il discorso a tutti i maggiori genocidi dell’epoca contemporanea, per una migliore e più completa comprensione. Come è ben noto, i tratti fondamentali dell’ideologia nazista esposti nel “Mein Kampf” sono: il culto della razza ariana idealizzata come razza superiore e intesa come quella da attribuirsi ai parlanti le lingue del ceppo indogermanico, tra i quali i Germani avevano una posizione primilegiata; l’odio verso il popolo ebreo ritenuto razza inferiore composta da individui affini agli animali, un antisemitismo già diffuso in Europa, soprattutto in quanto gli Ebrei, spesso impegnati in attività finanziare, erano visti con sospetto; anticomunismo; un nazionalismo sfrenato; culto della guerra e teorizzazione di una forza politica fortemente militarizzata; forte spinta all’imperialismo, giustificato dalla necessità per la Germania di estendersi nel suo cosiddetto “spazio vitale” ad est (motivo per cui oltre che per garantire la stabilità del sistema in un momento critico la borghesia tedesca, frustrata alla fine della grande guerra nelle sue mire imperialiste, appoggiò in modo decisivo il criminale movimento nazista in un primo momento assolutamente marginale); costruzione di uno stato (pseudo) popolare tedesco guidato da un capo Fuhrer tramite la purificazione della razza e l’eliminazione dei conflitti di classe; odio totale verso la democrazia e le sue istituzioni come per i diritti e le libertà individuali. Spesso con grande facilità si sono evidenziate le affinità col fascismo, dato che anch’esso era un’ideologia antidemocratica, anticomunista, razzista, militarista ed imperialista, il cui potere era caratterizzato da organizzazioni di massa tese alla propaganda, al consenso e al controllo della società e da un forte appoggio da parte del ceto medio. Va detto però, come acutamente osservato dallo storico Domenico Losurdo tramite un’apprezzabile comparativistica a 360 gradi, che diversi elementi fondamentali del nazismo sono ampiamente rintracciabili nelle realtà del colonialismo ed dell’imperialismo europei: l’idea dell’esistenza di una razza superiore e di razze inferiori (oggi fortunatamente smentita dalla scienza come anche la tessa esistenza delle razze) col fine di giustificare l’asservimento delle presunte razze inferiori come fatto ad esempio dai colonizzatori statunitensi nei confronti degli indiani d’America, oppure da numerosi paesi europei nei confonti degli uomini di pelle nera, un’ideologia razzista davvero violenta; il progetto criminale della creazione di un impero coloniale nell’Europa orientale con la schiavizzazzione dei relativi popoli, cui Hitler mirava, è perfettamente sulla scia e nella tradizione del colonialismo europeo sia esso inglese o francese; lo sterminio sistematico delle razze ritenute inferiori non fu estraneo alle potenze colonialiste europee e agli USA come ad esempio le massicie deportazioni o/e massacro di varie tribù native americane da parte delle autorità statunitensi crimine definito da Tzvetan Todorov “il più grande genocidio della storia dell’umanità” con sevizie come la sterilizzazione forzata di molte donne native durata fino addirittura agli anni 80’ del 900’, oppure riguardo all’Impero vittoriano eminenti studiosi hanno parlato di “olocausto australiano” o di “olocausti tardovittoriani” anche e non solo riguardo agli aborigeni australiani . Un’interpretazione storica questa del nazismo come figlio del colonialismo e dell’imperialismo europei molto ben calata nel contesto storico europeo dell’epoca e che spiega il fenomeno nazista molto meglio dell’approccio psicopatologico, il quale ha molti limiti interpretativi oltre a scontrarsi con la realtà di un progetto imperialista criminale assai lucido. Questa comparazione è avvalorata dalle dichiarazioni di un grande anticolonialista Ghandi, che accomuna nel suo giudizio di condanna Inghilterra colonialista e Germania hitleriana, arrivando ad affernare testuali parole durante la Seconda Guerra mondiale “In India abbiamo un governo hitleriano, sia pure camuffato in termini più blandi”, oppure “Hitler è stato il peccato della Gran Bretagna” o ancora “Hitler è solo la risposta all’imperialismo britannico” . Furono aspetti ideologici e crimini, che ebberro la piena approvazione di ideologi liberali dalle origini del liberalismo sino all’inizio del 900’, per cui possiamo tranquillamente dire che il liberalismo, anche se aveva elementi fortemente osteggiati dal nazismo come la limitazione dei poteri del governo e la difesa delle libertà individuali (quelle della borghesia europea non certo dei lavoratori nè tanto meno degli indiani d’America o degli indigeni africani e australiani), con molti suo teorici ha anticipato elementi ideologici propri del nazismo e ha dato piena giustificazione e approvazione ai tutti i più efferati crimini del colonialismo, dell’imperialismo e dello schiavismo, che, va ricordato, hanno creato nei secoli ben 300 milioni di morti, il più grande crimine contro l’umanità, mai abbastanza ricordato, una tragedia, i cui responsabili a differenza di diversi gerarchi nazisti non hanno mai pagato. Un’immane tragedia, cui non è dedicata nessuna giornata della memoria, anche se certo gli indiani d’america o gli aborigeni vittime delle barbarie occidentali non possono essere considerati morti di serie B. Tra i tanti esempi possibili di teorici liberali sostenitori e giustificatori ideologici dei crimini coloniali possiamo enunciarne tre appartenenti a secoli diversi e di un certo rilievo. Ad esempio il famoso filosofo liberale seicentesco inglese Locke, oltre a essere azionista della Royal African Company preposta alla tratta degli schiavi, arrivando a giusticare la schiavitù e la tratta dei neri con giustificazioni raziali, in quanto membro del Concil of Trade and Plantations giustificò i massacri compiuti dai coloni inglesi in America, descrivendo i nativi come selvaggi, teorizzando quindi l’esistenza di una legge naturale, che prevede l’esistanza di razze superiori e inferiori, in quanto descive i nativi come assimilabili “a bestie selvagge con cui l’uomo non può vivere in società o in sicurezza”, ciascuno dei quali “potrà essere distrutto come un leone o come una tigre” . Il teorico liberale ottocentesco J. S. Mill non ha dubbi sul fatto che “la razza europea” sia chiamata a esercitare il suo dominio sul mondo, sostiene fortemente che esistano società minorenni ovvero “società arretrate in cui la razza stessa può essere considerata minorenne”, cioè nell’ottica dell’autore non in possesso del pieno delle facoltà umane, addirittutra arriva ad affermare che ci sono “tribù selvagge tanto avverse allo svolgimento di una regolare attività produttiva, che è quasi impossibile introdurre tale attività presso di loro, a meno che non siano conquistate e fatte schiave ”. A metà 800’ il liberale francese Tocqueville giustifica la conquista coloniale dell’Algeria da parte del suo paese visto come popolo civile europeo e cristiano contrapposto a vili barbari, verso i quali l’autore francese reputa opportuno occupare e distruggere tutte le città già esistenti o nascenti . Questi crimini non sono finiti con la fine degli imperi coloniali successiva alla seconda guerra mondiale : tutt’ora questo sfruttamento del resto del mondo da parte dell’Occidente imperialista avviene seppur in forme mutate in vari modi come tramite lo sfruttamento delle multinazionali, tramite governi corrotti spesso insediati per mezzo dell’intervento dell’Occidente, tramite guerre criminali come durante gli anni 60’ nel Vietnam con crimini inenarrabili come bruciare intere popolazioni col napan o più recentemente le guerre all’Afghanistan (fatta per motivi di interesse strategico), all’Iraq (guerra di rapina) e alla Libia (guerra per far fuori un avversario scomodo), sempre giustificate tramite le menzogne dei capi di stato avallate dagli ideologi liberali e/o filoimperialisti e diffuse dai mass media funzionali al sistema. Appunto l’insigne studioso sudafricano Hosea Jaffe in un suo saggio del 1993 mise in luce che dopo la seconda guerra mondiale l’imperialismo prese tre strade per attuare lo sfrurttamento del resto del mondo: la prima tramite una serie di guerre; la seconda strada è quella del genocidio economico e del drenaggio delle ex ecolonie; la terza strada dell’Imperialismo post-bellico include una lotta economica, politica e ideologica ancora attiva operata dai monopoli e dalle potenze dell’Imperialismo contro i paesi socialisti o contro taluni tentativi di costruire il socialismo come il brutale abbattimento del legittimo governo di Allende in Cile nel 1973 tramite un colpo di stato militare ordito dalla Cia e dalle multinazionali, oppure, crimine ancora più gigantesco, l’eccidio di un milione di comunisti indonesiani negli anni 60’. Vale la pena leggere cosa scrisse Jaffe riguardo la seconda strada” Il drenaggio è alimentare (dai paesi africani e asiatici che muoiono di fame), agricolo e di materie prime minerarie. Poiché tali risorse rappresentano enormi profitti, sono ottenute con la forza al prezzo della manodopera a basso costo, ma rientrano nei prodotti finiti in funzione dei prezzi dei tempi di lavoro euroamericani, così che questo drenaggio materiale causa un trasferimento di “plusvalore nascosto” dai paesi sfruttati a quelli sfruttatori. Tale drenaggio è da tempo diventato lo strumento principale del trasferimento mondiale di plusvalore “da Sud verso Ovest”. Gli economisti moderni anti-imperialisti calcolano che il trasferimento di plusvalore ammonti al 10% annuo del “reddito nazionale” mondiale. Questo trasferimento costituisce il 12% del reddito totale dei venticinque Stati imperialisti e il 33% del reddito totale di centoventi vecchie colonie e semicolonie. Se a queste ultime si aggiungono gli ex paesi socialisti dell’Europa orientale e la ex Unione Sovietica, considerati ora nuovi Stati membri del “Meridione” semicoloniale, queste percentuali raggiungono rispettivamente il 14% e il 36% circa. Questa seconda strada comporta dei costi umani: i dati emersi dai lavori di Susan George, Lappe e altri indicano che ogni anno l’Europa occidentale, gli USA, il Giappone e gli altri membri attivi dell’Imperialismo commettono un genocidio di circa cinquanta milioni di persone. Ogni anno l’Imperialismo uccide lo stesso numero di persone morte nella seconda guerra mondiale. Tale genocidio si realizza attraverso il sovrasfruttamento, la sottoalimentazione, la morte per fame, la distruzione ecologica delle foreste, delle acque e delle città attraverso i “miglioramenti tecnologici” per mezzo di investimenti, “aiuti” abusivi e i trasferimenti “da Ovest a Sud” di rifiuti tossici, la sete di nuove terre, la morte dell’industria e dell’istruzione e la “trappola dei debiti” innescata dalla Banca Mondiale, dal Fondo Monetario Internazionale e dai prestiti privati di capitale”. E’ evidente che senza questo sfruttamento del resto del mondo compiuto per più di cinque secoli all’Europa e agli Usa (una minoranza dell’umanità pari al 20% della popopolazione complessiva) sarebbe stato impossibile diventare paesi ricchi con un relativo benessere diffuso a scapito del resto del mondo depredato, massacrato e ridotto alla povertà e al sottosviluppo. Per questo non si è ancora realizzato (o meglio è stato rinviato) il crollo del sistema capitalista, previsto da Marx. Nel capitalismo soprattutto nella sua fase matura quindi imperialista la ricchezza di qualcuno è sempre determinata dalla povertà di altri, l’esagerata ricchezza di un paese dallo sfruttamento di un altro paese. Va detto per chiarezza che colonialismo ed imperialismo sono collegati ma non sono la stessa cosa, dato che il colonialismo è iniziato dopo la scoperta dellle Americhe, la fase imperialista del capitalismo caratterizzata dalle 5 caratteristiche descritte da Lenin nella seconda metà dell’Ottocento. Inoltre lo stesso fenomeno dell’immigrazione verso l’Europa, su cui, sfruttando l’ignoranza di molti, marciano le destre xenofobe e fasciste, è esclusivamente dovuto a queste colpe storiche dell’Occidente. Va detto che da questo punto di vista il mondo sta cambiando, perchè ormai, decenni dopo i processi di decolonizzazione promossi grazie alla Rivoluzione d’Ottobre, grazie all’esistenza e all’operato dell’Urss, come riconosciuto da Ghandi, e in seconda battuta grazie alla rivoluzione maoista in Cina, i paesi emergenti non imperialisti dei Brics, di cui fanno parte insieme alla Russia paesi ex coloniali come Brasile, India, Cina e Sud Africa, stanno realizzando una crescita inarrestabile, stando per superare ad una velocità vertiginosa il Nord ex-colonizzatore nella gara economica, e quindi di fatto lo stanno per soppiantare come area egemone del mondo (anche grazie a rapporti di collaborazione paritari e non di sottomissione con gli altri paesi), mentre proprio il Nord ex-colonizzatore sta subendo una profondissima crisi economica del suo capitalismo neoliberista assulutamente senza pari dal dopoguerra ad oggi. Ulteriore colpo all’imperialismo occidentale è venuto negli ultimissimi decenni dall’America Latina, prima continente sfruttato e sottomesso con governi neoliberisti supini all’imperialismo, oggi continente che ha conosciuto l’esperienza di numerosi governi in vario modo popolari e progressisti, che hanno reso i loro paesi pienamente sovrani e hanno migliorato le condizioni di vita di decine di milioni di cittadini, come nel caso del Venezuela chavista, della Bolivia dell’indio Morales, del Brasile di Lula e di Dilma o dell’Argentina dei Kirchner. Il dominio dell’Occidente sopraffattore sta fortunatamente avendo fine! Volendo parlare di crimini contro l’umanità come dimenticare la barbarie statunitense delle bombe atomiche lanciate contro Hiroschimna e Nagasachi, causando centinaia di migliaia di morti all’istante e ancora più morti nei decenni successivi a causa della contaminazione nucleare, nonostante il Giappone avesse già iniziato le trattative per la pace (come è stato giustamente ricordato dalla mostra “Ischia senza nucleare” promossa poco tempo or sono dall’associazione buddista Soka Gakkai), per cui fu solo una dimostrazione di forza soprattutto nei confronti dell’Urss. Che dire poi delle torture e dei crimini statunitensi compiuti a Guantanamo anche ultimamente? Riguardo ai crimini contro i popoli un pensiero va doverosamente pure agli Armeni seviziati e trucidati dai turchi a fine 800’, ai Greci della costa miscoasiatica che dopo tre millenni di una storia gloriosa sono stati cacciati a inizio 900’ sempre a opera dei turchi, al violento saccheggio e alla repressione sanguinosa del popolo meridionale dopo l’unità d’Italia da parte della monarchia sabauda con centinaia di migliaia di morti, ai popoli del sud Europa oggi sottoposti alla crimnale dittatura neoliberista della troika basata sulla menzogna e l’inganno distrutrice di economie intere e di diritti sociali fondamentali come quello alla salute a colpi di tagli alla spesa pubbblica e di così dette “riforme strutturali” in realtà solo politiche antipopolari funzionali al capitale – basta pensare alla martoriata Grecia, dove addirittura la mortalità infantile è cresciuta del 43%. E’ proprio notizia degli ultimi giorni l’eoica ribellione elettorale del popolo greco alla troika e ai suoi servi, un grande grido di democrazia, di dignità, di sovranità, portando al governo le sinistre d’alternative per la prima volta nella storia dell’Europa occidentale con una netta maggioranza anti austerità, nonostante le pesanti pressioni dei poteri forti e dei tirannici eurocrati: la Grecia si è liberata una volta dall’impero persiano, il più potente di allora; più recentemente dei potenti turchi; ed oggi si sta liberando della dittatura della potentissima troika, innescando, lo speriamo, una rivoluzione democratica antiliberista, che possa estendersi agli altri paesi P.I.I.G.S. Vorrei inoltre rivolgere un pensiero particolare alla dura realtà in cui vive il popolo palestinese, costretto a vivere in un territorio che dal dopoguerra ad oggi si è ridotto a circa un decimo, un popolo in parte costretto a vivere nella prigione di Gaza, spesso a causa di di un governo israeliano criminale vittima di inumani bombardamenti e di immonde armi chimiche, che colpiscono per lo più donne e bambini, un popolo costretto a subire la violenta sottrazione di terreni e distruzione di ulivi in Cisgiordania e a Gerusalemme est per la costruzione di insediamenti abusivi (contro il diritto e le risoluzioni internazionali) o per la costruzione di un muro alto 8 mt. e lungo 751 km., a subire umiliazioni (come il frequente divieto di passare i check-in israeliani) paragonabili a quelle dell’aparthaied Sudafricana del periodo pre Mandela, come ha denunciato l’arcivescovo sudafricano premio nobel per la pace del 1984 Desmond Tutu in un’intervista al settimanale Left. E’ davvero tristissimo costatare che membri di un popolo, che ha subito un genocidio, sono oggi responsabili di ogni genere di sevizie etniche e razziali contro un altro popolo. Infine desidero concludere questo intervento con l’auspicio che l’umanità conscia dell’alternativa posta da Rosa Luxemburgh “Socialismo o barbarie”, rivelatasi evidentemente sempre più reale, dato che il capitalismo, andando avanti, non fa che creare sempre più guerre e tragedie sociali ed umane di ogni genere, possa finalmente liberarsi dalle catene del capitalismo e dell’imperialismo, in modo che a quest’ordine sociale capitalista sempre insostenibile e irrifirormabile (basta vedere i dati che mostrano che ormai 85 abitanti posseggono la stessa quantità di ricchezza della metà del mondo, che versa in miseria) possa al più presto subentrare quell’ordine nuovo senza sfruttamento, senza guerre, senza bisogno, senza grandi diseguaglianze, dove tutti i popoli possano vivere nella pace e in un’abbondanza non consumistica, descritto da Marx come “un’associazione in cui il libero sviluppo di ciascuno è condizione del libero sviluppo di tutti”, quindi unapiena realizzazione dell’essere umano, consapevoli però che il cammino per arrivare a questo non sarà facile e breve: il mio ottimistico auspicio è che chi oggi ha 20 30 anni possa vedere realizzata questa prospettiva di emancipazione e di piena ed autentica libertà. Francesco Castagna
Shoah Francesco Castagna – Ischia . Shoah Francesco Castagna – Ischia. Shoah Francesco Castagna – Ischia
Quando sarò pensiero
su cigli di visioni
dagli orizzonti nitidi
verso stele di mie antiche iscrizioni,
oppure anche
il tempo in cui sarò passione
nel buio ottuso
per lunghi sguardi amorosi
lasciati illanguidire dalle mie tristezze,
di certo o forse
il giorno che sarò ricordo
tra vociare arruffato
di vecchi amici alticci
sulle note matte delle mie sortite,
non posso, voglio,
quando sarò pensiero,
quando sarò pensiero
la docile coerenza
strappata a mani unite
dai cesti di delizie
per gli epigrammi delle tue certezze,
non posso, voglio,
il tempo in cui sarò passione,
il tempo in cui sarò passione
la mascherata tenerezza
oltre effimere apparenze
di abbracci mafiosi
interrata sotto il magna del tuo vulcano,
non posso, voglio,
il giorno che sarò ricordo,
il giorno che sarò ricordo
il giorno voglio
il nostro giorno voglio
intero
dal primo all’ultimo minuto
dal primo all’ultimo sorriso
dal primo all’ultimo tuo bacio.
SENZA PARADISO
dalla raccolta “Le mille porte” di
Roberta Panizza
Giace esanime il pensiero
nel limbo della mente
estranea a te che guardi altrove
e dici e non fai
come il vento che va
e d’un tratto torna
al mutare dei calori
e di gelo bagna
e copre bianco e muore
lo stretto inferno del mio cuore.