Forte scossa di terremoto a Ischia. Saltata la luce. Crolli…

Forte scossa di terremoto a Ischia. Saltata la luce. Crolli…

Ischia 21 Agosto 2017

Forte scossa di terremoto

ORE 4.05 Estratto Paqualino! Il più piccolo dei tre bambini è fuori. Si scava per salvare gli altri due che sembrano essere vivi. Restano da salvare i due piccoli e da estrarre il corpo quasi sicuramente senza vita di una signora.

Paura sciacalli. Molte persone rifiutano di lasciare le proprie case lesionate per timore dell’arrivo di sciacalli

Ore 03.38 Durante queste cinque ore, in Via Serrato, sono state tratte in salvo 5 persone. Dalle macerie devono essere ancora estratti 3 piccoli di casa Toscano, Pasquale, Ciro e Mattia. Nei minuti precedenti sono stati tratti in salvo la Signora Valentina, papà Alessandro, il cane Leo e la Signora Michelina che,stata trasferita in terraferma per ricevere le cure del caso

“Non ho mai sentito una scossa di terremoto così forte, nonostante otto anni fa, da Pescara, abbia sentito il sisma dell’Aquila. È stato fortissimo, sono sconvolta. Subito dopo la scossa abbiamo visto fumo e polvere alzarsi dal centro abitato. Dopo tutte queste ore tremo ancora dalla paura. Vogliamo solo ripartire con il primo traghetto disponibile“. È la testimonianza all’ANSA di una pescarese di 32 anni in vacanza a Casamicciola.

Alloggiamo in un appartamento in una palazzina di due piani – racconta la giovane – io ero all’interno, mentre il mio fidanzato e i nostri amici erano in un cortile condominiale. All’improvviso ha iniziato a tremare tutto. Ora siamo all’esterno, come tutti. È un continuo viavai di sirene, ambulanze e Vigili del Fuoco. Vogliamo solo rientrare in casa e prendere le nostre cose, ma abbiamo paura a farlo. Vogliamo ripartire con il primo traghetto utile. Tante perso hanno già fatto le valigie e sono già in fila per i traghetti

Sono 5 le persone sotto le macerie due non rispondono

Si sta scavando con le mani per salvare le tre persone

Requisiti traghetti per evacuare l’isola.

Due feriti sono gravi

Gli elicotteri sono impegnati nel trasferimento in terraferma dei degenti dell’Ospedale ischitano (UNICO SU TUTTA L’ISOLA) evacuato per pericolo crollo.

Sanità, trasporti, sicurezza: tutto KO!

Ecco che TUTTE le carenze dell’isola d’Ischia sono esplose in maniera virulenta.

Molti turisti vorrebbero lasciare l’isola e tornare nei loro paesi, ma non ci sono trasporti marittimi almeno fino alle tre di notte

Tre bambini sono sotto le macerie di cui uno di sette mesi

Le squadre di emergenza che sono sbarcate sono composte da 4 squadre di vigili del fuoco, da volontari e da forze di pubblica sicurezza.

Sta sbarcando il traghetto con le squadre di emergenza. Hanno anche cani per la ricerca di persone sotto le macerie.

La magnitudo è stata rivista e passa da 3,6 a 4,0

Confermata una seconda vittima

Il campo sportivo di Lacco Ameno è stato aperto per l’accesso a persone e auto che vogliono o devono trascorrere la notte fuori dai loro alloggi

Rai tre dice che ci sono sei bambini dispersi

Tre sono stati ritrovati… meno male, si spera di ritrovare anche  gli altri tre

Sono imbarcati sul Traghetto Caremar i rinforzi per Vigili del Fuoco e Polizia di Stato. A bordo anche il Prefetto.

De Luca linea diretta con Gentiloni. Il Presidente De Luca ha sentito il premier Paolo Gentiloni e il capo della protezione civile nazionale Borrelli per il coordinamento dei soccorsi, sia al livello nazionale che regionale.

La situazione per i senza tetto, per gli ospiti degli Hotel evacuati, e per tutti coloro che hanno timore di rientrare nelle proprie abitazioni è molto problematica anche per la presenza di numerosissimi turisti che occupano case ed alberghi. Trovare una stanza libera sull’isola in questo 23 Agosto 2017 è praticamente impossibile.

I TESTIMONI – ”Ho visto lesioni lungo una parete della struttura alberghiera che ci ospita. Al momento della scossa siamo fuggiti tutti in strada. Ho avuto tanta paura”. Così all’ANSA un professionista, A.P., in vacanza nell’isola d’Ischia, descrive quanto è avvenuto a Lacco Ameno poco prima delle 21. ”Mi stavo preparando per scendere – dice – quando si è avvertita la scossa, breve ma intensa. Siamo andati tutti in strada e ora mi accorgo di lesioni lungo alcuni muri della struttura”. A Lacco Ameno, la scossa si è sentita forte. Gli abitanti di via Borbonica, una zona alta del comune, appena avvertita la scossa sono scappati dalle case. Racconta Tommaso Monti, un giovane fotografo: “Ho visto crollare qualche tetto, ringhiere, muri di contenimento. Una rudere vicino alla nostra casa si è sbriciolato all’istante. Alcune stanze di una villa sono crollate. In giro si sentono solo sirene di ambulanze e quelle dei pompieri. Siamo tutti fuori dalle case con grande paura”.

Almeno 25 feriti

I soccorritori a Ischia cercano di recuperare sette persone rimaste sepolte per il crollo di un’abitazione determinato dal sisma in una strada di Casamicciola. Secondo un primo bilancio reso noto da fonti di polizia e carabinieri vi sono 25 feriti.

Lo si legge nel sito dell’Ingv. L’epicentro a mille metri dal Faro di Punta Imperatore sulla costa occidentale dell’isola

sei – sette edifici crollati nella zona alta di Casamicciola

Forte scossa di terremoto a Ischia. Saltata la luce. Crolli...

In arrivo squadre di soccorso dal Lazio e dalla Toscana

A Casamicciola si registra una vittima: una donna anziana è morta dopo essere stata colpita da calcinacci caduti dalla chiesa di Santa Maria del Suffragio: si tratta della prima vittima accertata del terremoto che ha colpito Ischia. Lo riferiscono le forze dell’ordine.

Forte scossa di terremoto a Ischia. Saltata la luce. Crolli...

Forte scossa di terremoto

La chiesa del Purgatorio è andata distrutta, numerosi alberghi sono isolati. Vi sono diversi feriti e alcuni dispersi. Stanno operando carabinieri, polizia e vigili del Fuoco, oltre che unità di soccorso medico.

http://www.inmeteo.net/blog/2017/08/21/terremoto-ad-ischia-crolli-lesioni-ad-abitazioni-video/

Ci sono feriti e diversi dispersi

Evacuato L’OSPEDALE Rizzoli

Evacuati diversi Hotel

Abbiamo morti. Case distrutte. Hotel distrutti. Persone nella paura.

Attivato il piano di emergenza sanitario

È scattato il piano di emergenza sanitario per i soccorsi alla popolazione di Ischia: già disposta unità di crisi del Cardarelli per eventuali necessità di trasporto in eliambulanza.

una forte scossa di terremoto è stata avvertita in tutto l’isola.

La luce è saltata per alcuni minuti.

Le linee telefoniche sono state interrotte.

I lampadari hanno dondolato e  tanta gente è confluita spaventata nelle principali piasse di Comuni isolani.

Dalle prime informazione pare che ci siano stati crolli di cornicioni ma nessun ferito.

La zona di Casamicciola  è stata quella in cjui si è avvertito maggiormente il sisma.

Terremoto ad Ischia e Napoli 21 agosto 2017

Forte scossa di terremoto ad Ischia: sisma avvertito anche a Napoli

La scossa si è verificata intorno alle 21.00. Paura sull’isola verde, con molta gente che si è riversata in strada

Terremoto ad Ischia e Napoli 21 agosto 2017
„Molta gente è scesa in strada. Crollati muri perimetrali a Barano.

Terremoto ad Ischia e Napoli 21 agosto 2017
„A Forio, Barano e Ischia Porto in alcune zone è saltata anche la corrente elettrica. La scossa è stata avvertita in maniera nitida anche nella zona flegrea e nei quartieri collinari di Napoli, come il Vomero.
Terremoto ad Ischia e Napoli 21 agosto 2017

I sismografi dell’Osservatorio Vesuviano, come si vede dalla foto, hanno registrato la forte scossa di magnitudo 3.6, iniziata alle 20,58, ad una profondità di 10 km.

Sono decine le telefonate di richieste di aiuto giunte ai vigili del fuoco da tutta l’isola. I pompieri sono intervenuti a Casamicciola per una situazione critica verificatasi dopo la scossa.

Decine e decine di telefonate di richieste da tutta l’isola stanno giungendo al distaccamento dei vigili del fuoco di Ischia che hanno inviato la squadra di soccorso a Casamicciola per una situazione di criticità che è stata segnalata dopo la scossa di terremoto di magnitudo 3.6 alle 20:57.

«Ho visto lesioni lungo una parete della struttura alberghiera che ci ospita. Al momento della scossa siamo fuggiti tutti in strada. Ho avuto tanta paura». Così all’ANSA un professionista, A.P., in vacanza nell’isola d’Ischia, descrive quanto è avvenuto a Lacco Ameno poco prima delle 21. «Mi stavo preparando per scendere – dice – quando si è avvertita la scossa, breve ma intensa. Siamo andati tutti in strada e ora mi accorgo di lesioni lungo alcuni muri della struttura»

  l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), che l’ha segnalata alle 20:57. L’epicentro del sisma è stato localizzato a latitudine 40.71, longitudine 13.84 e ad una profondità di 10 chilometri.

A Piazza Maio un immobile è semidistrutto.

Terremoto sulla zona “Ischia e costa Flegrea (Napoli)” del 2017-08-21

    • Orario: 20 : 57 : 51
    • Magnitudo: 3.6
    • Profondità (km): 10 +/- 0

 

L’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno è stato evacuato dopo l’individuazione di alcune crepe, ad eccezione di cinque pazienti intubati. Sono in atto verifiche da parte della Protezione civile Regione Campania. Le squadre che al momento stanno effettuando i controlli, si legge in una nota, sono state attivate immediatamente poichè erano impegnate sull’isola per Il servizio antincendio boschivo. Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ha già allertato l’intera struttura regionale di Protezione civile.

Massimiliano Bartesaghi e le sue prospettive urbane

MASSIMILIANO BARTESAGHI IN MOSTRA AD ANZIO A VILLA SARSINA

Capace di cogliere immagini di spazi e luoghi restituite entro una visione nuova a partire da dinamiche differenti, MASSIMILIANO BARTESAGHI fa della fotografia il mezzo privilegiato per  raccontare il suo punto di vista e le possibili aperture visive ed emotive con cui filtrare ogni aspetto della realtà e dell’esistenza. Appassionato fin da giovanissimo di fotografia tanto da iniziare a realizzare i suoi primi scatti a soli 9 anni con una Kodak Instamatic regalo della Prima Comunione, si è formato da autodidatta passando alle reflex prima analogiche e poi digitali nel 2005, per giungere alla Canon 5D mark II che utilizza attualmente. Lo studio della fotografia portato avanti negli anni gli ha permesso di procedere con l’indagare quanto a lui intorno senza prediligere un genere particolare, ma lasciandosi guidare dalle emozioni e dalle sensazioni del momento.

A questo artista che nei suoi numerosi viaggi tra Roma, Parigi, Berlino, New York, Tokyo ha restituito con una diversa prospettiva gli scenari di queste straordinaria città è dedicata una suggestiva mostra nella cittadina di Anzio dal 29 agosto al 5 settembre 2017 presso gli spazi di Villa Sarsina. L’esposizione, che rientra negli appuntamenti legati al PHOTOFESTIAVAL “Attraverso le Pieghe del Tempo” di cui è direttore artistico la dottoressa Lisa Bernardini, sarà inaugurata il prossimo 29 agosto alle ore 18.00 con il taglio del nastro da parte dell’Assessore Laura Nolfi e la presenza di due nomi d’eccellenza quali  Anthony Peth conduttore radio-televisivo sempre piu’ in vista anche nella conduzione di eventi italiani nel campo della cultura e dello spettacolo e Loredana Finicelli critica d’arte e. curatrice ed esperta di tecnologie digitali applicate alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio artistico. Oltre a questo la Dott.ssa,Loredana Finicelli è Dottore di ricerca in Storia dell’Arte moderna e contemporanea presso La Sapienza, Università degli Studi di Roma, e, dal 2007, docente di “Multimedialità dei Beni culturali” per l’Accademia di Belle Arti di Frosinone.

GEOMETRIE URBANE, questo il titolo della mostra, patrocinata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Anzio e curata da Lisa Bernardini Presidente dell’Associazione culturale “L’Occhio dell’Arte”,  sarà dal 22 al 25 settembre 2017 allo Spoleto  Festival Art in collaborazione con la storica dell’arte Loredana Finicelli.

il percorso espositivo presenta gli scatti di Massimiliano Bartesaghi disposti su pannelli fotografici 40×50 per restituire agli osservatori  visioni legate a mondi  paralleli riferite proprio alle sopracitate città. Il primo scatto legato a questo ciclo delle “Geometrie Urbane” è quello realizzato da Bartesaghi durante una vacanza a Berlino nel 2005, cui sono seguiti molti altri sempre entro un’ottica particolare con cui rappresenta le diverse architetture urbane.

Loredana Finicelli

Ci si trova di fronte a spazi nuovi eppure visti e conosciuti, dove strade e percorsi metropolitani visitati sono reinterpretati con linee e segmenti geometrici in costante divenire in cui la forza della luce crea continuità e alterazione della visione.

Le immagini degli scatti fotografici restituiscono una lettura libera quasi surreale dove si rinnovano i rapporti tra spazio e profondità: i palazzi alti e svettanti, le microstrutture in prospettiva di labirinti cittadini, le geometrie di interni di metropolitane fanno affiorare quella regolarità geometrica tra visione e illusione che creano stupore e fascino. Il segno periodico di linee decise e squadrate e le geometrie che riempiono lo spazio diventano protagonisti a suggerire un nuovo modo di percepire il rapporto tra piani e spazio. Attraverso questa nuova relazione tra piani e spazio si creano ritmi armonici ed equilibrati proprio come equilibrato e perfetto è l’universo matematico attraverso cui viene restituita una visione trasfigurata della realtà che per certi aspetti ricorda stilemi surrealisti.

La straordinaria architettura di quei luoghi lascia affiorare quel sottile e impercettibile reticolo geometrico insito dietro le cose da cui partire per poi successivamente dare forma a visioni interiori. Da una rappresentazione della realtà sotto un nuovo punto di vista si passa a scoprire un orizzonte legato alle immagini interiori. Sembra che geometriche prospettive delle città tra strade, grattacieli, cavalcavia, palazzi, monumenti, viali si condensino creando accostamenti tra il vicino e il lontano, il visibile e ciò che inizialmente è invisibile, per dare spazio ad una nuova visione fatta di rappresentazioni metafisiche con cui esplorare i luoghi della memoria emotiva.

Silvana Lazzarino

GEOMETRIE URBANE

 Fotografie di Massimiliano Bartesaghi

a cura di Lisa Bernardini Presidente dell’Associazione L’Occhio dell’Arte

Villa Corsini Sarsina- ANZIO

29 AGOSTO- 5 SETTEMBRE

INAUGURAZIONE 29 AGOSTO ORE 18.00

Ingresso libero

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Il Dispari 2017-08-21 – Redazione culturale

Il Dispari 2017-08-21 – Redazione culturale

Il Dispari 2017-08-21

Il Dispari 2017-08-21 - Redazione culturale

Editoriale

Diventa sempre più internazionale l’attività svolta dalla nostra Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” nel campo artistico e culturale.
Alle nuove Sedi operative che, giorno dopo giorno sempre più numerose stiamo aprendo in Italia e all’estero, si vanno aggiungendo organizzazioni di eventi coinvolgenti Artisti di provenienza internazionale che operano in ogni branca dell’Arte (dalla musica alla letteratura, dalla pittura al ceramica, dalla fotografia alla scultura).

Così, oggi diamo in anteprima la notizia che Liga Sarah Lapinska, Ambasciatrice DILA in Lettonia e con l’etichetta del Made in Ischia, ha messo in campo un’equipe di Artisti la cui caratura internazionale è generalmente riconosciuta come ottima.

Liga Sarah ha altresì

coniugato nel migliore dei modi il precetto MADE in Ischia, che vuole risolvere la costante carenza di iniziative artistiche attraverso interventi di sponsor ai quali si offrono ritorni pubblicitari del tutto inediti e di grande impatto emotivo.
Augurando il migliore successo all’iniziativa, certamente “lavoreremo” per portare anche ad Ischia il progetto che Liga Sarah sta per realizzare in Lettonia.

Lettonia: Liga Sarah Lapinska organizza i MADE in Ischia – DILA con Artisti provenienti da 15 differenti Nazioni.

CS | Presentazione evento artistico alla Maison di moda “Tèma”, Jelgava.
Vernissage 23 Agosto 2017.

Organizzatori presenti:
Liga Sarah Lapinska, Ambasciatrice “Da Ischia L’Arte – DILA” in Lettonia;
Daiga Latkovska, Direttrice della Maison di moda “Tèma”di Jelgava;
Einars Repse, Organizzatore del fondo di Viroterapia;
Vilis Levcenoks, Direttore progetti presso il Comune di Jelgava;
Rita Vectiràne, Vicesindaco del Comune di Jelgava.

Conduttrice:
Elìna Zàlìte.

Cantanti:
Alvils Cedrins,Liga Sarah Lapinska, Eva Strazdina.

Lettura Poesie:
Viktor Mishin, attore e regista;
Finalisti del Premio internazionale di Poesia “Otto milioni-2017”;
Altri artisti.

Poeti:
Modris Andzàns, Mairita Dùze, Nika Kolinz (Ucraine), Ligija Kovalevska, Liga Sarah Lapinska, Jànis Lapinskis, Eva Màrtuza, Anna Rancàne, Vera Roke, Eva Strazdina, Rasma Urtàne, Elìna Zàlìte, Jànis Zarins, Anita Zvaigzne.

Scultori:
Yair Aharon (Israele), Kàrlis Ìle, Liga Sarah Lapinska, Milena Petrarca (Italia).

Fotografie:
Naveed Altaf (India), Nadeem Ansari (Pakistan), Liga Sarah Lapinska, Costantinos Pavlis (Grecia) Melita Zarina, Guna Oskalna-Vèjina

Ceramiche:
Valdis Jaunskungs, Vera Roke.

Dipinti, Arti grafiche:
Arif Azad Painter (India), Heino Blum (Germania), Tomas Fernandez (Spagna), Sebastiano Grasso (Italia), Ajub Ibragimov (Germania), Adam Ilyasov (Russia), Olga Ivanova, Sergey Kyrychenko (Ucraine), Soledad Lamas Gonzalez (Spagna), Liga Sarah Lapinska, Herminia Mesquita (Portogallo), Antonio Molina Vasconcelos (Messico), Zara Ilyasova (Russia), Maurizio Pedace (Italia), Milena Petrarca (Stati Uniti), Onofre P.P. Pineiro (Brasile), Miguel Piñero (Venezuela), Einars Repse, Esteban Sandoval (Spagna), Yuri Serebryakov (Ucraine), Milo Shor (Israele), Simone Vela (Italia), Vilis Vizulis, Nunzia Zambardi (Italia).

Abiti:
Daiga Latkovska.

Gioielli:
Sigal Bali (Israele), Ginta Zaumane.

Stampa:
Giornale Zemgales Zinas

Durante la cerimonia di inaugurazione della Mostra saranno rese disponibili alcune copie delle Antologie pubblicate dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”ed altri libri in italiano e in lettone.

Entrata gratis.

Dopo il 23 Agosto la mostra sarà visitabile per almeno per un mese.
Successivamente si pensa di organizzarla anche nella città di Ventspils.

Il Dispari 2017-08-21 - Redazione culturale

Il Dispari 2017-08-21

Milena Petrarca espone a Pozzuoli fino al 30 Agosto

Milena Petrarca, vincitrice del Premio internazionale di Arti Grafiche “Otto milioni – 2017” ideato da Bruno Mancini con la Direzione Artistica di Roberta Panizza ed organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, omaggia Artemisia Gentileschi con una Mostra dei suoi quadri dal titolo ”Pittura Donna” (inaugurata lo scorso 15 Giugno 2017 chiuderà il prossimo 30 Agosto) esposta al Bistrò Galleria– Apotecha– Art PORT di Pozzuoli pianificata da Nicola Fasano Art Tutor e scopritore di Milena Petrarca all’età di quindici anni quando lei fu la vincitrice del primo premio di pittura Città di Pozzuoli.

Capace come poche di raccontare le emozioni della vita tra passato e presente ,visibile e invisibile, Milena Petrarca, artista di fama internazionale, nata a Pozzuoli, ma attiva tra Latina e New York dove ha esposto in diverse rassegne e organizzato il Cinquecentenario di Cristoforo Colombo con personali e collettive che le è valso il prestigioso riconoscimento “Artistic Achivement Award Gallery”, figlia della grande Maria Panetty Petrarca, drammaturga e autrice di testi teatrali e canzoni napoletane, che ha fondato nel 1952 la scuola il “Cumanun”, Milena Petrarca non è soltanto una pittrice affermata e di successo, ma anche scultrice, ritrattista, stilista e poetessa di grande sensibilità, capace di donare con la sua creatività emozioni che durano nel tempo legate all’uomo e alla sua vita sospesa tra gioie e malinconie, passioni e speranze.

Le sue opere, presenti nei musei italiani e americani e nelle collezioni più prestigiose americane, francesi, inglesi e cinesi incantano gli occhi e il cuore proiettando la mente entro un viaggio sospese tra realtà e sogno, mistero e poesia.

Affascinata dalla grande artista del Seicento Artemisia Gentileschi, donna coraggiosa dalla vita travagliata e vittima di uno stupro, dallo spirito libero e combattivo, Milena Petrarca le ha voluto dedicare una mostra con suoi dipinti in cui la figura femminile è protagonista nelle sue diverse vesti di donna coraggiosa e dolce, determinata e accogliente.

Nel dipinto ad esempio dove sono ritratti “gli occhi di Artemisia” Milena Petrarca ha voluto dare risalto agli occhi della coraggiosa artista rappresentandoli molto grandi come due fari che sembra vogliano trasmettere ansia e inquietudine a chiedere che venga tutelato il diritto alla dignità di tutte le donne.

È uno sguardo di aiuto come un monito affinché sia dato ascolto a tante donne ancora vittime di violenze e aggressioni.

Interessante anche il dipinto del “Volto di Artemisia” nel cui paesaggio si uniscono scenari di fantasia con scorci legati alle vedute di Napoli ad accompagnare il volto della bella Artemisia dalle chiome al vento di color oro e rosso a suggerire forza e dinamismo accentuati dal ritmo di onde rosse, gialle e blu che le fanno da mantello a coprire il suo corpo non visibile.

Grinta e fierezza accompagnano l’altra immagine di “Donna con leopardo” in cui i lunghi capelli al vento della donna si armonizzano con il manto del felino i cui occhi incutono rispetto proprio come quelli di lei.

La tenerezza invece si respira in “La dolcezza di Artemisia” dove il volto di lei si volge a guardare dolcemente il bambino addormentato che tiene in braccio.

Alla danza si riferisce “L’anima di Nureyev” dove i due ballerini (Margot e Nureyev) fanno dei loro corpi un unico incontro di anime trascinate dall’infinito ritmo della danza che le unisce per sempre.

Un viaggio quello proposto in questi dipinti dedicati alla grande Artemisia Gentileschi con cui Milena Petrarca invita a guardare con occhi densi d’amore tutte le donne, nel rispetto che si deve loro, e allo stesso tempo ad ascoltare quanto comunicano.

Artemisia Gentileschi, che ritroviamo in queste figure femminili, invita a non avere paura a confidare nelle proprie risorse con quella grinta e coraggio che le hanno permesso di andare contro le convenzioni del tempo per la propria libertà.

Silvana Lazzarino

Il Dispari 2017-08-21

Il Dispari 2017-08-14

Alex De Vito

Nuovo amico dei progetti culturali Made in Ischia proposti dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

BIOGRAFIA ALEX DE VITO
Musicista, compositore, paroliere, arrangiatore: in tre parole Alex De Vito.
Artista da sempre, non ama prendersi sul serio, anche se ha le idee molto chiare.

Dopo il singolo “Il mio papà“, che ha dato il via ad un’iniziativa educativa proposta in tutte le scuole elementari del Lazio, nel 2014 gli è stato conferito il premio come “Miglior artista poliedrico’” dall’Associazione Internazionale Magna Grecia, sezione di Latina presieduta dall’artista Milena Petrarca.

Sempre nello stesso anno ha ricevuto anche un premio come autore della commedia musicale “I colori dell’anima” in tournée in moltissimi teatri italiani.

Nel 2015 ha vinto la terza Edizione del Premio Letterario “Luce dell’Arte” indetto dal Comune di Norma (LT), con il brano ‘”Norma t’amo”: un vero inno alla città.
Testo scritto con la poetessa Vera Di Prima e arrangiato da Alessandro Murzi.

La comunità di Norma, durante la celebrazioni della cerimonia di premiazione, ha voluto attestare la qualità del brano con il seguente attestato “Autore di una lirica che è un vero inno a Norma, la sua canzone è un bel regalo da preservare e diffondere, perché trasmette creatività ed energia positiva. Un grazie per il bene che prova per il nostro paese e per il profondo affetto riservato.”

Il Sindaco di Norma ha voluto depositare la canzone come inno ufficiale della città.

Alex De Vito si è detto favorevolmente disposto a musicare (ed inserire poi le canzoni nel suo repertorio) testi scritti da Autori partecipanti al Premio internazionale di Poesia “Otto milioni” e da Autori comunque indicati dalla nostra Associazione DILA.

Angela Maria Tiberi

Il Dispari 2017-08-14

DILA in LETTONIA

Grazie alla costante operosità della Socia Fondatrice Liga Sarah Lapinska, l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” trova modo di proporre in Lettonia il MADE IN ISCHIA che caratterizza le sue attività artistiche culturali e sociali.

Liga Sara Lapinska intervista Daiga Latkovska.

Vado con la forza e con la tenerezza

I miei amici mi hanno fatto conoscere una donna giovane e femminile che guida una Maison di moda, Daiga Latkovska.
Lei è un’artista, ed è la stilista disegnatrice.
Daiga Latkovska ci ha offerto uno spazio nel suo splendido palazzo per realizzare i nostri eventi e la nostra mostra in cui parteciperanno numerosi artisti internazionali, amici e collaboratori dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”: musicisti, poeti, attori, poeti, pittori, scultori, ceramisti, fotografi e non solo.

LIGA SARAH: “In attesa d’incontrarti ho sentito subito, attraverso la porta trasparente del tuo studio, che i nostri gusti hanno qualcosa in comune.
Ho subito osservato gli abiti elegantissimi in colori intensi, decorati con fiori grandi e lussuosi, pur tuttavia teneri ed estivi.
Qual è la tua attività di artista? Disegni vestiti? Hai nel tuo atelier anche altri artisti che ti aiutano?”

DAIGA sorride nel suo in modo solare, vestita in un abito lungo con un elegante turbante sulla testa mentre, dice:

“Esatto, sono l’artista disegnatrice unica nella mia Maison di moda.
Certo ho assistenti che confezionano le mie idee.
Collaboro molto con Zita Graumane, artista disegnatrice di gioielleria, che ama lavorare con pietre e gemme e preferisce realizzare collane e anelli massicci ma nello stesso tempo molto femminili.
Dipingo talvolta insieme alla mia amica e maestra Inta Paulsone ed amo giocare con colori chiari e tra loro differenti, proprio come quando disegno vestiti.
Per ora, comunque, non sono pronta a mostrare i miei dipingi.
Chissà, forse fra qualche tempo riterrò di essere pronta.
Lo sento quando sono pronta, lo sento benissimo.
Sono flessibile ed empatica.
Se una mia cliente preferisce un vestito modesto e laconico, certo non provo a convincerla che lei deve seguire il mio gusto.
Il mio gusto è lasciare e organizzare che i colori chiari e splendidi giochino insieme.
Ogni vestito come un esperimento.
Quando, giovanissima, organizzavo mostre, soprattutto per gli adolescenti e per i bambini, ero molto aperta agli esperimenti e ogni mostra era per me come un viaggio all’avventura.
É impossibile vivere senza l’aria festiva, è noioso e innaturale vivere solo il così detto quotidiano, se tutti i giorni sono quasi uguali.
Sì, i vestiti e le decorazioni fatti da me sono molto femminili.
Sono sicura che le donne, spesso, non sono abbastanza contente del loro corpo.
Per esempio ci sono tante donne che pensano di essere troppo corpulente.
Ogni donna e ogni uomo ha una propria estetica, la sua bellezza.
Ogni donna, anche un po’ corpulenta, ha le sue bellezze non solo nei tratti del viso, ma anche nella silhouette.
Per qualcuna le mani, per un’altra le spalle, per un’altra il seno.
Dobbiamo sottolineare le nostre bellezza senza volgarità, non costringendoci a nascondere con vestiti simili ai sacchi le nostre zone problematiche!”

LIGA SARAH: “Quali tessuti preferisci per i tuoi vestiti decisamente femminili come te?”

DAIGA: “Preferisco il jacquard, la seta più dura del solito, altri tipi di seta, il merletto e non solo.
Non sono un’entusiasta dei jeans.
Proprio come nei miei quadri, con i tessuti mi piace sperimentare combinazioni nuove per creare l’armonia.
Sempre, ripeto, con un sentimento di avventura.
Poi amo i motivi etnici.”

LIGA SARAH: “Quali sono i tuoi luoghi prediletti e le tue tradizioni più importanti?”

DAIGA: “Sono nata a Rèzekne, una città in Latgalia, amo la vita di campagna, i prati estivi e primaverili.
Aspetto ogni anno il mistero del Solstizio tra il 20 e 21 Giugno.
Vivo tra Jelgava, dove abito già 15 anni, e un paesino di Vilàni, non lontano da Rèzekne, dove lavora mio marito.
Quanto agli eventi e ai concorsi, mi piace di organizzarli ma non ho interesse a parteciparvi.
Certo sono felice di sentire che la mia arte è riscuote successo, che la mia Maison di moda è speciale e che io sono simpatica.
Comunque, per me, più dei concorsi, è importante tutto il processo, si può dire il viaggio, come un attimo di gloria.
Quindi, amo non solo vestire le mie clienti, ma anche consigliare loro la giusta pettinatura e l’ottimo make-p, provando di capire al meglio l’anima e la bellezza di ogni mia cliente.
Per essere bella non basta l’abito da sera meraviglioso.
Non basta essere femminile.
Il segreto dell’armonia è nell’essere contenta di se stessa e provare, nello stesso tempo, a diventare sempre più bella e sempre più se stessa, aprendo le proprie qualità, prima più o meno nascoste.”

LIGA SARAH: “Mi confermi l’intenzione di dedicare uno dei tuoi prossimi capi di abbigliamento all’isola d’Ischia della quale hai ammirato le foto che ti ho mostrato?”

DAIGA: “Sì certo e posso aggiungere che sarei molto lieta di presentare a Ischia qualche mio abito grazie, ovviamente, alla collaborazione della Vostra stimata Associazione DILA.”

LIGA SARAH: “Ti ringrazio per tutto quanto stai facendo per la nostra Associazione con l’augurio di poterci recare insieme presto a Ischia.”

DAIGA: “Anche io ringrazio voi per avermi cercata e condivido l’augurio di una vacanza interessante a Ischia.”


Il degrado di Posillipo

Dall’epoca imperiale Posillipo è stata luogo di delizie ed ozio con ville spettacolari lungo la costa, da quella del divino Augusto a tante altre di rango.
La tradizione è continuata durante il periodo aragonese e vicereale, per accentuarsi dopo l’apertura nel 1812 di via Posillipo e negli anni Trenta del secolo scorso di via Petrarca, via Orazio e via Manzoni, dove ambivano dimorare professionisti ed imprenditori.
Al fianco di questi insigni personaggi coabitavano pacificamente pescatori e contadini.
Negli ultimi decenni un degrado inarrestabile ha caratterizzato la frequentazione del quartiere con epicentro del fenomeno nel parco virgiliano

Cominciando la discesa

dall’incrocio con via Petrarca è un vero bollettino di guerra: strada sconnessa con radici di alberi a vista, un barbone che ha preso stabile possesso della vecchia stazione della funivia fino al Panda park, una sorta di parco giochi sul viale Virgiliano, che, invece di divertire i bambini, a tutte le ore del giorno e della notte, mantiene una musica ad altissimo volume, rompendo i timpani e non solo quelli di tutti coloro che abitano nel raggio di un chilometro.
Nel frattempo da Coroglio la più celebre discoteca cittadina spara a palla ritmi snervanti fino all’alba, nonostante confini con il commissariato Bagnoli.
La zona da tempo è frequentata da giovani agghindati da far invidia ai selvaggi, in un tripudio di piercing e tatuaggi.
Persa la memoria storica il luogo è noto per il “mercatino dei vip”, come suole essere denominato il disordinato assembramento di bancarelle che ogni giovedì mattina prende possesso dei vialoni di accesso del Parco delle Rimembranze.

In questo allegro bazar

di sapore medio orientale, allietato dalle stridule voci dei venditori, che rimembrano le antiche voci degli ambulanti partenopei, si vende di tutto ad eccezione degli alimentari, con la presunzione di inseguire le griffe alla moda imitate in maniera prodigiosa e spacciate per vere.
Il mercatino è frequentato da una folla allegra e ciarliera nella quale si distinguono le signore e signorine bene della città alla ricerca spasmodica del capo di moda firmato, poco conta se apocrifo, perpetuando con l’aiuto del falso l’antica abitudine di vestire all’ultimo grido.
Sono naturalmente finte signore dalle labbra rifatte e dalle movenze sguaiate, inconsapevoli protagoniste di un doloroso quanto irrefrenabile epicedio: il malinconico tramonto di una classe borghese, che per secoli ha comandato ed oggi è sostituita da una casta prepotente e camorristica, volgare e sfacciata.

Achille della Ragione


Ricordandovi che il 20/03, l’8/05 e il 19/06 abbiamo pubblicato 3 serie di 3 poesie finaliste del premio “Otto milioni” e che il 7/08 ne abbiamo pubblicate altre 4, oggi ne pubblichiamo altre 2 poesie.

Cod. 23 – Milena Petrarca
Sospesa nel tempo...

In un mare
Di stelle
Navighi
Nell’infinito
Ipnotizzata.
Dal blu
Più intenso
Del tuo mondo
Interiore
Subconscio
Alito di vento
Soffio dell’anima
Esisti tu
Come stella
Sospesa nel tempo.

Cod. 24 – Antonio Mencarini
Per un amico scomparso

Un lampo di luce nel tempo
un nobile cuore guidato dal sentimento
l’ansia di fare il bene
di dare il bene
di ricevere il bene.
Un battito d’ali di gabbiano
sul mare della vita.
È durata un nulla la tua esistenza
ma sei riuscito a renderla degna di vivere.
Sei partito per non so dove:
una domanda mi attanaglia – Ti rivedrò?
Non so, non credo ma nei dubbi spero.
Addio amico mio
finché vivrò ti avrò nel cuore.

Il Dispari 2017-08-07

Editoriale

Il Dispari intervista Francesco Millonzi, regista cinematografico.

FILM PRODOTTI DAL REGISTA FRANCESCO MILLONZI: “GENERAZIONE A CONFRONTO”, “180°, IL CAMMINO DI UN REGISTA, “IL SACRIFICIO DI UN BEATO” FILM SULLA VITA E LA CRONACA DELL’UCCISIONE DEL BEATO GIUSEPPE PUGLISI. “PANE DURO”, TUTTI VINCITORI DI PREMI INTERNAZIONALI.

D – Ciao Francesco, grazie per questa intervista esclusiva rilasciata al nostro giornale “Il Dispari”.
Come realizzi i tuoi film?
R – Grazie a voi per avermi cercato.
I miei film, come anche l’ultimo “PANE DURO”. non sono realizzati con attori professionisti, ma da gente comune e con storie reali.
La mia azione consiste nell’ascoltare e documentare ciò che mi viene raccontato senza intervenire con alcuna considerazione personale.
Documentare le storie di ognuno di loro, ascoltare chi ha veramente bisogno, ammirare con grande amore chi sente forte il dovere di aiutare il prossimo, sono sempre per me esperienze straordinarie.

D – Quale messaggio intendi trasmettere con le tue opere cinematografiche?
R – Io ho imparato che lo spirito di una persona non ha diversità di colore, religione o status sociale e vorrei trasmettere questo messaggio in maniera chiara e realistica.

D – Pensi che l’Arte in generale e la cinematografia in particolare possano svolgere un ruolo sociale e, infine, politico?
R – Sì, se vogliamo che questo nostro mondo continui ancora a dare un senso positivo a questa nostra vita.
Tutto ciò che l’Arte è in grado di generare può costituire il tassello per un mosaico chiamato “Speranza.”
Solo insieme, uniti, mano nella mano, noi Artisti possiamo provare a cambiare questa società che vive nel disagio sociale calpestando la dignità di ognuno di noi.

D – Per quale motivo hai deciso di aderire all’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”?
R – Da un paio di anni, principalmente per ragioni professionali, seguivo con notevole costanza le notizie riguardanti le attività di DILA, in modo particolare la pagina redazionale pubblicata nel vostro quotidiano “Il Dispari” e le puntate dei video MANCINEIDE.
Tutte attività di chiara matrice artistica, ma tutte anche con decisi messaggi sociali.
Positivi, e civili come lo sono quelli che confido di trasmettere con i miei film.
Così nei giorni scorsi ho preso contatto con il Presidente DILA Bruno Mancini e sono rimasto favorevolmente colpito alla sua capacità di trasmettere entusiasmo verso tutte le direzioni artistiche.
Ho, cioè, visto in Bruno Mancini una persona competente e motivata che crede nell’arte a 360° e, per me, operare in un posto bello come Ischia è ancora più bello, vista l’ispirazione che solo i vostri luoghi magici sono in grado di dare nel comunicare ciò che l’estro comanda.

D – A quando l’inizio di questa tua collaborazione con DILA?
R – Ahahaha, è già iniziata! Infatti con Bruno abbiamo messo in programma la realizzazione di alcuni video che produrrò utilizzando testi, colonne musicali, immagini di arte visiva, recitazioni di Artisti vicini ai progetti DILA.
Il Made in Ischia avrà presto anche me tra i suoi collaboratori!

Ricordandovi che il 20/03, l’8/05 e il 19/06 abbiamo pubblicato 3 serie di 3 poesie finaliste del premio “Otto milioni”, oggi pubblichiamo altre 6 poesie.

Cod. 19 – Giuseppe Capoluongo
Dentro l’angolo

Come spiegare quell’angolo nuovo
dove misuro le vecchie parole
gli umori e le tante ragioni
mentre da solo rivango le zolle
indurite nel secco del tempo
e sogno la pioggia che lavi
quel profilo di vita vissuta
e nasca un’immagine nuova
da curare per riempire il mio vuoto
che ha sete ed ha fame
e raccoglie ora briciole
e pur s’accontenta
perché dentro all’angolo nuovo
matura un pensiero diverso
nel rimpianto di un pasto succulento
che non è dato avere per sempre
perché c’è gente che muore di fame
e soffre di non potere mangiare
alla mensa che offre la vita
e misura soltanto il suo bene
dentro l’angolo delle sue gelosie.

Cod. 20 – Francesca Luzzio
Prego Maria

In chiesa suona malinconico il violino,
ed io muoio:
ogni nota è prova funerea,
è un passo verso la fine.

Socchiusi gli occhi, prego Maria.

Un raggio filtra e s’intravede la via:
verde intenso di colle si staglia
nell’azzurro del cielo
e crea contrasto armonico
di vitalità.

M’inerpico festosa
e tendo una mano:
nutro corpi che hanno fame,
ricamo stoffe bianche e nere…

Rinnovato sentimento di vita
prova propulsioni di utilità.

Cod. 21 – Milena Petrarca
Esplorando il tuo paradiso perduto...

Ecco i miei versi
Dipinti per te
Enigmatica Donna
Che stai li nel
Tuo Paradiso
PERDUTO
Aspetti la gioia
Come un sogno
DIVINO
Esplori con gli occhi
La tua Luce
DELL’ANIMA
E così illumini
Il tuo universo
D’AMORE.

Cod. 22 – Milena Petrarca
Schegge di una vita spezzata…

Sguardo spalancato
Nel vuoto
Sottomessa
E dimessa trafitta
Da saette
Di lame di cielo
Ti lasci cadere
Esanime
Rassegnata
E triste raccogli
Le schegge
Di una vita
Spezzata

 

Adolfo Giuliani: L’Africa

L’Africa è una bella terra e un grande paese, anche la sua gente è brava e volenterosa e vuole migliorare.
È il continente dove nasce la storia dell’umanità, poi col tempo è diventato un piatto a cui tutti hanno attinto e lo fanno ancora.
È il posto più importante e più ricco sulla terra. Per secoli l’uomo l’ha sfruttata e ne ha schiavizzata la gente per appropriarsi delle sue ricchezze.
È un Paese che potrebbe essere autonomo e non avere bisogno di nessuno, ma l’egoismo umano non ha mai permesso che questo avvenisse.
Adesso, per saldare il debito di riconoscenza contratto con il suo popolo, bisognerebbe andare in Africa ad impiantare strutture lavorative per restituirle la gloria, la dignità e il benessere che merita.
Bisognerebbe fare come fecero i nostri nonni e i nostri padri con l’America nell’Ottocento e ad inizio Novecento.
L’Africa potrebbe essere L’America di oggi.
Andiamo a produrre lì, facciamo sacrifici per migliorare quel posto e per godere insieme di un benessere che spetta a tutti, per bonificare una terra che ha tanto dato e tanto dà ancora al mondo intero: è un dovere di tutti noi.
Il mondo dovrebbe smettere di sfruttare e ferire questo popolo e dovrebbe invece adoperarsi per aiutare questa gente a non avere più bisogno degli altri.
Napoli, Maggio 2017
Adolfo Giuliani

Accompagna il testo l’opera molto significativa dell’artista Giuseppe di Franco, aderente al Movimento Esasperatismo logos & Bidone.

Angela Maria Tiveri |The diary of my feelings di Vera di Prima

Vera Di Prima ha ricevuto notevoli premi per la poesia, fa parte dell’Accademia Internazionale Arte e Cultura di Castel San Giorgio e dell’Associazione culturale “Cenacolo della Poesia”.
Le sue opere sono inserite in diverse antologie letterarie.
Si sono interessati a lei critici qualificati e la stampa nazionale.
È una grande donna, piena di valori umani, a cui ho gradito rendere omaggio con la mia modesta recensione del suo libro “The diary of my feelings” .
Nel suo diario ci sono foto dei suoi cari e dei luoghi della sua vita.
Ricordi emozionanti che hanno ispirato alla poetessa ricche e prestigiose poesie.
La poetessa Vera Di Prima ama i suoi lettori, l’antica città di Norma e la bellezza della nostra amata Roma.
Il Sindaco di Norma, Sergio Mancini, ha detto di lei: ”La poesia di Vera si carica di tanti e molteplici significati… e per recuperare un mondo più attento agli eventi della vita terrena…”.
Di Vera di Prima, per i lettori di questa pagina culturale, ho scelto la poesia “La parola”.

La parola

Nel dormiveglia del silenzio arcano
il pensiero si tramuta in sogno.
Una dimenticata fiaba vagando va
nel canto dell’immensità.
È come una carezza
che sa donare affetto,
è come un bacio
che sa esprimere amore
è come la voglia
di un’eco
intessuto di parole.

Vera Di Prima

VERA DI PRIMA DECLAMA LE SUE POESIE AL PREMIO MAGNA GRECIA CON LA PRESIDENTE MILENA PETRARCA

Il Dispari 2017-07-31

Il Dispari intervista Roberta Panizza,

Vicepresidente nonché Direttrice Artistica DILA

D- Sappiamo che è in corso di pubblicazione la nuova antologia “Penne Note Matite” abbinata ai Premi “Otto milioni”. Può darci qualche anticipazione sulla sezione che riguarderà la sua produzione poetica?

R – I versi che ho scelto di inserire nell’antologia “Penne Note Matite” sono nati quasi tutti insieme al mio amore per la poesia.

Alcuni persino prima.

A partire dal 2001, in un periodo non felice della mia vita, per distrarre il dolore interiore che pareva non volermi dare tregua, ho navigato spesso in un sito di poesia ora non più attivo (www.scrivi.com) e, dopo aver estratto e risistemato alcuni scritti in versi che tenevo nel cassetto, stralci di frasi appuntati su fogliacci fin dai tempi del liceo, e averli pubblicati su tale sito ottenendo l’apprezzamento di altri utenti, ho cominciato a scrivere qualcosa di nuovo oltre che a leggere quanto da altri era pubblicato o sullo stesso sito.

Poiché in quello spazio virtuale era possibile anche inserire commenti a quanto letto, è cominciato un proficuo scambio di idee ed impressioni che mi ha portata, oltre che a stringere sinceri legami di amicizia con altri appassionati di poesia, ad affinare la mie idee su questo argomento e a mettere insieme un certo numero di scritti che poi ho proposto ad una casa editrice di Roma.

Ne è scaturita una raccolta che è stata pubblicata nel 2003 con il titolo di

“Le mille porte”

che conteneva molti dei testi che potrete leggere nell’antologia.

Un autore ben difficilmente si esprime in modo uniforme nel corso del tempo, perché egli stesso non si mantiene uguale con il passare degli anni: aumentano il carico di esperienze e di letture, cambia il panorama delle sue emozioni e tanto altro ancora contribuisce al cambiamento dello stile e dei contenuti.

Guardo quindi ora con interesse a questi miei vecchi scritti che oltre a farmi provare sensazioni di rimpianto per un periodo ricco di stimoli e di scambi culturali con quelli che si sono rivelati veri e propri poeti, mostrano anche a me una giovane penna nella quale comunque ancora mi riconosco.

D- Vuole consigliarne una lettura a chi ci legge?
R – Con piacere! Direi che “Notte di deserti” potrebbe essere un buon inizio.

Notte di deserti

Che gelido crepuscolo di sogni
in questa notte d’ombre senza luna!

Scivola il suo canto antico
il vento su dune di pensieri
lasciati bianchi ad aspettare.

Qui c’era il sole!

Ed è un sussurro di silenzi
in lenta ascesa il tepore lieve
su questo inerte fiume d’onde.

La terra calda ancora sorride
se solo ancora durerà il ricordo

Il Dispari 2017-07-31 Pagina culturale

L’INTERVISTA CON LO SCULTORE KĀRLIS ĪLE

La prima scultura di Kārlis Ile che ho ammirato è stata la sua “Studente”.
Questo monumento emozionante è stato inaugurato a Jelgava il 12.09.2013.
Ricordo bene quella giornata di pioggia, così forte che non era facile udire né i discorsi, né la malinconica canzone dello studente vagabondo che pensa se occorra o no fondersi nel fiume scuro mentre cade la pioggia.
Questa canzone ha ispirato Kārlis, quando lui ha cominciato ad inventare, creare e costruire lo “Studente”.

Ho visto lo “Studente” e la sua faccia fragile, ma invecchiata, vivace nel bronzo troppo presto esposto in quel giorno di Settembre, e ho preso lo “Studente” per il gomito, allo scopo di capire meglio il suo Enigma, la sua decisione di lasciare questa vita o combattere contro il suo destino non corrispondente ai suoi sogni più profondi.

Il vento diventa la tempesta che scivola sul suo ombrello tutto bucato.

I suoi libri sono bagnati completamente dalla pioggia crudele.
Le sue scarpe sono grandi e goffe come quelle di Charlie Chaplin, non poggiate in una posizione normale e stabile.
Il 26/07 è stato il compleanno dello “Studente”sempre con l’ombrello bucato, sempre sull’argine del fiume. Abbiamo festeggiato questa data speciale in compagnia di Jēkabs Ceriņš che è spesso solitario nonostante la sua popolarità sia molto cresciuta negli ultimi tempi.

D -Kārlis, quando e dove sei nato, cosa ti è rimasto per sempre della tua infanzia e della tua adolescenza? Che cosa hai creato, che cosa hai ammirato, diventando presto indipendente?

R – Sono nato a Saldus il 27.04.1974.
Mia madre lavorava come artista disegnatrice. Mi piaceva guardarla lavorare e ho cominciato a disegnare, generalmente animali, ed a costruire figure di plastilina.
Sono indipendente da 10 anni, da quando studiavo a Riga, lontano da Saldus.

Sono artista 24 ore al giorno e non so vivere in altro modo.

Laureatomi alla scuola d’arte di Jānis Rozentāls, ho subito cominciato a lavorare con il legno, creando le mie prime sculture di notevole misura: una giovane egiziana con la farfalla sotto la testa.
L’architettura e la scultura egiziana sono testimonianze di eternità e di divinità più di quanto espresso da ogni scuola dell’arte che prova ad antropomorfizzare gli Dei, troppo quotidiani, per esempio, nell’arte ellenica.
L’arte egiziana, come l’arte di Leonardo da Vinci o quella di Michelangelo Buonarroti, non diventa mai volgare.
In seguito mi sono laureato all’Accademia dell’Arte della Lettonia.

D – So che realizzi le tue sculture in diversi materiali. I metalli, specialmente quelli limpidi, dorati e chiari, insieme ai cristalli rappresentano l’aria. Con il fuoco lavori direttamente. Sia le pietre, sia le sabbie rappresentano la terra. L’acqua la usi lavorando il ghiaccio.

R – Ogni materiale vuole essere trattato in un modo diverso.
Il mio stile è post-modernismo.
Non tutto deve essere mostrato completamente per essere capito meglio.
Mi piace costruire figure in pausa, come facevano gli egiziani antichi.
Ogni movimento prende la forza fisica mentre, invece, in ogni pausa la presenza dell’eternità diventa più importante.
Usando il fuoco, non realizzo figure umane, ma le mie fiamme giocano tra loro, formando i fiori e i segni della forza lettone.

Da 9 anni organizzo un festival delle sculture del fuoco.

Il lavoro con il ghiaccio è interessante ma pretende tanta attenzione perche ogni dettaglio e ogni composizione dipendono molto da come la luce si rifletter nella scultura, rompendo e trasformando in altri modi il ghiaccio.

Nonostante l’esistenza di luci artificiali che si possono controllare, preferisco mostrare le mie sculture di ghiaccio e di neve nella luce naturale, sotto il cielo!

Il bronzo è tanto più resistente dei materiali che preferisco ed è necessario per salvare le mie sculture per maggior tempo di quelle di fuoco o di ghiaccio.

Quanto alle sculture della sabbia, per fare quelle più grandi, lavoriamo spesso in due o in gruppo
È sempre un rischio costruire gigantesche sculture di sabbia se non facciamo una base stabile e semplice.
In ogni festival la sabbia è diversa.
Sono vincitore di tanti festival, ma per me è più importante l’opinione di coloro che rispetto.
Sto pensando come incarnare meglio nelle mie sculture l’elemento dell’aria.

Questo è un mio segreto d’artista.

D – Dopo un così intenso lavoro come riposi?
R – Durante i festival, prendo qualche giorno per me stesso, per salire sulle montagne o andare in barca.
Liga Sara Lapinska

DILATWITTERONE

1) Da Francesco Millonzi,

regista del film: “PANE DURO” All’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”: “Ciao, sono il regista Francesco Millonzi, come da intervista in esclusiva fatta a Voi (ndr la pubblicheremo nel prossimo numero di questa rubrica), sarei onorato di fare parte del vostro gruppo, anche perché, dopo aver parlato nell’intervista con il Presidente Bruno Mancini ho visto una persona motivata che crede nell’arte a 360°, e fare tutto ciò in un posto bello come Ischia è ancora più bello, vista l’ispirazione che solo quei luoghi magici sono in grado di dare nel comunicare ciò che l’estro comanda.
Onorato
Francesco Millonzi, regista

2) Da Liga Sarah Lapinska (Lettonia):

“Per conto di DILA ho donato la nostra Antologia 2014 alla Biblioteca Scientifica di Jelgava.”

3) Dopo oltre un lustro, Roberta Panizza,

Vicepresidente nonché Direttrice Artistica DILA, è tornata a Ischia per una breve vacanza in compagnia del marito Giorgio e del figlio Breiner. Auguriamo a tutti loro una piacevole permanenza.
In questa pagina trovate una sua breve intervista esclusiva rilasciata alla nostra Redazione.

4) Angela Maria Tiberi,

Presidente della Sede operativa DILA di Pontina, ci segnala che sono aperte le iscrizioni all’Annuario di Arte e Letteratura Contemporanea in realizzazione da parte dell’Accademia “Arte e Cultura”. Al progetto possono partecipare Artisti, Pittori, Scultori, Poeti, Scrittori, Fotografi, Ceramisti, Mosaicisti, e operatori di forme Artistiche,
Sono ammessi a partecipare Artisti di qualsiasi età, nazionalità e religione.
INFO: Accademia Internazionale “ARTE E CULTURA” M. Angrisani
Via Calvanese 22/bis 84083 Lanzara di Castel San Giorgio “Salerno” ITALIA “

5) Il cantautore Peter Ciani,

molto noto in Australia dove risiede da tantissimi anni, autore di alcune canzoni scritte per la nostra Associazione DILA e dedicate all’isola d’Ischia (Ischia Marrana, Ischia Ischia eccetera), è giunto in Italia per un periodo di vacanza. A Roma si è incontrato con Rita Cuccaro, cantante che ha partecipato a diversi eventi ischitani organizzati da DILA, la quale, oltre ai suoi personali, gli ha porto carissimi saluti da tutti noi.

6) Da Liga Sarah Lapinska:

“Entro il 27 Agosto qui, in Lettonia, iniziando da Jelgava, avrà luogo il primo evento e poi la prima mostra di artisti, con particolare attenzione per quelli iscritti a LENOIS e che partecipano al nostro Premio “Otto milioni”. Presto ulteriori particolari.
.

 DILA

Rassegna Internazionale di Arte e Letteratura Contemporanea

Rassegna Internazionale di Arte e Letteratura Contemporanea

CS | MIchelangelo Angrisani

L’Accademia Internazionale

ARTE E CULTURA

Di Belle Arti, Lettere e Scienze Michelangelo Angrisani

Rassegna Internazionale

PRESENTA

L’emozione
del SEGNO, del COLORE, della PAROLA

Rassegna Internazionale

di Arte e Letteratura Contemporanea

Sale Museali Complesso Monumentale Santa Maria al Rifugio
Cava de’ Tirreni Salerno Italia
Dal giorno 1 al 15 Ottobre 2017

SIETE TUTTI INVIATI A PARTECIPARE

La rassegna internazionale d’arte e Letteratura contemporanea è a tema libero articolata in collettiva di: pittura, scultura, fotografia e poesia, organizzata a livello internazionali, promossa e curata dall’Accademia Internazionale “Arte e Cultura” di Belle Arti, Lettere e Scienze Michelangelo Angrisani.

La mostra, allestita nel prestigioso complesso monumentale di Santa Maria del Rifugio in piazza S. Francesco di Cava de’ Tirreni Salerno, sarà visitabile dal giorno 1 al 15 Ottobre 2017 con inaugurazione alle ore 19:00 del 1 Ottobre p.v.

Durante la rassegna, (data da definire), serata di letteratura con la presentazione di libri e recital di poesie esposte nella mostra e declamate dai Poeti partecipanti.

SCARICATE IL REGOLAMENTO E LA SCHEDA DI PARTECIPAZIONE E VENITE A PARTECIPARE ANCHE VOI, VI ASPETTIAMO A CAVA DE’ TIRRENI SALERNO ITALIA

Il Presidente
Michelangelo Angrsani

FRANCESE

Des Beaux-Arts, Lettres et Sciences Michelangelo Angrisani

PRESENTS

l’excitation
SEGNo, COULEUR, du mot
Salon international de l’art contemporain et de la littérature

Musée de Santa Monica au Rifugio
Cava de ‘Tirreni Salerno Italie
Du 01 au 15 octobre 2017

VOUS ÊTES ENVOYÉ À PARTICIPER

L’exposition internationale d’art et la littérature contemporaine est un thème d’art gratuit organisé par: Peinture internationale, sculpture, photographie et poésie, promu et organisé par l’Académie internationale des arts et de la culture des beaux-arts, lettres et sciences Michelangelo Angrisani.

L’exposition a eu lieu dans le prestigieux complexe de Santa Maria del Rifugio sur la Piazza San Francesco à Cava de « Tirreni Salerne, sera ouverte 1 à 15 Octobre 2017, avec l’inauguration à 19h00 du 1er Octobre P.V.

Au cours de l’examen, (date à définir), soirée littéraire avec présentation de livres et récitals de poèmes exposés dans l’exposition et proclamés par les poètes participants.

TÉLÉCHARGEZ LE RÈGLEMENT ET LE DOCUMENT DE PARTICIPATION ET VOUS PARTICIPERez AUSSI À VOUS, NOUS TROUVERONS LE CIRCLE DES TIRRENES SALERNO IALIA

Le président
Michelangelo Angrsani

ROMENO

Academia Internațională
ARTĂ ȘI CULTURĂ

De arte frumoase, scrisori și știință Michelangelo Angrisani

CADOURI
excitare
SEGNo, COLOR, a cuvântului
Expoziție internațională de artă contemporană și literatură

Muzeul Santa Monica de la Rifugio
Cava de ‘Tirreni Salerno Italia
De la 01 la 15 octombrie 2017
Sunteți total trimis să participați

Expoziția internațională de artă și literatură contemporană este orice temă articulată în pictură colectivă, sculptură, fotografie și poezie, organizate la nivel internațional, promovat și organizat de „Academia Internațională«Arta si Cultura»de Arte, Litere și Științe Michelangelo Angrisani. Expoziția, a avut loc în complexul de prestigiu din Santa Maria del Rifugio în Piazza San Francesco în Cava de „Tirreni Salerno, va fi deschis un-15 octombrie 2017, cu inaugurarea de la ora 19.00 din 01 octombrie P.V.

În timpul revizuirii (data care va fi definită), seara literară, cu prezentarea de cărți și recitaluri de poezii expuse în cadrul expoziției și proclamate de către poeții participanți.

DOWNLOAD Regulile și Formular și să vină la PARTICIPA chiar si tu, Așteptăm cu nerăbdare să Cava de „Tirreni SALERNO Ialia

Președintele
Michelangelo Angrisani

Portoghese

A Academia Internacional
ARTE E CULTURA
De Belas Artes, Letras e Ciências Michelangelo Angrisani

PRESENTES

a emoção
SEGNo, COR, da palavra
Exposição Internacional de Arte Contemporânea e Literatura

Museu de Santa Monica no Rifugio
Cava de ‘Tirreni Salerno Itália
De 01 a 15 de outubro de 2017

VOCÊ ESTÁ ENCONTRADO PARA PARTICIPAR

A Exposição Internacional de Arte e Literatura Contemporânea é um tema de arte gratuito organizado por: Pintura Internacional, Escultura, Fotografia e Poesia, promovido e curado pela Academia Internacional de Artes e Cultura de Belas Artes, Letras e Ciências Michelangelo Angrisani.

A exposição, criada no prestigioso complexo monumental de Santa Maria del Rifugio, na Piazza San Francesco em Cava de Tirreni Salerno, estará aberta de 1 a 15 de outubro de 2017, com inauguração às 19h00 de 1 de outubro, p.
Durante a revisão, (data a ser definida), a noite literária com a apresentação de livros e recitais de poemas exibidos na exposição e proclamados pelos Poetas Participantes.

DOWNLOAD DO REGULAMENTO E DOCUMENTO DE PARTICIPAÇÃO E VOCÊ VAI PARTICIPAR TAMBÉM PARA VOCE, ESTAMOS OLHANDO O CÍRCULO DAS TIRRENES SALERNO IALIA

O presidente
Michelangelo Angrsani

EBRAICO

האקדמיה הבינלאומית
אמנות ותרבות
אמנויות, מכתבים ומדע מיכלאנג’לו אנגריסאני

מציג

ההתרגשות
SEGNO, COLOR, של המילה
תערוכה בינלאומית של אמנות עכשווית וספרות

מוזיאון סנטה מוניקה ב Rifugio
קאווה דה טירני סלרנו איטליה
מ 01 עד 15 אוקטובר 2017

כולכם נשלחו להשתתף

התערוכה הבינלאומית של אמנות וספרות עכשווית היא כל נושא שבא לידי ביטוי בציור, פיסול קולקטיבי, צילום ושירה, מאורגן ברמה בינלאומית, קדם ומאורגן על ידי “האקדמיה בינלאומית ‘אמנות ותרבות’ לאמנויות, מכתבים ומדעים מיכלאנג’לו אנגריסני. התערוכה, שהתקיימה במתחם היוקרתי של סנטה מריה דל Rifugio בפיאצה סן פרנצ’סקו ב Cava de “Tirreni סלרנו, יהיה שבין 1 כדי 15 באוקטובר 2017, עם חנוכת ב 19.00 של P.V. 1 באוקטובר
במהלך הסקירה, (תאריך להגדרה), ערב ספרותי עם הצגת ספרים ורסיטלים של שירים שהוצגו בתערוכה והוכתרו על ידי המשוררים המשתתפים.

הורידו טופס הכללים ואת הכניסה הגיעו להשתתף אפילו אתה, אנחנו מצפים SALERNO Tirreni” Cava de Ialia

הנשיא
מיכלאנג’לו אנגרסאני

CINESE

国际学院
艺术与文化
美术,文学和科学米切兰杰洛·安格里萨尼

PRESENTS

兴奋
符号,颜色,字
国际当代艺术与文学展览会

里莫焦圣莫尼卡博物馆
卡瓦德蒂雷尼意大利萨勒诺
2017年10月1日至15日

你们都是参加的

国际艺术展览与当代文学是由国际艺术与文化学院美术,文学与科学学院推广和策划的免费艺术主题:国际绘画,雕塑,摄影与诗歌米开朗基罗Angrisani。此次展会上,在广场圣弗朗西斯在卡瓦德蒂雷尼萨莱诺圣母Rifugio酒店的名校情结召开,会开在10月1日P.V。19.00一十月1日至15日2017年,与就职
展会期间,

待公布日期),晚上文学与与会者列举在展览品书籍和诗歌朗诵和诗人的呈现。

下载规则和报名表来甚至参与你,我们展望卡瓦德蒂雷尼萨莱诺Ialia

总统
米开朗基罗安格拉萨尼

COREANO

국제 아카데미
예술과 문화
미술, 문학과 과학 미켈란젤로 앵그리사니의

PRESENTS

흥분
SEGNo, COLOR, 단어의
국제 현대 문예 박물관

Rifugio에 산타 모니카 박물관
Cava de ‘Tirreni Salerno 이탈리아
2017 년 10 월 1 일부터 15 일까지

너는 모두 참가를 보냈다.

예술과 현대 문학의 국제 전시회는 집단 회화, 조각, 사진과시에 관절 어떤 테마, 국제 수준에서 조직 추진 및 국제 아카데미 “예술과 문화”미술, 문학과 과학에 의해 조직이다 Michelangelo Angrisani. 카바 데 ‘티 레니 르노 피아 자 산 프란체스코 산타 마리아 델 Rifugio의 권위있는 복잡한에서 개최 된 전시회는, (1) 취임 10 월 2017 15 10 월 1 P.V.의 19.00에 공개됩니다

전시 기간 (일 발표 예정) 참가자들에 의해 인용 된 책과시 리사이틀 전시와 시인의 프리젠 테이션과 문학의 저녁.

규칙 및 참가 양식을 다운로드에도 당신 참여에 와서, 우리는 CAVA DE ‘레니 SALERNO Ialia 기대

대통령
미켈란젤로 앙숙 사니

DILA

La pace di Dio sia con voi: truffa Monet Fumba

La pace di Dio sia con voi: truffa Monet Fumba

Per la serie Esopo news

Ho ricevuto da: Monet Fumba <[email protected]>
a: Bruno Mancini <[email protected]>
data: 17 agosto 2017 03:23

oggetto:

La pace di Dio sia con voi.

proveniente da: gmail.com
firmato da: gmail.com
sicurezza: Crittografia standard (TLS) Ulteriori informazioni
: Importante principalmente a causa delle persone che partecipano alla conversazione.

TESTO:

Mio caro, sono felice di informarti del mio successo nell’ottenere questi fondi trasferiti sotto la collaborazione di un nuovo partner del Regno Unito. Attualmente, sono in Gran Bretagna per progetti d’investimento con la mia parte della somma totale. Nel frattempo non ho dimenticato i vostri sforzi passati e tentativi di aiutarmi nel trasferire questi fondi nonostante ci sia stato un problema. Ora contatta la nostra segretaria del campo profughi a Dakar Senegal, il suo nome è reverendo John Williams, la sua e-mail è ([email protected]) Numero di telefono (+221709498626)

Chiedere a lui di inviare i soldi la somma di $ 150.000,00: centocinquanta mila dollari, che ho mantenuto per il tuo compenso per tutti i tuoi sforzi passati e tentativi di aiutarmi in questa materia. Ho apprezzato molto i tuoi sforzi in quel momento. Quindi, sentitevi liberi di entrare in contatto con il nostro segretario del campo, reverendo John Williams, per ricevere il controllo da lui.

Per favore fatemi sapere immediatamente che lo ricevi in ​​modo che possiamo condividere la gioia dopo tutto quello che soffre in quel momento. Questo periodo, io sono molto occupato qui a causa dei progetti di investimento che io e il nuovo partner stanno avendo a portata di mano. Infine, ricorda che ho lasciato un’istruzione al segretario per tuo conto per inviare i soldi, quindi non esitate a contattarlo senza alcun ritardo.

I migliori saluti,
Monet

Pubblico questo tentativo di truffa invitandovi alla divulgazione

La pace di Dio sia con voi

Bruno Mancini

DILA

Lo squallore del centro TIM

Lo squallore del centro TIM

Per la serie Esopo news

Ischia 15/08/2017 ore 21:00

Pubblico il post di Gaetano Di Meglio e i relativi commenti
Gaetano N Di Meglio
Lunedì 14 agosto 2017 alle ore 13:18

Lo squallore del centro Tim di Ischia è degno di chi lo gestisce

Commenti

Federica Eletto ??
Ieri alle 13:22

Gaetano N Di Meglio Squallore. Fumato in faccia. Disattenzione. Sciù
Ieri alle 13:25

Federica Eletto
Ieri alle 13:26

Giovanni Galano Quale?
Ieri alle 13:29

Gaetano N Di Meglio Vicino a bottiglieri
Ieri alle 13:33

Caterina Mazzella Passa a Vodafone…
Ieri alle 13:34

Vincenzo Buono
Ieri alle 13:35

Gaetano N Di Meglio No. Mi rivolgo ad un altro centro. Magari trovo #cortesia
Ieri alle 13:36

Sabatino Di Maio credo lo squallore di tutti i centri Tim e non solo
Ieri alle 13:49

Sabatino Di Maio A quello dell’Auchan di Mugnano, l”altro giorno: scusi vorrei passare a Tim si sono 10 euro al mese eccetera (detto in modo velocissimo che a stento ho capito), però ci sono 39 euro per la portabilità. Ah scusi, 39 euro e perchè. Scusi lei entra in un negozio e non vuole pagare niente?
Ieri alle 13:52

Andrea Schiano Allora che lei fosse un decerebrato e un depensante era ben noto a tutti….il suo giornale è il trionfo dello squallore, lo è sempre stato, sempre impegnato a compiacere il potere e mai a servizio della vera informazione. Di clamorosamente squallido c’è lei con quegli occhi ottusi e bovini e quella panza da pensionato. Ora veniamo ai fatti …lei mi ha chiesto se fosse possibile effettuare una sostituzione con tim Next da s7 a s8…io le ho risposto che nn avevo avevo a disposizione il dispositivo e nn potevo quindi procedere alla suddetta sostituzione….poi lei mi ha chiesto quando si sarebbero resi di nuovo disponibili al che ho replicato che probabilmente dopo ferragosto ne avremmo avuti….nn so dove abbia colto la scortesia o un eventuale insofferenza….
Ieri alle 14:19

Gaetano N Di Meglio Più scortese di questo? Cosa vuoi di più dalla via…. Esistono altri centri tim. Per mia fortuna. Altrove
Ieri alle 14:40

Gaetano N Di Meglio Rileggi il post e lo capisci. Ma è tempo perso. Passo ad altro operatore dopo aver inviato questa conversazione alla TIM . Quello che faccio nella vita non importa.
Ieri alle 14:45

Virginia Arcamone ho mamma !!! che educazione e maniere !!!!!!

Andrea Schiano Glielo ripeto lei è la sintesi di tutto ciò che è mediocre…un vile che che utilizza la sua popolarità per orientare consensi a proprio vantaggio….nn ha subito nessuna scortesia ma solo un forzato rifiuto dovuto alla contingenza della situazione….vabbè ma tanto la conoscono tutti e tutti sanno di cosa sto parlando
Ieri alle 14:47

Gaetano N Di Meglio I fatti dicono che la mia lamentela è dovuto al suo comportamento (confermato con la violenza di questo post. Provvedo a quererarla) non alla risposta che comprendo e capisco. La sua maleducazione e la sua supponenza ha dato fastidio ad un cliente della TIM e questo cliente (pago come tutti) si è lamentato ed è stato aggresito. Oltre alla querela invio tutto alla TIM.
Ieri alle 14:51

Andrea Schiano Tento di decifrare il suo italiano zoppicante.…la violenza è stata applicata in primo luogo da lei quando ha parlato di squallore ….io mi sono solo mantenuto sui toni da lei suggeriti nell’incipit del post…..provvedo immediatamente a quererarla a mia volta
Ieri alle 14:55

Gaetano N Di Meglio E lei querela un cliente deluso? Rido. Perchè questo è il livello che ci meritiamo.
Ieri alle 15:00

Andrea Schiano No querelo una persona che ha aggredito senza alcuna ragione d essere l immagine della mia attività….deluso? E di cosa? Di nn aver trovato il cellulare bello e pronto in vetrina? Beh può capitare soprattutto a ferragosto
Ieri alle 15:05

Gaetano N Di Meglio No. Del fumo in faccia. Dello sguardo sul pc. Del suo continuo chattare. Del non interesse. Forse aveva qualche remora nei miei confronti e mi ha trattato con squallore. Dovevo andare a Casamicciola o forio.
Ieri alle 15:08

Andrea Schiano Il fumo era di una sigaretta elettronica che si può fumare tranquillamente nei locali pubblici….lo.squardo fisso sul pc era dovuto al fatto che stavo risolvendo un complicato algoritmo di monitoraggio sistemico che richiede attenzione massima….ma le ho comunque risposto dicendole che erano giorni caotici e che dopo ferragosto avremmo probabilmente avuto nuova disponibilità per gli s8…mi aspetto delle immediate e formali scuse per questo post fuori luogo e senza fondamento
Ieri alle 15:15

Gaetano N Di Meglio Signor Schiano, le scuse le deve lei non solo a me, a anche ad altri che – lo può leggere tra i commenti – hanno avuto la stessa mia brutta esperienza.
Non può risolvere “un complicato algoritmo di monitoraggio sistemico che richiede attenzione massima” e svolgere attività di front office allo stesso tempo perché i clienti sono grassi e il grasso va al cervello e ci sentiamo trattati male. Abbiamo gli occhi a palla e la “uallera” appesa e vogliamo essere trattati diversamente. Andrò altrove per il mio cellullare, scriverò alla TIM e anche al mio amico di scuola Pasquale col quale mi lamenterò appena lo vedo.
Da questa conversazione, però, potrà ricevere una lezione. Legga più sotto e si accorgerà senza bisogno di svolgere funzioni “algoritmo di monitoraggio sistemico” che c’è più gente d’accordo con me che con lei. Forse deve rivedere il suo atteggiamento. Il fumo, ancorchè legale della sigaretta elettronica, mi ha dato fastidio. E io sono il cliente. E quel fumo legale, le ha fatto perdere un cliente. Che oggi poteva acquistare un altro telefono, una cover, regalare un telefono alla moglie e al figlio e spendere, chissà, 2000 euro in telefonia. Ma non l’ha fatto.
Ora torno alle mie cose.
Ieri alle 15:30

Andrea Schiano La informo che i miei clienti sono più che soddisfatti del lavoro che svolgiamo io e il suo amico di scuola Pasquale….ritengo che lei sia stato troppo affrettato nel pubblicare questa oscenità che le garantisco avrà un seguito nelle sedi opportune….il lavoro sistemico dev essere necessariamente contestuale a quello di front office proprio perché si tratta di problematiche che si propongono simultaneamente alla gestione del cliente in store…
Ieri alle 15:45

Gaetano N Di Meglio Andrea, sinceramente, mi sono già stancato. Sei scostumato e arrogante. Non mi vedi più e se posso dire qualcuno di non venire da voi lo faccio molto volentieri. Per il resto, fai quello che vuoi.
Di centri TIM ce ne sono in quantità ovunque e altrove. E io andrò ovunque e altrove.
Ieri alle 15:47

Andrea Schiano Tu pubblichi un post del genere e lo scostumato ed arrogante sarei io….???
Ieri alle 15:49

Gaetano N Di Meglio certo! E’ questo il sistema. Il cliente viene da te, si trova male e lo scrive. Va a Forio si trova bene e e lo scrive. Eccone una prova postata poco più giù «Trovo quello di Forio invece gentilissimo e disponibilissimo (oltre che competente e capace di gestire con bravura più clienti)».
Sono venuto circa un mese a fa per effettuare la stessa operazione e ho provato al stessa e brutta sensazione. Pensavo era una miia sensazione. Questa mattina ho avuto la conferma.
Ieri alle 15:51

Andrea Schiano Che tu scriva di aver avuto un esperienza nn piacevole e poco soddisfacente è più che lecito, ma parlare di squallore è inaccettabile…..
Ieri alle 15:54

Gaetano N Di Meglio Andrea, le azioni di ognuno di noi vengono classificate dagli altri. Io ho provato squallore. Forse troppo? Forse ho valutato in maniera eccessiva? La tua reazione social me ne ha dato conferma.
Squallore è “Quanto induce un senso di desolante abbandono e tristezza”.
Ieri alle 15:55

Andrea Schiano La mia reazione social è perfettamente commisurata al tuo incipit te lo ripeto….hai parlato di squallore del centro e di chi lo gestisce e ti ripeto anche questo….tu sei di un inarrivabile squallore…in tutti i sensi umanamente percepibili….
Ieri alle 15:59

Gaetano N Di Meglio Andrea, tu hai perso un cliente. E forse lo ha perso anche la TIM.
Hai già 2 (due) persone che dicono in giro “non ci andate”.
E’ un’ottima strategia. #poveropasquale
Ieri alle 16:00

Andrea Schiano Il fatto di aver perso un cliente mi rattrista….ma nell’ aver perso uno come te ci ho solo guadagnato….sei comunemente additato come una persona notoriamente sgradevole e credo che a parte quella del tuo.ristretto nucleo familiare tu goda della simpatia davvero di pochi
Ieri alle 16:06

Gaetano N Di Meglio Andrea, credo che stai uscendo fuori binari per l’ennesima volta. Ma non mi preoccupo. La tua offesa è canonica, scontata, già letta, conosciuta e proviene da chi, per i suoi errori e i suoi sbagli (come si evince in maniera perfetta da questo caso!) è stato agli onori della cronaca. Non indagherò per conoscerne i motivi o risalire alla storia o capire il perché. Non mi sforzo neanche. Posso solo immaginare. Nel frattempo usa l’algoritmo e pensa a quanti la pensano come me. Magari te ne fai una ragione. Altrove troveremo di meglio. Non alla TIM di Ischia. Lì, solo #squallore!
Ieri alle 16:09

Andrea Schiano Tu sei uscito fin dall’inizio fuori dai binari….il tuo patetico giornale semplicemente raccapricciante, un infuso di maldicenza ed analfabetismo e tu ne sei il più che degno direttore
Ieri alle 16:12

Gaetano N Di Meglio chissà quale sarà il motivo… Cronaca?
Ieri alle 16:13

Agata Brescia Questo tipo è moooolto arrabbiato spero che, come dici tu, ci siano motivi che vadano oltre la lamentela di un cliente qualsiasi….perché se tratta così tutti i clienti insoddisfatti…..povera TIM
Ieri alle 16:17

Agata Brescia E povera me che non ho ricevuto il telefono nuovo oggi
Ieri alle 16:18

Andrea Schiano Signora si tratta di una lite di carattere personale….nn c entra nulla la tim
Ieri alle 16:19

Gaetano N Di Meglio …e come potrei mai avere una “lite di carattere personale” con una persona che non conosco. Che ho conosciuto con nome e cognome solo quando mi è stato detto che ho gli occhi a palla e panza da anziano? Il problema resta della TIM alla quale ho già chiesto lumi in merito.
Ieri alle 16:24

Andrea Schiano Si concordo il problema è di Tim di cui hai leso pubblicamente e arbitrariamente l’immagine
Ieri alle 16:28

Gaetano N Di Meglio Andrò a Forio. E dirò a molti di farlo. Arbitrariamente!
Ieri alle 16:29

Andrea Schiano Beh allora siamo pari….è una vita che esorto le persone a nn leggere il tuo giornale
Ieri alle 16:34

Gaetano N Di Meglio Se ti fa ridere così tanto, ridi.
Ieri alle 16:38

Andrea Schiano Se ho urtato la tua sensibilità nn rido più ok?
Ieri alle 16:38

Gaetano N Di Meglio E’ una questione di algoritmo e di controllo. Chissà se c’è qualche altro cliente trattato come è capitato a me proprio ora. #ridiamo
Ieri alle 16:41

Andrea Schiano Ma caro il mio Gaetano qualsiasi attività è probabile che abbia dei clienti poco soddisfatti o scontenti….è fisiologico….te lo ripeto tu nn hai ricevuto un disservizio….magari un atteggiamento poco affabile , ma questo può succedere…quando qualcuno legge il.tuo giornale può pensare che ci siano degli ottimi articoli o una serie di c…...
Ieri alle 16:50

Gaetano N Di Meglio Ma caro il mio Andrea, sto andando a Forio. Questo conta.
Ma c’è una differenza.
Quando leggi un giornale puoi leggere cose che ti piacciono e cose che non ti piacciano, ottimi articoli o una serie di c…., dipende in quale posizione ti trovi. Magari sei stato arrestato (e non è il caso tuo) e ti arrabbi per quello che leggi.
Magari hai picchiato tua moglie (e non è il tuo caso) o hai fatto bancarotta (e non è il caso tuo) o magari eri ubriaco alla guida (e non è il caso tuo) o tante altre cose e non ti piace che il giornale abbia riportato “ottimi articoli” o “una serie di c…”.
Cosa diversa è quando vai al centro TIM. Li, ti aspetti solo cortesia, simpatia, affabilità. Ora, però, vado a Forio. Saluti e grazie della “compagnia” social di questo pomeriggio
Ieri alle 16:58

Andrea Schiano No ti sbagli ….la.tim è fatta di persone nn di cyborg….e la persona che incroci al centro tim può essere super impegnata, o stanca o in giornata no….e credo sia perfettamente comprensibile…. il tuo attacco invece nn lo è….è stato di pessimo gusto ed eccessivo
Ieri alle 17:14

Gaetano N Di Meglio TI sono sincero, ora hai detto una grande verità!
E ti suggerisco, con modestia, di fare una riflessione semplice.
Se dall’inizio, invece di attaccare come hai fatto, avresti detto “ero in giornata no”, avrei cancellato tutto e rivisto la mia posizione.
Ma sei stato preda di una tua rabbia nei miei confronti che non posso comprendere. Non conosco i motivi e il mio post ti ha permesso di sfogare tutto quello che avevi conservato dentro chissà da quando tempo. Ma non posso e non voglio saperne i motivi.
Oggi eri “super impegnato”, “stanco” e “in giornata no”. Capita a tutti. Può capitare anche chi scrive. Chissà, alla prossima di dirai il perchè. Non qui, però. Evitiamo.
Ieri alle 17:20

Andrea Schiano Assolutamente no….nn avevo nessun motivo di astio nei tuoi confronti….e nn ero in giornata no solo super impegnato….ma ripeto potevi manifestare il tuo disappunto in tanti altri modi….ma l hai fatto nel modo più viscido….
Ieri alle 17:36

Gaetano N Di Meglio viscido? L’ho fatto in maniera frontale e aperto.ùSul mio profilo facebook, mettendoci la faccia, il nome e il cognome e, consentimi, permettendoTI di scrivere tutto quello che vuoi. Ti invio, ancora una volta, alla riflessione.
Mi piace · Rispondi · Ieri alle 17:39

Andrea Schiano Forse nn riesci a comprendere e invito te a riflettere….hai pubblicato delle inesattezze attraverso un linguaggio oltremodo offensivo…..un cliente scontento può capitare ma siccome volevi esibirti l hai reso più che pubblico…..
Ieri alle 17:44

Gaetano N Di Meglio Andrea, chi deve rifelttere non sono io
Ieri alle 17:45

Andrea Schiano Ti garantisco che faresti bene anche tu a farlo….prima di pubblicare certe scempiaggiani
Ieri alle 17:55

Gaetano N Di Meglio Andrea, se mi avessi sorriso e trattato bene, lo avrei fatto.
Ieri alle 17:56

Andrea Schiano Allora diciamo che siamo partiti entrambi col piede sbagliato
Ieri alle 17:59

Gaetano N Di Meglio Diciamo così.
Ma resta in sospeso che mi dovrai spiegare i motivi della tua rabba nei mei confronti.
Ieri alle 18:00

Andrea Schiano No guarda è una tua impressione….nn c’è nessuna rabbia da parte mia…
Ieri alle 18:03

Bruno Mancini Andrea Schiano La grammatica italiana, e lo dico a chi ha scritto “Tento di decifrare il suo italiano zoppicante” rivolto ad un commento di Gaetano N Di Meglio, impone che NON si possa scrivere “Che tu scriva di aver avuto un esperienza” ma che si DEBBA scrivere “Che tu scriva di aver avuto un’esperienza”. Questa precisazione non è SOLO indirizzata a stigmatizzare una carenza grammaticale, ma è proposta per evidenziare il deleterio sintomo di auto considerazione proprio di chi preferisce spostare la discussione sul fumo piuttosto che sull’arrosto.
17 h

Andrea Schiano Parla dell’apostrofo mancato all’ articolo indeterminativo che precede esperienza….un espediente per velocizzare la scrittura nn di certo un errore concettuale….le segnalo invece un suo errore ” impone che nn si possa scrivere”….l’ espressione corretta è” impone che nn si scriva”….ecco prima di tentare maldestre correzioni faccia un restayling delle sue cognizioni sintattiche e lessicali…grazie
17 h

Andrea Schiano Se vuole le posso suggerire Maria D’Acunto un ‘ illustre autrice di testi letterari e grammaticali che potrebbe colmare le sue evidenti lacune
17 h
Maria D’Acunto Bruno Mancini : Un, articolo indeterminativo maschile( (e i suoi composti),, ha subito troncamento: per questo non si apostrofa. L’apostrofo si rende necessario per il femminile, perchè lì c’è elisione. Una amica_ un’amica Non è più chiaro così? Francamente la tendenza, assai diffusa, di sorvolare sull’apostrofo a me non piace. So che Andrea non lo fa per ignoranza, però il sintagma un esperienza (senza l’apostrofo) può far sorgere dei dubbi. Cosa ci vuole in fondo a metterlo? Dai, Andrea!. Anche Matteo trascura l’apostrofo e la punteggiatura. Sempre per velocizzare. Perchè tanta fretta?
12 h

Bruno Mancini Per controllare grammaticalmente questo commento di Andrea Schiano al post di Gaetano N Di Meglio chiedo il conforto di Maria D’Acunto che è stata da lui chiamata a colmare le mie lacune (sic!).

<Parla dell’apostrofo mancato all’ articolo indeterminativo che precede esperienza….un espediente per velocizzare la scrittura nn di certo un errore concettuale….le segnalo invece un suo errore ” impone che nn si possa scrivere”….l’ espressione corretta è” impone che nn si scriva”….ecco prima di tentare maldestre correzioni faccia un restayling delle sue cognizioni sintattiche e lessicali…grazie>

1) Non è corretto scrivere <all’ articolo> ma si deve scrivere <all’articolo>.
2-3-4-5) I puntini di sospensione devono essere obbligatoriamente TRE e non quattro o due. Poiché questo errore è stato commesso quattro volte si deve convenire che esso sia frutto d’ignoranza e non di disattenzione o fretta.
6-7-8-9-10) Dopo i puntini di sospensione va sistemato uno spazio vuoto. Poiché questo errore è stato commesso cinque volte si deve convenire che esso sia frutto d’ignoranza e non di disattenzione o fretta.
11) Non è corretto scrivere <errore ” impone> ma si deve scrivere <errore “impone>.
12) Non è corretto scrivere <“….l’ espressione> ma si deve scrivere <“… l’espressione>.
13) Non è corretto scrivere <” impone> ma si deve scrivere <“impone>.
14) Non è corretto terminare una frase così <lessicali…grazie>.
15) In verità nel mio primo commento ho evidenziato UN SOLO errore ed è per lo meno inopportuno l’uso di questo plurale <ecco prima di tentare maldestre correzioni>.
16) Poiché non mi risulta che sia stato cancellato il verbo “potere” dalla lingua italiana, trovo astrusa questa frase <le segnalo invece un suo errore ” impone che nn si possa scrivere”….l’ espressione corretta è” impone che nn si scriva”….>.

Fonte TRECCANI: <Davanti a parole che cominciano per vocale l’articolo una è soggetto a ➔elisione e diventa un’>.
L’apostrofo non ha bisogno di nessuna spaziatura. Il suo utilizzo è infatti essenziale ai fini grammaticali per indicare un’elisione e non va mai separato dalle parole che lo precedono e seguono.

A volte, per evitare di diventare ridicoli, basterebbe ammettere i propri errori.
Vi ringrazio per l’attenzione e ritengo definitivamente concluso il mio intervento in questo post.
4 h

Andrea Schiano Io ti impongo di non fare… ti impongo di non poter fare è assolutamente scorretto oltre che poco elegante ai fini di una musicale articolazione della proposizione. Ecco trovo molto più ridicolo uno che si definisce scrittore ma che si esprime con ti impongo di non poter. Passo e chiudo anch’io
4 h

Bruno Mancini Ahahahaha RIDICOLO! https://books.google.it/books?id=UDVjBAAAQBAJ&pg=PA152… https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web… https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web… https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web… https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web… https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web… https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web… https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web… https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web… eccetera eccetera.

Il nuovo condominio
in collaborazione con Assoedilizia – Associazione Milanese Proprietà EdiliziaLa riforma del…
BOOKS.GOOGLE.COM.PH
3 h

Andrea Schiano Ahahhah più che ridicolo qui si parla di linguaggio colloquiale che deve avere una connotazione di rapidità ed efficacia non di una stucchevole e noiosa regolamentazione cassazionistica….ma da dove vengon fuori sti personaggi ahahah
3 h

Bruno Mancini evoluzione di un concetto ballerino: la mia frase prima era un errore <..le segnalo invece un suo errore>, poi è diventata scorretta <è assolutamente scorretto> e <poco elegante ai fini di una musicale articolazione della proposizione> e ora diventa improponibile perché non rientrante nel lessico di un <linguaggio colloquiale che deve avere una connotazione di rapidità ed efficacia non di una stucchevole e noiosa regolamentazione cassazionistica>.
Un ginepraio di contraddizioni unico e ridicolo!
Bene, ora mi dedico a pubblicare questo post nei gruppi ai quali sono iscritto.
Saranno circa 4.000.000 gli utenti fb che potranno leggere e ridere!
3 h

Andrea Schiano A proposito ho letto alcune delle tue “poesie “…un tripudio di mediocrità e cliché…continua a dedicarti alla carta straccia che l’arte è cosa seria
1 h

Bruno Mancini Quindi, oltre a NON saper scrivere, lei NON sa neppure leggere! Finalmente un segno di coerenza. Complimenti! Le sarei grato se il “tu” e i “consigli” li riservasse a coloro che apprezzano la sua traballante educazione.
1 h

Lo squallore del centro TIMi

Alessandro Pascarella Era meglio quello di ischia …il peggiore dei peggiori ..certamente gli addetti!
a.p.
Ieri alle 14:32

Angela ScaglioneBimbi Mai… quanto quello precedente....
Ieri alle 14:44

Gaetano N Di Meglio Mai fumato in faccia. Mai con la testa bassa a fare altro col pc. Sempre sorridente.
Ieri alle 14:46

Angela ScaglioneBimbi Gaetano N Di Meglio … Verissimo. I dipendenti .. ed uno in particolare.. era molto cordiale, educato e preparato. Al contrario…. dei titolari…
Ieri alle 14:51

Alessandro Pascarella Se parliamo tim pilato ‘gaetano’ il padre era il complice silenzio..come diceva la buona amina tuo padre..tale’padre tale figli …eri piccolo all’epoca .nn so ne sai qualcosa?
Ieri alle 18:32

Pasquale Arcamone Scusate ma questo centro TIM dove si trova? Non ha chiuso?
Ieri alle 15:06

Raffaele Imbò Se parliamo di quello subito dopo piazza degli Eroi concordo come mai: una vera cafonamma mista a prepotenza ed ipocrisia. Mai, mai, mai andrò più lì, né tantomeno cercherò di far andare i miei amici e conoscenti.
Trovo quello di Forio invece gentilissimo e disponibilissimo (oltre che competente e capace di gestire con bravura più clienti)
Ieri alle 15:10

Pasquale Introna Pensa che quello di Napoli non è da meno
Ieri alle 17:23

Sandro Florenzo Ah, mi è piaciuto questo confronto a viso aperto . È un piacere leggere due persone che dicono quello che pensano, liberamente senza problemi. Mi ricorda quando andavo a scuola spesso litigavamo in classe e la frase era: ce verimm for. All’uscita appoggiavamo le cartelle a terra e ce le davamo di santa ragione, poi spesso il pomeriggio giocavamo nella stessa squadra in piazza o andavamo allo stesso catechismo e ci eravamo già dimenticato delle mazzate e …compagni come prima.
Ieri alle 18:13

Pietro Di Meglio Si certo Sandro aspetta che montiamo pure il Colosseo . Ma dai ….
Ieri alle 18:33

Sandro Florenzo Pietro , Gaetano ha detto quello che pensava e dell’impressione che ha avuto, Andrea ha risposto attaccando, ne è venuto fuori una bella “scazzottata”. Alla fine penso che lasci
il tempo che trova. Non credo che nessuno cambierà la propria opinione su Gaetano o su Andrea o sui loro rispettivi lavori. Il mondo non è fatto solo di cuoricini, i love you, mi manchi e quanto è dolce il mondo. È fatto anche di scontri e l’intelligenza, mi sembra che in ultimo appari, è quella di arricchirsi dal confronto e non serbare rancore.
P.s. Considera che fa pure caldo
Ieri alle 19:34

Maria D’Acunto Gentile Gaetano, penso che lei non si sia comportato correttamente. .Fb non può essere usato per manifestare i propri disappuntii nei confronti di una ditta. In questo caso le critiche vanno mosse in privato, senza far leva sul ruolo che si occupa. Andrea sta cercando il suo posto al sole e a me pare che lo stia facendo coscienziosamente, Non meritava questa aggressione.
Ieri alle 18:23

Gaetano N Di Meglio hai mai sentito parlare di Tripadvisor?
Ieri alle 18:25

Maria D’Acunto Gaetano N Di Meglio No. Non capisco niente di elettronica, se di elettronica si tratta.
Ieri alle 18:26

Gaetano N Di Meglio No, Maria, si tratta di persone che vengono trattate bene o male nei negozi e negli alberghi.
Ieri alle 18:27

Maria D’Acunto Gaetano N Di Meglio A me mi trattano male tante persone. Mica me la prendo. In certi negozi non mi guardano neppure in faccio. Preciso, conosco poco o niente anche questo gergo
Ieri alle 18:29

Maria D’Acunto E mo’ smettetela!
Ieri alle 18:31

Gaetano N Di Meglio Maria, ti ho risposto
Ieri alle 18:31

Maria D’Acunto Buona serata.
Ieri alle 18:32

Gaetano N Di Meglio anche a te
Ieri alle 18:34

Alessandro Pascarella Ricordatevi il padre pilato vittorio x quello che a fatto ad altri e me!
le conseguenze pagano i figli …. meno peggiori del padre ma stesso sangue nn mente
A.p
Ieri alle 18:50

Alessandro Pascarella P.s imbroglioni
Ieri alle 19:10

Alessandro Pascarella X CONOSCENZA..CHI SONO IN RIF.TO .LA RISERVA I N TOSCANA CHE ERA ANCHE SOCIO DOMENICO DI MEGLIO E IO ANCORA
8 h

Bruno Mancini Bene, ora mi dedico a pubblicare questo post nei gruppi ai quali sono iscritto.
Saranno circa 4.000.000 gli utenti fb che potranno leggere e ridere!

La mia vetrina autore

DILA

Lo squallore del centro TIM

Lo squallore del centro TIM

Per la serie Esopo news

Ischia 15/08/2017 ore 21:00

Pubblico il post di Gaetano Di Meglio e i relativi commenti
Gaetano N Di Meglio
Lunedì 14 agosto 2017 alle ore 13:18

Lo squallore del centro Tim di Ischia è degno di chi lo gestisce

Commenti

Federica Eletto ??
Ieri alle 13:22

Gaetano N Di Meglio Squallore. Fumato in faccia. Disattenzione. Sciù
Ieri alle 13:25

Federica Eletto
Ieri alle 13:26

Giovanni Galano Quale?
Ieri alle 13:29

Gaetano N Di Meglio Vicino a bottiglieri
Ieri alle 13:33

Caterina Mazzella Passa a Vodafone…
Ieri alle 13:34

Vincenzo Buono
Ieri alle 13:35

Gaetano N Di Meglio No. Mi rivolgo ad un altro centro. Magari trovo #cortesia
Ieri alle 13:36

Sabatino Di Maio credo lo squallore di tutti i centri Tim e non solo
Ieri alle 13:49

Sabatino Di Maio A quello dell’Auchan di Mugnano, l”altro giorno: scusi vorrei passare a Tim si sono 10 euro al mese eccetera (detto in modo velocissimo che a stento ho capito), però ci sono 39 euro per la portabilità. Ah scusi, 39 euro e perchè. Scusi lei entra in un negozio e non vuole pagare niente?
Ieri alle 13:52

Andrea Schiano Allora che lei fosse un decerebrato e un depensante era ben noto a tutti….il suo giornale è il trionfo dello squallore, lo è sempre stato, sempre impegnato a compiacere il potere e mai a servizio della vera informazione. Di clamorosamente squallido c’è lei con quegli occhi ottusi e bovini e quella panza da pensionato. Ora veniamo ai fatti …lei mi ha chiesto se fosse possibile effettuare una sostituzione con tim Next da s7 a s8…io le ho risposto che nn avevo avevo a disposizione il dispositivo e nn potevo quindi procedere alla suddetta sostituzione….poi lei mi ha chiesto quando si sarebbero resi di nuovo disponibili al che ho replicato che probabilmente dopo ferragosto ne avremmo avuti….nn so dove abbia colto la scortesia o un eventuale insofferenza….
Ieri alle 14:19

Gaetano N Di Meglio Più scortese di questo? Cosa vuoi di più dalla via…. Esistono altri centri tim. Per mia fortuna. Altrove
Ieri alle 14:40

Gaetano N Di Meglio Rileggi il post e lo capisci. Ma è tempo perso. Passo ad altro operatore dopo aver inviato questa conversazione alla TIM . Quello che faccio nella vita non importa.
Ieri alle 14:45

Virginia Arcamone ho mamma !!! che educazione e maniere !!!!!!

Andrea Schiano Glielo ripeto lei è la sintesi di tutto ciò che è mediocre…un vile che che utilizza la sua popolarità per orientare consensi a proprio vantaggio….nn ha subito nessuna scortesia ma solo un forzato rifiuto dovuto alla contingenza della situazione….vabbè ma tanto la conoscono tutti e tutti sanno di cosa sto parlando
Ieri alle 14:47

Gaetano N Di Meglio I fatti dicono che la mia lamentela è dovuto al suo comportamento (confermato con la violenza di questo post. Provvedo a quererarla) non alla risposta che comprendo e capisco. La sua maleducazione e la sua supponenza ha dato fastidio ad un cliente della TIM e questo cliente (pago come tutti) si è lamentato ed è stato aggresito. Oltre alla querela invio tutto alla TIM.
Ieri alle 14:51

Andrea Schiano Tento di decifrare il suo italiano zoppicante.…la violenza è stata applicata in primo luogo da lei quando ha parlato di squallore ….io mi sono solo mantenuto sui toni da lei suggeriti nell’incipit del post…..provvedo immediatamente a quererarla a mia volta
Ieri alle 14:55

Gaetano N Di Meglio E lei querela un cliente deluso? Rido. Perchè questo è il livello che ci meritiamo.
Ieri alle 15:00

Andrea Schiano No querelo una persona che ha aggredito senza alcuna ragione d essere l immagine della mia attività….deluso? E di cosa? Di nn aver trovato il cellulare bello e pronto in vetrina? Beh può capitare soprattutto a ferragosto
Ieri alle 15:05

Gaetano N Di Meglio No. Del fumo in faccia. Dello sguardo sul pc. Del suo continuo chattare. Del non interesse. Forse aveva qualche remora nei miei confronti e mi ha trattato con squallore. Dovevo andare a Casamicciola o forio.
Ieri alle 15:08

Andrea Schiano Il fumo era di una sigaretta elettronica che si può fumare tranquillamente nei locali pubblici….lo.squardo fisso sul pc era dovuto al fatto che stavo risolvendo un complicato algoritmo di monitoraggio sistemico che richiede attenzione massima….ma le ho comunque risposto dicendole che erano giorni caotici e che dopo ferragosto avremmo probabilmente avuto nuova disponibilità per gli s8…mi aspetto delle immediate e formali scuse per questo post fuori luogo e senza fondamento
Ieri alle 15:15

Gaetano N Di Meglio Signor Schiano, le scuse le deve lei non solo a me, a anche ad altri che – lo può leggere tra i commenti – hanno avuto la stessa mia brutta esperienza.
Non può risolvere “un complicato algoritmo di monitoraggio sistemico che richiede attenzione massima” e svolgere attività di front office allo stesso tempo perché i clienti sono grassi e il grasso va al cervello e ci sentiamo trattati male. Abbiamo gli occhi a palla e la “uallera” appesa e vogliamo essere trattati diversamente. Andrò altrove per il mio cellullare, scriverò alla TIM e anche al mio amico di scuola Pasquale col quale mi lamenterò appena lo vedo.
Da questa conversazione, però, potrà ricevere una lezione. Legga più sotto e si accorgerà senza bisogno di svolgere funzioni “algoritmo di monitoraggio sistemico” che c’è più gente d’accordo con me che con lei. Forse deve rivedere il suo atteggiamento. Il fumo, ancorchè legale della sigaretta elettronica, mi ha dato fastidio. E io sono il cliente. E quel fumo legale, le ha fatto perdere un cliente. Che oggi poteva acquistare un altro telefono, una cover, regalare un telefono alla moglie e al figlio e spendere, chissà, 2000 euro in telefonia. Ma non l’ha fatto.
Ora torno alle mie cose.
Ieri alle 15:30

Andrea Schiano La informo che i miei clienti sono più che soddisfatti del lavoro che svolgiamo io e il suo amico di scuola Pasquale….ritengo che lei sia stato troppo affrettato nel pubblicare questa oscenità che le garantisco avrà un seguito nelle sedi opportune….il lavoro sistemico dev essere necessariamente contestuale a quello di front office proprio perché si tratta di problematiche che si propongono simultaneamente alla gestione del cliente in store…
Ieri alle 15:45

Gaetano N Di Meglio Andrea, sinceramente, mi sono già stancato. Sei scostumato e arrogante. Non mi vedi più e se posso dire qualcuno di non venire da voi lo faccio molto volentieri. Per il resto, fai quello che vuoi.
Di centri TIM ce ne sono in quantità ovunque e altrove. E io andrò ovunque e altrove.
Ieri alle 15:47

Andrea Schiano Tu pubblichi un post del genere e lo scostumato ed arrogante sarei io….???
Ieri alle 15:49

Gaetano N Di Meglio certo! E’ questo il sistema. Il cliente viene da te, si trova male e lo scrive. Va a Forio si trova bene e e lo scrive. Eccone una prova postata poco più giù «Trovo quello di Forio invece gentilissimo e disponibilissimo (oltre che competente e capace di gestire con bravura più clienti)».
Sono venuto circa un mese a fa per effettuare la stessa operazione e ho provato al stessa e brutta sensazione. Pensavo era una miia sensazione. Questa mattina ho avuto la conferma.
Ieri alle 15:51

Andrea Schiano Che tu scriva di aver avuto un esperienza nn piacevole e poco soddisfacente è più che lecito, ma parlare di squallore è inaccettabile…..
Ieri alle 15:54

Gaetano N Di Meglio Andrea, le azioni di ognuno di noi vengono classificate dagli altri. Io ho provato squallore. Forse troppo? Forse ho valutato in maniera eccessiva? La tua reazione social me ne ha dato conferma.
Squallore è “Quanto induce un senso di desolante abbandono e tristezza”.
Ieri alle 15:55

Andrea Schiano La mia reazione social è perfettamente commisurata al tuo incipit te lo ripeto….hai parlato di squallore del centro e di chi lo gestisce e ti ripeto anche questo….tu sei di un inarrivabile squallore…in tutti i sensi umanamente percepibili….
Ieri alle 15:59

Gaetano N Di Meglio Andrea, tu hai perso un cliente. E forse lo ha perso anche la TIM.
Hai già 2 (due) persone che dicono in giro “non ci andate”.
E’ un’ottima strategia. #poveropasquale
Ieri alle 16:00

Andrea Schiano Il fatto di aver perso un cliente mi rattrista….ma nell’ aver perso uno come te ci ho solo guadagnato….sei comunemente additato come una persona notoriamente sgradevole e credo che a parte quella del tuo.ristretto nucleo familiare tu goda della simpatia davvero di pochi
Ieri alle 16:06

Gaetano N Di Meglio Andrea, credo che stai uscendo fuori binari per l’ennesima volta. Ma non mi preoccupo. La tua offesa è canonica, scontata, già letta, conosciuta e proviene da chi, per i suoi errori e i suoi sbagli (come si evince in maniera perfetta da questo caso!) è stato agli onori della cronaca. Non indagherò per conoscerne i motivi o risalire alla storia o capire il perché. Non mi sforzo neanche. Posso solo immaginare. Nel frattempo usa l’algoritmo e pensa a quanti la pensano come me. Magari te ne fai una ragione. Altrove troveremo di meglio. Non alla TIM di Ischia. Lì, solo #squallore!
Ieri alle 16:09

Andrea Schiano Tu sei uscito fin dall’inizio fuori dai binari….il tuo patetico giornale semplicemente raccapricciante, un infuso di maldicenza ed analfabetismo e tu ne sei il più che degno direttore
Ieri alle 16:12

Gaetano N Di Meglio chissà quale sarà il motivo… Cronaca?
Ieri alle 16:13

Agata Brescia Questo tipo è moooolto arrabbiato spero che, come dici tu, ci siano motivi che vadano oltre la lamentela di un cliente qualsiasi….perché se tratta così tutti i clienti insoddisfatti…..povera TIM
Ieri alle 16:17

Agata Brescia E povera me che non ho ricevuto il telefono nuovo oggi
Ieri alle 16:18

Andrea Schiano Signora si tratta di una lite di carattere personale….nn c entra nulla la tim
Ieri alle 16:19

Gaetano N Di Meglio …e come potrei mai avere una “lite di carattere personale” con una persona che non conosco. Che ho conosciuto con nome e cognome solo quando mi è stato detto che ho gli occhi a palla e panza da anziano? Il problema resta della TIM alla quale ho già chiesto lumi in merito.
Ieri alle 16:24

Andrea Schiano Si concordo il problema è di Tim di cui hai leso pubblicamente e arbitrariamente l’immagine
Ieri alle 16:28

Gaetano N Di Meglio Andrò a Forio. E dirò a molti di farlo. Arbitrariamente!
Ieri alle 16:29

Andrea Schiano Beh allora siamo pari….è una vita che esorto le persone a nn leggere il tuo giornale
Ieri alle 16:34

Gaetano N Di Meglio Se ti fa ridere così tanto, ridi.
Ieri alle 16:38

Andrea Schiano Se ho urtato la tua sensibilità nn rido più ok?
Ieri alle 16:38

Gaetano N Di Meglio E’ una questione di algoritmo e di controllo. Chissà se c’è qualche altro cliente trattato come è capitato a me proprio ora. #ridiamo
Ieri alle 16:41

Andrea Schiano Ma caro il mio Gaetano qualsiasi attività è probabile che abbia dei clienti poco soddisfatti o scontenti….è fisiologico….te lo ripeto tu nn hai ricevuto un disservizio….magari un atteggiamento poco affabile , ma questo può succedere…quando qualcuno legge il.tuo giornale può pensare che ci siano degli ottimi articoli o una serie di c…...
Ieri alle 16:50

Gaetano N Di Meglio Ma caro il mio Andrea, sto andando a Forio. Questo conta.
Ma c’è una differenza.
Quando leggi un giornale puoi leggere cose che ti piacciono e cose che non ti piacciano, ottimi articoli o una serie di c…., dipende in quale posizione ti trovi. Magari sei stato arrestato (e non è il caso tuo) e ti arrabbi per quello che leggi.
Magari hai picchiato tua moglie (e non è il tuo caso) o hai fatto bancarotta (e non è il caso tuo) o magari eri ubriaco alla guida (e non è il caso tuo) o tante altre cose e non ti piace che il giornale abbia riportato “ottimi articoli” o “una serie di c…”.
Cosa diversa è quando vai al centro TIM. Li, ti aspetti solo cortesia, simpatia, affabilità. Ora, però, vado a Forio. Saluti e grazie della “compagnia” social di questo pomeriggio
Ieri alle 16:58

Andrea Schiano No ti sbagli ….la.tim è fatta di persone nn di cyborg….e la persona che incroci al centro tim può essere super impegnata, o stanca o in giornata no….e credo sia perfettamente comprensibile…. il tuo attacco invece nn lo è….è stato di pessimo gusto ed eccessivo
Ieri alle 17:14

Gaetano N Di Meglio TI sono sincero, ora hai detto una grande verità!
E ti suggerisco, con modestia, di fare una riflessione semplice.
Se dall’inizio, invece di attaccare come hai fatto, avresti detto “ero in giornata no”, avrei cancellato tutto e rivisto la mia posizione.
Ma sei stato preda di una tua rabbia nei miei confronti che non posso comprendere. Non conosco i motivi e il mio post ti ha permesso di sfogare tutto quello che avevi conservato dentro chissà da quando tempo. Ma non posso e non voglio saperne i motivi.
Oggi eri “super impegnato”, “stanco” e “in giornata no”. Capita a tutti. Può capitare anche chi scrive. Chissà, alla prossima di dirai il perchè. Non qui, però. Evitiamo.
Ieri alle 17:20

Andrea Schiano Assolutamente no….nn avevo nessun motivo di astio nei tuoi confronti….e nn ero in giornata no solo super impegnato….ma ripeto potevi manifestare il tuo disappunto in tanti altri modi….ma l hai fatto nel modo più viscido….
Ieri alle 17:36

Gaetano N Di Meglio viscido? L’ho fatto in maniera frontale e aperto.ùSul mio profilo facebook, mettendoci la faccia, il nome e il cognome e, consentimi, permettendoTI di scrivere tutto quello che vuoi. Ti invio, ancora una volta, alla riflessione.
Mi piace · Rispondi · Ieri alle 17:39

Andrea Schiano Forse nn riesci a comprendere e invito te a riflettere….hai pubblicato delle inesattezze attraverso un linguaggio oltremodo offensivo…..un cliente scontento può capitare ma siccome volevi esibirti l hai reso più che pubblico…..
Ieri alle 17:44

Gaetano N Di Meglio Andrea, chi deve rifelttere non sono io
Ieri alle 17:45

Andrea Schiano Ti garantisco che faresti bene anche tu a farlo….prima di pubblicare certe scempiaggiani
Ieri alle 17:55

Gaetano N Di Meglio Andrea, se mi avessi sorriso e trattato bene, lo avrei fatto.
Ieri alle 17:56

Andrea Schiano Allora diciamo che siamo partiti entrambi col piede sbagliato
Ieri alle 17:59

Gaetano N Di Meglio Diciamo così.
Ma resta in sospeso che mi dovrai spiegare i motivi della tua rabba nei mei confronti.
Ieri alle 18:00

Andrea Schiano No guarda è una tua impressione….nn c’è nessuna rabbia da parte mia…
Ieri alle 18:03

Bruno Mancini Andrea Schiano La grammatica italiana, e lo dico a chi ha scritto “Tento di decifrare il suo italiano zoppicante” rivolto ad un commento di Gaetano N Di Meglio, impone che NON si possa scrivere “Che tu scriva di aver avuto un esperienza” ma che si DEBBA scrivere “Che tu scriva di aver avuto un’esperienza”. Questa precisazione non è SOLO indirizzata a stigmatizzare una carenza grammaticale, ma è proposta per evidenziare il deleterio sintomo di auto considerazione proprio di chi preferisce spostare la discussione sul fumo piuttosto che sull’arrosto.
17 h

Andrea Schiano Parla dell’apostrofo mancato all’ articolo indeterminativo che precede esperienza….un espediente per velocizzare la scrittura nn di certo un errore concettuale….le segnalo invece un suo errore ” impone che nn si possa scrivere”….l’ espressione corretta è” impone che nn si scriva”….ecco prima di tentare maldestre correzioni faccia un restayling delle sue cognizioni sintattiche e lessicali…grazie
17 h

Andrea Schiano Se vuole le posso suggerire Maria D’Acunto un ‘ illustre autrice di testi letterari e grammaticali che potrebbe colmare le sue evidenti lacune
17 h
Maria D’Acunto Bruno Mancini : Un, articolo indeterminativo maschile( (e i suoi composti),, ha subito troncamento: per questo non si apostrofa. L’apostrofo si rende necessario per il femminile, perchè lì c’è elisione. Una amica_ un’amica Non è più chiaro così? Francamente la tendenza, assai diffusa, di sorvolare sull’apostrofo a me non piace. So che Andrea non lo fa per ignoranza, però il sintagma un esperienza (senza l’apostrofo) può far sorgere dei dubbi. Cosa ci vuole in fondo a metterlo? Dai, Andrea!. Anche Matteo trascura l’apostrofo e la punteggiatura. Sempre per velocizzare. Perchè tanta fretta?
12 h

Bruno Mancini Per controllare grammaticalmente questo commento di Andrea Schiano al post di Gaetano N Di Meglio chiedo il conforto di Maria D’Acunto che è stata da lui chiamata a colmare le mie lacune (sic!).

<Parla dell’apostrofo mancato all’ articolo indeterminativo che precede esperienza….un espediente per velocizzare la scrittura nn di certo un errore concettuale….le segnalo invece un suo errore ” impone che nn si possa scrivere”….l’ espressione corretta è” impone che nn si scriva”….ecco prima di tentare maldestre correzioni faccia un restayling delle sue cognizioni sintattiche e lessicali…grazie>

1) Non è corretto scrivere <all’ articolo> ma si deve scrivere <all’articolo>.
2-3-4-5) I puntini di sospensione devono essere obbligatoriamente TRE e non quattro o due. Poiché questo errore è stato commesso quattro volte si deve convenire che esso sia frutto d’ignoranza e non di disattenzione o fretta.
6-7-8-9-10) Dopo i puntini di sospensione va sistemato uno spazio vuoto. Poiché questo errore è stato commesso cinque volte si deve convenire che esso sia frutto d’ignoranza e non di disattenzione o fretta.
11) Non è corretto scrivere <errore ” impone> ma si deve scrivere <errore “impone>.
12) Non è corretto scrivere <“….l’ espressione> ma si deve scrivere <“… l’espressione>.
13) Non è corretto scrivere <” impone> ma si deve scrivere <“impone>.
14) Non è corretto terminare una frase così <lessicali…grazie>.
15) In verità nel mio primo commento ho evidenziato UN SOLO errore ed è per lo meno inopportuno l’uso di questo plurale <ecco prima di tentare maldestre correzioni>.
16) Poiché non mi risulta che sia stato cancellato il verbo “potere” dalla lingua italiana, trovo astrusa questa frase <le segnalo invece un suo errore ” impone che nn si possa scrivere”….l’ espressione corretta è” impone che nn si scriva”….>.

Fonte TRECCANI: <Davanti a parole che cominciano per vocale l’articolo una è soggetto a ➔elisione e diventa un’>.
L’apostrofo non ha bisogno di nessuna spaziatura. Il suo utilizzo è infatti essenziale ai fini grammaticali per indicare un’elisione e non va mai separato dalle parole che lo precedono e seguono.

A volte, per evitare di diventare ridicoli, basterebbe ammettere i propri errori.
Vi ringrazio per l’attenzione e ritengo definitivamente concluso il mio intervento in questo post.
4 h

Andrea Schiano Io ti impongo di non fare… ti impongo di non poter fare è assolutamente scorretto oltre che poco elegante ai fini di una musicale articolazione della proposizione. Ecco trovo molto più ridicolo uno che si definisce scrittore ma che si esprime con ti impongo di non poter. Passo e chiudo anch’io
4 h

Bruno Mancini Ahahahaha RIDICOLO! https://books.google.it/books?id=UDVjBAAAQBAJ&pg=PA152… https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web… https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web… https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web… https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web… https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web… https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web… https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web… https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web… eccetera eccetera.

Il nuovo condominio
in collaborazione con Assoedilizia – Associazione Milanese Proprietà EdiliziaLa riforma del…
BOOKS.GOOGLE.COM.PH
3 h

Andrea Schiano Ahahhah più che ridicolo qui si parla di linguaggio colloquiale che deve avere una connotazione di rapidità ed efficacia non di una stucchevole e noiosa regolamentazione cassazionistica….ma da dove vengon fuori sti personaggi ahahah
3 h

Bruno Mancini evoluzione di un concetto ballerino: la mia frase prima era un errore <..le segnalo invece un suo errore>, poi è diventata scorretta <è assolutamente scorretto> e <poco elegante ai fini di una musicale articolazione della proposizione> e ora diventa improponibile perché non rientrante nel lessico di un <linguaggio colloquiale che deve avere una connotazione di rapidità ed efficacia non di una stucchevole e noiosa regolamentazione cassazionistica>.
Un ginepraio di contraddizioni unico e ridicolo!
Bene, ora mi dedico a pubblicare questo post nei gruppi ai quali sono iscritto.
Saranno circa 4.000.000 gli utenti fb che potranno leggere e ridere!
3 h

Andrea Schiano A proposito ho letto alcune delle tue “poesie “…un tripudio di mediocrità e cliché…continua a dedicarti alla carta straccia che l’arte è cosa seria
1 h

Bruno Mancini Quindi, oltre a NON saper scrivere, lei NON sa neppure leggere! Finalmente un segno di coerenza. Complimenti! Le sarei grato se il “tu” e i “consigli” li riservasse a coloro che apprezzano la sua traballante educazione.
1 h

Lo squallore del centro TIMi

Alessandro Pascarella Era meglio quello di ischia …il peggiore dei peggiori ..certamente gli addetti!
a.p.
Ieri alle 14:32

Angela ScaglioneBimbi Mai… quanto quello precedente....
Ieri alle 14:44

Gaetano N Di Meglio Mai fumato in faccia. Mai con la testa bassa a fare altro col pc. Sempre sorridente.
Ieri alle 14:46

Angela ScaglioneBimbi Gaetano N Di Meglio … Verissimo. I dipendenti .. ed uno in particolare.. era molto cordiale, educato e preparato. Al contrario…. dei titolari…
Ieri alle 14:51

Alessandro Pascarella Se parliamo tim pilato ‘gaetano’ il padre era il complice silenzio..come diceva la buona amina tuo padre..tale’padre tale figli …eri piccolo all’epoca .nn so ne sai qualcosa?
Ieri alle 18:32

Pasquale Arcamone Scusate ma questo centro TIM dove si trova? Non ha chiuso?
Ieri alle 15:06

Raffaele Imbò Se parliamo di quello subito dopo piazza degli Eroi concordo come mai: una vera cafonamma mista a prepotenza ed ipocrisia. Mai, mai, mai andrò più lì, né tantomeno cercherò di far andare i miei amici e conoscenti.
Trovo quello di Forio invece gentilissimo e disponibilissimo (oltre che competente e capace di gestire con bravura più clienti)
Ieri alle 15:10

Pasquale Introna Pensa che quello di Napoli non è da meno
Ieri alle 17:23

Sandro Florenzo Ah, mi è piaciuto questo confronto a viso aperto . È un piacere leggere due persone che dicono quello che pensano, liberamente senza problemi. Mi ricorda quando andavo a scuola spesso litigavamo in classe e la frase era: ce verimm for. All’uscita appoggiavamo le cartelle a terra e ce le davamo di santa ragione, poi spesso il pomeriggio giocavamo nella stessa squadra in piazza o andavamo allo stesso catechismo e ci eravamo già dimenticato delle mazzate e …compagni come prima.
Ieri alle 18:13

Pietro Di Meglio Si certo Sandro aspetta che montiamo pure il Colosseo . Ma dai ….
Ieri alle 18:33

Sandro Florenzo Pietro , Gaetano ha detto quello che pensava e dell’impressione che ha avuto, Andrea ha risposto attaccando, ne è venuto fuori una bella “scazzottata”. Alla fine penso che lasci
il tempo che trova. Non credo che nessuno cambierà la propria opinione su Gaetano o su Andrea o sui loro rispettivi lavori. Il mondo non è fatto solo di cuoricini, i love you, mi manchi e quanto è dolce il mondo. È fatto anche di scontri e l’intelligenza, mi sembra che in ultimo appari, è quella di arricchirsi dal confronto e non serbare rancore.
P.s. Considera che fa pure caldo
Ieri alle 19:34

Maria D’Acunto Gentile Gaetano, penso che lei non si sia comportato correttamente. .Fb non può essere usato per manifestare i propri disappuntii nei confronti di una ditta. In questo caso le critiche vanno mosse in privato, senza far leva sul ruolo che si occupa. Andrea sta cercando il suo posto al sole e a me pare che lo stia facendo coscienziosamente, Non meritava questa aggressione.
Ieri alle 18:23

Gaetano N Di Meglio hai mai sentito parlare di Tripadvisor?
Ieri alle 18:25

Maria D’Acunto Gaetano N Di Meglio No. Non capisco niente di elettronica, se di elettronica si tratta.
Ieri alle 18:26

Gaetano N Di Meglio No, Maria, si tratta di persone che vengono trattate bene o male nei negozi e negli alberghi.
Ieri alle 18:27

Maria D’Acunto Gaetano N Di Meglio A me mi trattano male tante persone. Mica me la prendo. In certi negozi non mi guardano neppure in faccio. Preciso, conosco poco o niente anche questo gergo
Ieri alle 18:29

Maria D’Acunto E mo’ smettetela!
Ieri alle 18:31

Gaetano N Di Meglio Maria, ti ho risposto
Ieri alle 18:31

Maria D’Acunto Buona serata.
Ieri alle 18:32

Gaetano N Di Meglio anche a te
Ieri alle 18:34

Alessandro Pascarella Ricordatevi il padre pilato vittorio x quello che a fatto ad altri e me!
le conseguenze pagano i figli …. meno peggiori del padre ma stesso sangue nn mente
A.p
Ieri alle 18:50

Alessandro Pascarella P.s imbroglioni
Ieri alle 19:10

Alessandro Pascarella X CONOSCENZA..CHI SONO IN RIF.TO .LA RISERVA I N TOSCANA CHE ERA ANCHE SOCIO DOMENICO DI MEGLIO E IO ANCORA
8 h

Bruno Mancini Bene, ora mi dedico a pubblicare questo post nei gruppi ai quali sono iscritto.
Saranno circa 4.000.000 gli utenti fb che potranno leggere e ridere!

La mia vetrina autore

DILA

L’uomo e le contraddizioni nelle sculture di Roberto Barni

L’UOMO E LE CONTRADDIZIONI NELLE SCULTURE DI ROBERTO BARNI IN MOSTRA A PIETRASANTA ALLA GALLERIA POGGIALI

Nei ritmi in divenire di un presente dove tutto scorre lungo il filo dell’innovazione tra perfezione e incertezza in cui l’uomo tenta di ritrovare equilibrio volgendo talora il suo sguardo ad un passato troppo lontano per tornare indietro e anche ad un futuro tardo a venire, si inserisce il discorso artistico di ROBERTO BARNI che si sofferma sugli sforzi compiuti dall’uomo nel creare dei ponti di comunicazione attraverso l’emancipazione e il suo sempre più perdere la propria individualità.

Roberto Barni Capogiri d’oro in mostra a Pietrasanta Galleria Poggiali

Roberto Barni, nato a Pistoia nel 1939, guarda a questa esistenza con al centro l’uomo ansioso di conoscere la verità su questa vita dove il tempo sembra arenarsi innanzi a contrasti e divergenze che creano separazioni.

Attraverso le sue sculture viene sottolineato come gesti e azioni dell’uomo si orientino verso una ripetitività passiva generando indifferenza, ma anche atteggiamenti di disappunto e rifiuto, nonché quel relegare lo stesso uomo alla condizione di servo, sottomesso a obblighi. La mostra dedicata a ROBERTO BARNI che inaugura il prossimo 26 agosto 2017 alle ore 18.30 a Pietrasanta presso la GALLERIA POGGIALI racconta proprio questo aspetto dell’esistenza che imprigiona e  omologa lo stesso individuo ridotto a seguire schemi predefiniti.

Appositamente pensato per gli spazi della galleria Poggiali (in via Garibaldi) e per quelli dell’Ex Fonderia d’Arte Luigi Tommasi (in via Marconi), il progetto della mostra CONTROVERSIE, aperta fino al  15 settembre 2017 presenta per la prima volta entro una galleria le quattro sculture monumentali in bronzo di ROBERTO BARNI: Atto Muto, Capogiri d’oro, Camminare in croce, Doppia controversia. Esposte di recente a Venezia in occasione della Biennale nel complesso della celebre Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, queste sculture sottolineano come ancora nell’epoca dei robot all’uomo siano assegnati dei compiti umili e alienanti. Questo è evidente in “Atto Muto” dove tre uomini silenti reggono un piano circolare, opera collocata nello spazio antistante l’Ex Fonderia.

Robert Barni Atto Muto in mostra a Pietrasanta Galleria Poggiali

In “Capogiri d’oro” esposta nella project room di via Garibaldi 8, tre pedoni si trovano capovolti in una gabbia semi–conica a suggerire l’incapacità dell’uomo di gestire e controllare l’uso di tutto quanto è legato ai beni materiali e di consumo di cui sempre più sta diventando schiavo.

Il senso di smarrimento dell’uomo, di incapacità di trovare la sua strada è espresso nella scultura “Camminare in croce” dove quattro uomini congiunti per i piedi e separati da uno spazio pari ad un angolo retto, percorrono direzioni diametralmente opposte a formare una croce simbolo di sofferenza. Si tratta di uomini privi di personalità. Come sottolinea Alberto Boatto si tratta di uomini che “hanno cessato di possedere il privilegio di un’individualità, di una fisionomia riconducibile a una persona singola, per presentarsi col profilo assottigliato di un emblema anonimo costantemente affaccendato e in cammino”.

Il tentativo di emancipazione dove leggere diversi atteggiamenti e punti di vista che appartengono all’uomo, ma necessari per risalire la china, cui si oppone un atteggiamento contrario che ne impedisce la realizzazione (controversia) sono visibili in “Doppia controversia” dove è rappresentata una stele umana in cui la verticalità è accentuata dalla

L’uomo ele contraddizioni nelle sculture di Roberto Barni in mostra alla galleria Poggiali Pietrasanta  “Ho buona memoria”

posizione delle braccia aderenti al corpo.

Presso l’ex Fonderia accanto ad “Atto Muto”, “Camminare in croce” e “Doppia Controversia”, sarà possibile ammirare: “Continuo”, “Ho buona memoria” e “Remar Contro”, opere particolarmente iconografiche della poetica di Roberto Barni. In particolare facciamo riferimento a “Remar Contro” esposta insieme all’opera di Adolfo Natalini, nell’estate del 2016, nella mostra “Il presente non basta” presso la Galleria Poggiali a Pietrasanta. I due rematori di “Remar contro” nella loro posizione che impedisce alla barca (bagnarola) di procedere, restituiscono l’immagine di un presente che non cambia. Se da un lato il passato è lontano, dall’altro il futuro sembra irraggiungibile: il passato rema contro il futuro perché non guarda avanti, e il futuro rema contro il passato bloccando il presente nella sua fissità immutabile nel tempo. L’imbarcazione che non si muove rimanda alla difficoltà a vivere e sopravvivere in questo presente dove sempre più si avvertono separazioni e distanze.

Silvana Lazzarino

ROBERTO BARNI

Controversie

Galleria Poggiali

Via Garibaldi 8- Pietrasanta

Via Marconi 48, Ex Fonderia d’Arte Luigi Tommasi – Pietrasanta

Orario: dal lunedì alla domenica: 10.00 – 12.30 | 18 – 24

Inaugurazione sabato 26 agosto 2017 ore 18-30

Dal 26 agosto al 15 settembre 2017

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Alex De Vito – Da Ischia L’Arte – DILA

Alex De Vito

Alex De Vito vince il concorso “La forza dei sentimenti”

Eccomi, l’ultimo singolo di Alessandro Salvati, scritto e musicato dal cantautore Alex De Vito

BIOGRAFIA

Musicista, compositore, paroliere, arrangiatore: in tre parole. Artista da sempre, non ama prendersi sul serio, anche se ha le idee molto chiare.

Dopo il singolo “Il mio papà“, che ha dato il via ad un’iniziativa educativa proposta in tutte le scuole elementari del Lazio, nel 2014 gli è stato conferito il premio come “Miglior artista poliedrico’” dall’Associazione Internazionale Magna Grecia, sezione di Latina presieduta dall’artista Milena Petrarca.

Sempre nello stesso anno riceve anche un premio come autore della commedia musicale “I colori dell’anima” in tournée in moltissimi teatri italiani.

Nel 2015 vince la terza Edizione del Premio Letterario “Luce dell’Arte” del Comune di Norma (LT), componendo il brano ‘”Norma t’amo” un vero inno alla città.

Testo scritto con la poetessa Vera Di Prima e arrangiato da Alessandro Murzi.

Definito “Un bel regalo da preservare e diffondere perché trasmette creatività ed energia positiva”, il Sindaco di Norma lo ha voluto come inno depositato della città.

Alex De Vito

DILA

Associazione culturale  “Da Ischia L’Arte – DILA”

Presidente Bruno Mancini

Il Dispari 2017-08-14 – Redazione culturale

Il Dispari 2017-08-14 – Redazione culturale

Il Dispari 2017-08-14

Il Dispari 2017-08-14

DILA in LETTONIA

Grazie alla costante operosità della Socia Fondatrice Liga Sarah Lapinska, l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” trova modo di proporre in Lettonia il MADE IN ISCHIA che caratterizza le sue attività artistiche culturali e sociali.

Liga Sara Lapinska intervista Daiga Latkovska.

Vado con la forza e con la tenerezza

I miei amici mi hanno fatto conoscere una donna giovane e femminile che guida una Maison di moda, Daiga Latkovska.
Lei è un’artista, ed è la stilista disegnatrice.
Daiga Latkovska ci ha offerto uno spazio nel suo splendido palazzo per realizzare i nostri eventi e la nostra mostra in cui parteciperanno numerosi artisti internazionali, amici e collaboratori dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”: musicisti, poeti, attori, poeti, pittori, scultori, ceramisti, fotografi e non solo.

LIGA SARAH: “In attesa d’incontrarti ho sentito subito, attraverso la porta trasparente del tuo studio, che i nostri gusti hanno qualcosa in comune.
Ho subito osservato gli abiti elegantissimi in colori intensi, decorati con fiori grandi e lussuosi, pur tuttavia teneri ed estivi.
Qual è la tua attività di artista? Disegni vestiti? Hai nel tuo atelier anche altri artisti che ti aiutano?”

DAIGA sorride nel suo in modo solare, vestita in un abito lungo con un elegante turbante sulla testa mentre, dice:

“Esatto, sono l’artista disegnatrice unica nella mia Maison di moda.
Certo ho assistenti che confezionano le mie idee.
Collaboro molto con Zita Graumane, artista disegnatrice di gioielleria, che ama lavorare con pietre e gemme e preferisce realizzare collane e anelli massicci ma nello stesso tempo molto femminili.
Dipingo talvolta insieme alla mia amica e maestra Inta Paulsone ed amo giocare con colori chiari e tra loro differenti, proprio come quando disegno vestiti.
Per ora, comunque, non sono pronta a mostrare i miei dipingi.
Chissà, forse fra qualche tempo riterrò di essere pronta.
Lo sento quando sono pronta, lo sento benissimo.
Sono flessibile ed empatica.
Se una mia cliente preferisce un vestito modesto e laconico, certo non provo a convincerla che lei deve seguire il mio gusto.
Il mio gusto è lasciare e organizzare che i colori chiari e splendidi giochino insieme.
Ogni vestito come un esperimento.
Quando, giovanissima, organizzavo mostre, soprattutto per gli adolescenti e per i bambini, ero molto aperta agli esperimenti e ogni mostra era per me come un viaggio all’avventura.
É impossibile vivere senza l’aria festiva, è noioso e innaturale vivere solo il così detto quotidiano, se tutti i giorni sono quasi uguali.
Sì, i vestiti e le decorazioni fatti da me sono molto femminili.
Sono sicura che le donne, spesso, non sono abbastanza contente del loro corpo.
Per esempio ci sono tante donne che pensano di essere troppo corpulente.
Ogni donna e ogni uomo ha una propria estetica, la sua bellezza.
Ogni donna, anche un po’ corpulenta, ha le sue bellezze non solo nei tratti del viso, ma anche nella silhouette.
Per qualcuna le mani, per un’altra le spalle, per un’altra il seno.
Dobbiamo sottolineare le nostre bellezza senza volgarità, non costringendoci a nascondere con vestiti simili ai sacchi le nostre zone problematiche!”

LIGA SARAH: “Quali tessuti preferisci per i tuoi vestiti decisamente femminili come te?”

DAIGA: “Preferisco il jacquard, la seta più dura del solito, altri tipi di seta, il merletto e non solo.
Non sono un’entusiasta dei jeans.
Proprio come nei miei quadri, con i tessuti mi piace sperimentare combinazioni nuove per creare l’armonia.
Sempre, ripeto, con un sentimento di avventura.
Poi amo i motivi etnici.”

LIGA SARAH: “Quali sono i tuoi luoghi prediletti e le tue tradizioni più importanti?”

DAIGA: “Sono nata a Rèzekne, una città in Latgalia, amo la vita di campagna, i prati estivi e primaverili.
Aspetto ogni anno il mistero del Solstizio tra il 20 e 21 Giugno.
Vivo tra Jelgava, dove abito già 15 anni, e un paesino di Vilàni, non lontano da Rèzekne, dove lavora mio marito.
Quanto agli eventi e ai concorsi, mi piace di organizzarli ma non ho interesse a parteciparvi.
Certo sono felice di sentire che la mia arte è riscuote successo, che la mia Maison di moda è speciale e che io sono simpatica.
Comunque, per me, più dei concorsi, è importante tutto il processo, si può dire il viaggio, come un attimo di gloria.
Quindi, amo non solo vestire le mie clienti, ma anche consigliare loro la giusta pettinatura e l’ottimo make-p, provando di capire al meglio l’anima e la bellezza di ogni mia cliente.
Per essere bella non basta l’abito da sera meraviglioso.
Non basta essere femminile.
Il segreto dell’armonia è nell’essere contenta di se stessa e provare, nello stesso tempo, a diventare sempre più bella e sempre più se stessa, aprendo le proprie qualità, prima più o meno nascoste.”

LIGA SARAH: “Mi confermi l’intenzione di dedicare uno dei tuoi prossimi capi di abbigliamento all’isola d’Ischia della quale hai ammirato le foto che ti ho mostrato?”

DAIGA: “Sì certo e posso aggiungere che sarei molto lieta di presentare a Ischia qualche mio abito grazie, ovviamente, alla collaborazione della Vostra stimata Associazione DILA.”

LIGA SARAH: “Ti ringrazio per tutto quanto stai facendo per la nostra Associazione con l’augurio di poterci recare insieme presto a Ischia.”

DAIGA: “Anche io ringrazio voi per avermi cercata e condivido l’augurio di una vacanza interessante a Ischia.”

Il Dispari 2017-08-14 - Redazione culturale

Il Dispari 2017-08-14 – Redazione culturale

Il Dispari 2017-08-14 - Redazione culturale

Il Dispari 2017-08-14 – Redazione culturale

Il Dispari 2017-08-14 - Redazione culturale
Il degrado di Posillipo

Dall’epoca imperiale Posillipo è stata luogo di delizie ed ozio con ville spettacolari lungo la costa, da quella del divino Augusto a tante altre di rango.
La tradizione è continuata durante il periodo aragonese e vicereale, per accentuarsi dopo l’apertura nel 1812 di via Posillipo e negli anni Trenta del secolo scorso di via Petrarca, via Orazio e via Manzoni, dove ambivano dimorare professionisti ed imprenditori.
Al fianco di questi insigni personaggi coabitavano pacificamente pescatori e contadini.
Negli ultimi decenni un degrado inarrestabile ha caratterizzato la frequentazione del quartiere con epicentro del fenomeno nel parco virgiliano

Cominciando la discesa

dall’incrocio con via Petrarca è un vero bollettino di guerra: strada sconnessa con radici di alberi a vista, un barbone che ha preso stabile possesso della vecchia stazione della funivia fino al Panda park, una sorta di parco giochi sul viale Virgiliano, che, invece di divertire i bambini, a tutte le ore del giorno e della notte, mantiene una musica ad altissimo volume, rompendo i timpani e non solo quelli di tutti coloro che abitano nel raggio di un chilometro.
Nel frattempo da Coroglio la più celebre discoteca cittadina spara a palla ritmi snervanti fino all’alba, nonostante confini con il commissariato Bagnoli.
La zona da tempo è frequentata da giovani agghindati da far invidia ai selvaggi, in un tripudio di piercing e tatuaggi.
Persa la memoria storica il luogo è noto per il “mercatino dei vip”, come suole essere denominato il disordinato assembramento di bancarelle che ogni giovedì mattina prende possesso dei vialoni di accesso del Parco delle Rimembranze.

In questo allegro bazar

di sapore medio orientale, allietato dalle stridule voci dei venditori, che rimembrano le antiche voci degli ambulanti partenopei, si vende di tutto ad eccezione degli alimentari, con la presunzione di inseguire le griffe alla moda imitate in maniera prodigiosa e spacciate per vere.
Il mercatino è frequentato da una folla allegra e ciarliera nella quale si distinguono le signore e signorine bene della città alla ricerca spasmodica del capo di moda firmato, poco conta se apocrifo, perpetuando con l’aiuto del falso l’antica abitudine di vestire all’ultimo grido.
Sono naturalmente finte signore dalle labbra rifatte e dalle movenze sguaiate, inconsapevoli protagoniste di un doloroso quanto irrefrenabile epicedio: il malinconico tramonto di una classe borghese, che per secoli ha comandato ed oggi è sostituita da una casta prepotente e camorristica, volgare e sfacciata.

Achille della Ragione


Ricordandovi che il 20/03, l’8/05 e il 19/06 abbiamo pubblicato 3 serie di 3 poesie finaliste del premio “Otto milioni” e che il 7/08 ne abbiamo pubblicate altre 4, oggi ne pubblichiamo altre 2 poesie.

Cod. 23 – Milena Petrarca
Sospesa nel tempo...

In un mare
Di stelle
Navighi
Nell’infinito
Ipnotizzata.
Dal blu
Più intenso
Del tuo mondo
Interiore
Subconscio
Alito di vento
Soffio dell’anima
Esisti tu
Come stella
Sospesa nel tempo.

Cod. 24 – Antonio Mencarini
Per un amico scomparso

Un lampo di luce nel tempo
un nobile cuore guidato dal sentimento
l’ansia di fare il bene
di dare il bene
di ricevere il bene.
Un battito d’ali di gabbiano
sul mare della vita.
È durata un nulla la tua esistenza
ma sei riuscito a renderla degna di vivere.
Sei partito per non so dove:
una domanda mi attanaglia – Ti rivedrò?
Non so, non credo ma nei dubbi spero.
Addio amico mio
finché vivrò ti avrò nel cuore.

Il Dispari 2017-08-07

Editoriale

Il Dispari intervista Francesco Millonzi, regista cinematografico.

FILM PRODOTTI DAL REGISTA FRANCESCO MILLONZI: “GENERAZIONE A CONFRONTO”, “180°, IL CAMMINO DI UN REGISTA, “IL SACRIFICIO DI UN BEATO” FILM SULLA VITA E LA CRONACA DELL’UCCISIONE DEL BEATO GIUSEPPE PUGLISI. “PANE DURO”, TUTTI VINCITORI DI PREMI INTERNAZIONALI.

D – Ciao Francesco, grazie per questa intervista esclusiva rilasciata al nostro giornale “Il Dispari”.
Come realizzi i tuoi film?
R – Grazie a voi per avermi cercato.
I miei film, come anche l’ultimo “PANE DURO”. non sono realizzati con attori professionisti, ma da gente comune e con storie reali.
La mia azione consiste nell’ascoltare e documentare ciò che mi viene raccontato senza intervenire con alcuna considerazione personale.
Documentare le storie di ognuno di loro, ascoltare chi ha veramente bisogno, ammirare con grande amore chi sente forte il dovere di aiutare il prossimo, sono sempre per me esperienze straordinarie.

D – Quale messaggio intendi trasmettere con le tue opere cinematografiche?
R – Io ho imparato che lo spirito di una persona non ha diversità di colore, religione o status sociale e vorrei trasmettere questo messaggio in maniera chiara e realistica.

D – Pensi che l’Arte in generale e la cinematografia in particolare possano svolgere un ruolo sociale e, infine, politico?
R – Sì, se vogliamo che questo nostro mondo continui ancora a dare un senso positivo a questa nostra vita.
Tutto ciò che l’Arte è in grado di generare può costituire il tassello per un mosaico chiamato “Speranza.”
Solo insieme, uniti, mano nella mano, noi Artisti possiamo provare a cambiare questa società che vive nel disagio sociale calpestando la dignità di ognuno di noi.

D – Per quale motivo hai deciso di aderire all’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”?
R – Da un paio di anni, principalmente per ragioni professionali, seguivo con notevole costanza le notizie riguardanti le attività di DILA, in modo particolare la pagina redazionale pubblicata nel vostro quotidiano “Il Dispari” e le puntate dei video MANCINEIDE.
Tutte attività di chiara matrice artistica, ma tutte anche con decisi messaggi sociali.
Positivi, e civili come lo sono quelli che confido di trasmettere con i miei film.
Così nei giorni scorsi ho preso contatto con il Presidente DILA Bruno Mancini e sono rimasto favorevolmente colpito alla sua capacità di trasmettere entusiasmo verso tutte le direzioni artistiche.
Ho, cioè, visto in Bruno Mancini una persona competente e motivata che crede nell’arte a 360° e, per me, operare in un posto bello come Ischia è ancora più bello, vista l’ispirazione che solo i vostri luoghi magici sono in grado di dare nel comunicare ciò che l’estro comanda.

D – A quando l’inizio di questa tua collaborazione con DILA?
R – Ahahaha, è già iniziata! Infatti con Bruno abbiamo messo in programma la realizzazione di alcuni video che produrrò utilizzando testi, colonne musicali, immagini di arte visiva, recitazioni di Artisti vicini ai progetti DILA.
Il Made in Ischia avrà presto anche me tra i suoi collaboratori!

Ricordandovi che il 20/03, l’8/05 e il 19/06 abbiamo pubblicato 3 serie di 3 poesie finaliste del premio “Otto milioni”, oggi pubblichiamo altre 6 poesie.

Cod. 19 – Giuseppe Capoluongo
Dentro l’angolo

Come spiegare quell’angolo nuovo
dove misuro le vecchie parole
gli umori e le tante ragioni
mentre da solo rivango le zolle
indurite nel secco del tempo
e sogno la pioggia che lavi
quel profilo di vita vissuta
e nasca un’immagine nuova
da curare per riempire il mio vuoto
che ha sete ed ha fame
e raccoglie ora briciole
e pur s’accontenta
perché dentro all’angolo nuovo
matura un pensiero diverso
nel rimpianto di un pasto succulento
che non è dato avere per sempre
perché c’è gente che muore di fame
e soffre di non potere mangiare
alla mensa che offre la vita
e misura soltanto il suo bene
dentro l’angolo delle sue gelosie.

Cod. 20 – Francesca Luzzio
Prego Maria

In chiesa suona malinconico il violino,
ed io muoio:
ogni nota è prova funerea,
è un passo verso la fine.

Socchiusi gli occhi, prego Maria.

Un raggio filtra e s’intravede la via:
verde intenso di colle si staglia
nell’azzurro del cielo
e crea contrasto armonico
di vitalità.

M’inerpico festosa
e tendo una mano:
nutro corpi che hanno fame,
ricamo stoffe bianche e nere…

Rinnovato sentimento di vita
prova propulsioni di utilità.

Cod. 21 – Milena Petrarca
Esplorando il tuo paradiso perduto...

Ecco i miei versi
Dipinti per te
Enigmatica Donna
Che stai li nel
Tuo Paradiso
PERDUTO
Aspetti la gioia
Come un sogno
DIVINO
Esplori con gli occhi
La tua Luce
DELL’ANIMA
E così illumini
Il tuo universo
D’AMORE.

Cod. 22 – Milena Petrarca
Schegge di una vita spezzata…

Sguardo spalancato
Nel vuoto
Sottomessa
E dimessa trafitta
Da saette
Di lame di cielo
Ti lasci cadere
Esanime
Rassegnata
E triste raccogli
Le schegge
Di una vita
Spezzata

 

Adolfo Giuliani: L’Africa

L’Africa è una bella terra e un grande paese, anche la sua gente è brava e volenterosa e vuole migliorare.
È il continente dove nasce la storia dell’umanità, poi col tempo è diventato un piatto a cui tutti hanno attinto e lo fanno ancora.
È il posto più importante e più ricco sulla terra. Per secoli l’uomo l’ha sfruttata e ne ha schiavizzata la gente per appropriarsi delle sue ricchezze.
È un Paese che potrebbe essere autonomo e non avere bisogno di nessuno, ma l’egoismo umano non ha mai permesso che questo avvenisse.
Adesso, per saldare il debito di riconoscenza contratto con il suo popolo, bisognerebbe andare in Africa ad impiantare strutture lavorative per restituirle la gloria, la dignità e il benessere che merita.
Bisognerebbe fare come fecero i nostri nonni e i nostri padri con l’America nell’Ottocento e ad inizio Novecento.
L’Africa potrebbe essere L’America di oggi.
Andiamo a produrre lì, facciamo sacrifici per migliorare quel posto e per godere insieme di un benessere che spetta a tutti, per bonificare una terra che ha tanto dato e tanto dà ancora al mondo intero: è un dovere di tutti noi.
Il mondo dovrebbe smettere di sfruttare e ferire questo popolo e dovrebbe invece adoperarsi per aiutare questa gente a non avere più bisogno degli altri.
Napoli, Maggio 2017
Adolfo Giuliani

Accompagna il testo l’opera molto significativa dell’artista Giuseppe di Franco, aderente al Movimento Esasperatismo logos & Bidone.

Angela Maria Tiveri |The diary of my feelings di Vera di Prima

Vera Di Prima ha ricevuto notevoli premi per la poesia, fa parte dell’Accademia Internazionale Arte e Cultura di Castel San Giorgio e dell’Associazione culturale “Cenacolo della Poesia”.
Le sue opere sono inserite in diverse antologie letterarie.
Si sono interessati a lei critici qualificati e la stampa nazionale.
È una grande donna, piena di valori umani, a cui ho gradito rendere omaggio con la mia modesta recensione del suo libro “The diary of my feelings” .
Nel suo diario ci sono foto dei suoi cari e dei luoghi della sua vita.
Ricordi emozionanti che hanno ispirato alla poetessa ricche e prestigiose poesie.
La poetessa Vera Di Prima ama i suoi lettori, l’antica città di Norma e la bellezza della nostra amata Roma.
Il Sindaco di Norma, Sergio Mancini, ha detto di lei: ”La poesia di Vera si carica di tanti e molteplici significati… e per recuperare un mondo più attento agli eventi della vita terrena…”.
Di Vera di Prima, per i lettori di questa pagina culturale, ho scelto la poesia “La parola”.

La parola

Nel dormiveglia del silenzio arcano
il pensiero si tramuta in sogno.
Una dimenticata fiaba vagando va
nel canto dell’immensità.
È come una carezza
che sa donare affetto,
è come un bacio
che sa esprimere amore
è come la voglia
di un’eco
intessuto di parole.

Vera Di Prima

VERA DI PRIMA DECLAMA LE SUE POESIE AL PREMIO MAGNA GRECIA CON LA PRESIDENTE MILENA PETRARCA

Il Dispari 2017-07-31

Il Dispari intervista Roberta Panizza,

Vicepresidente nonché Direttrice Artistica DILA

D- Sappiamo che è in corso di pubblicazione la nuova antologia “Penne Note Matite” abbinata ai Premi “Otto milioni”. Può darci qualche anticipazione sulla sezione che riguarderà la sua produzione poetica?

R – I versi che ho scelto di inserire nell’antologia “Penne Note Matite” sono nati quasi tutti insieme al mio amore per la poesia.

Alcuni persino prima.

A partire dal 2001, in un periodo non felice della mia vita, per distrarre il dolore interiore che pareva non volermi dare tregua, ho navigato spesso in un sito di poesia ora non più attivo (www.scrivi.com) e, dopo aver estratto e risistemato alcuni scritti in versi che tenevo nel cassetto, stralci di frasi appuntati su fogliacci fin dai tempi del liceo, e averli pubblicati su tale sito ottenendo l’apprezzamento di altri utenti, ho cominciato a scrivere qualcosa di nuovo oltre che a leggere quanto da altri era pubblicato o sullo stesso sito.

Poiché in quello spazio virtuale era possibile anche inserire commenti a quanto letto, è cominciato un proficuo scambio di idee ed impressioni che mi ha portata, oltre che a stringere sinceri legami di amicizia con altri appassionati di poesia, ad affinare la mie idee su questo argomento e a mettere insieme un certo numero di scritti che poi ho proposto ad una casa editrice di Roma.

Ne è scaturita una raccolta che è stata pubblicata nel 2003 con il titolo di

“Le mille porte”

che conteneva molti dei testi che potrete leggere nell’antologia.

Un autore ben difficilmente si esprime in modo uniforme nel corso del tempo, perché egli stesso non si mantiene uguale con il passare degli anni: aumentano il carico di esperienze e di letture, cambia il panorama delle sue emozioni e tanto altro ancora contribuisce al cambiamento dello stile e dei contenuti.

Guardo quindi ora con interesse a questi miei vecchi scritti che oltre a farmi provare sensazioni di rimpianto per un periodo ricco di stimoli e di scambi culturali con quelli che si sono rivelati veri e propri poeti, mostrano anche a me una giovane penna nella quale comunque ancora mi riconosco.

D- Vuole consigliarne una lettura a chi ci legge?
R – Con piacere! Direi che “Notte di deserti” potrebbe essere un buon inizio.

Notte di deserti

Che gelido crepuscolo di sogni
in questa notte d’ombre senza luna!

Scivola il suo canto antico
il vento su dune di pensieri
lasciati bianchi ad aspettare.

Qui c’era il sole!

Ed è un sussurro di silenzi
in lenta ascesa il tepore lieve
su questo inerte fiume d’onde.

La terra calda ancora sorride
se solo ancora durerà il ricordo

Il Dispari 2017-07-31 Pagina culturale

L’INTERVISTA CON LO SCULTORE KĀRLIS ĪLE

La prima scultura di Kārlis Ile che ho ammirato è stata la sua “Studente”.
Questo monumento emozionante è stato inaugurato a Jelgava il 12.09.2013.
Ricordo bene quella giornata di pioggia, così forte che non era facile udire né i discorsi, né la malinconica canzone dello studente vagabondo che pensa se occorra o no fondersi nel fiume scuro mentre cade la pioggia.
Questa canzone ha ispirato Kārlis, quando lui ha cominciato ad inventare, creare e costruire lo “Studente”.

Ho visto lo “Studente” e la sua faccia fragile, ma invecchiata, vivace nel bronzo troppo presto esposto in quel giorno di Settembre, e ho preso lo “Studente” per il gomito, allo scopo di capire meglio il suo Enigma, la sua decisione di lasciare questa vita o combattere contro il suo destino non corrispondente ai suoi sogni più profondi.

Il vento diventa la tempesta che scivola sul suo ombrello tutto bucato.

I suoi libri sono bagnati completamente dalla pioggia crudele.
Le sue scarpe sono grandi e goffe come quelle di Charlie Chaplin, non poggiate in una posizione normale e stabile.
Il 26/07 è stato il compleanno dello “Studente”sempre con l’ombrello bucato, sempre sull’argine del fiume. Abbiamo festeggiato questa data speciale in compagnia di Jēkabs Ceriņš che è spesso solitario nonostante la sua popolarità sia molto cresciuta negli ultimi tempi.

D -Kārlis, quando e dove sei nato, cosa ti è rimasto per sempre della tua infanzia e della tua adolescenza? Che cosa hai creato, che cosa hai ammirato, diventando presto indipendente?

R – Sono nato a Saldus il 27.04.1974.
Mia madre lavorava come artista disegnatrice. Mi piaceva guardarla lavorare e ho cominciato a disegnare, generalmente animali, ed a costruire figure di plastilina.
Sono indipendente da 10 anni, da quando studiavo a Riga, lontano da Saldus.

Sono artista 24 ore al giorno e non so vivere in altro modo.

Laureatomi alla scuola d’arte di Jānis Rozentāls, ho subito cominciato a lavorare con il legno, creando le mie prime sculture di notevole misura: una giovane egiziana con la farfalla sotto la testa.
L’architettura e la scultura egiziana sono testimonianze di eternità e di divinità più di quanto espresso da ogni scuola dell’arte che prova ad antropomorfizzare gli Dei, troppo quotidiani, per esempio, nell’arte ellenica.
L’arte egiziana, come l’arte di Leonardo da Vinci o quella di Michelangelo Buonarroti, non diventa mai volgare.
In seguito mi sono laureato all’Accademia dell’Arte della Lettonia.

D – So che realizzi le tue sculture in diversi materiali. I metalli, specialmente quelli limpidi, dorati e chiari, insieme ai cristalli rappresentano l’aria. Con il fuoco lavori direttamente. Sia le pietre, sia le sabbie rappresentano la terra. L’acqua la usi lavorando il ghiaccio.

R – Ogni materiale vuole essere trattato in un modo diverso.
Il mio stile è post-modernismo.
Non tutto deve essere mostrato completamente per essere capito meglio.
Mi piace costruire figure in pausa, come facevano gli egiziani antichi.
Ogni movimento prende la forza fisica mentre, invece, in ogni pausa la presenza dell’eternità diventa più importante.
Usando il fuoco, non realizzo figure umane, ma le mie fiamme giocano tra loro, formando i fiori e i segni della forza lettone.

Da 9 anni organizzo un festival delle sculture del fuoco.

Il lavoro con il ghiaccio è interessante ma pretende tanta attenzione perche ogni dettaglio e ogni composizione dipendono molto da come la luce si rifletter nella scultura, rompendo e trasformando in altri modi il ghiaccio.

Nonostante l’esistenza di luci artificiali che si possono controllare, preferisco mostrare le mie sculture di ghiaccio e di neve nella luce naturale, sotto il cielo!

Il bronzo è tanto più resistente dei materiali che preferisco ed è necessario per salvare le mie sculture per maggior tempo di quelle di fuoco o di ghiaccio.

Quanto alle sculture della sabbia, per fare quelle più grandi, lavoriamo spesso in due o in gruppo
È sempre un rischio costruire gigantesche sculture di sabbia se non facciamo una base stabile e semplice.
In ogni festival la sabbia è diversa.
Sono vincitore di tanti festival, ma per me è più importante l’opinione di coloro che rispetto.
Sto pensando come incarnare meglio nelle mie sculture l’elemento dell’aria.

Questo è un mio segreto d’artista.

D – Dopo un così intenso lavoro come riposi?
R – Durante i festival, prendo qualche giorno per me stesso, per salire sulle montagne o andare in barca.
Liga Sara Lapinska

DILATWITTERONE

1) Da Francesco Millonzi,

regista del film: “PANE DURO” All’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”: “Ciao, sono il regista Francesco Millonzi, come da intervista in esclusiva fatta a Voi (ndr la pubblicheremo nel prossimo numero di questa rubrica), sarei onorato di fare parte del vostro gruppo, anche perché, dopo aver parlato nell’intervista con il Presidente Bruno Mancini ho visto una persona motivata che crede nell’arte a 360°, e fare tutto ciò in un posto bello come Ischia è ancora più bello, vista l’ispirazione che solo quei luoghi magici sono in grado di dare nel comunicare ciò che l’estro comanda.
Onorato
Francesco Millonzi, regista

2) Da Liga Sarah Lapinska (Lettonia):

“Per conto di DILA ho donato la nostra Antologia 2014 alla Biblioteca Scientifica di Jelgava.”

3) Dopo oltre un lustro, Roberta Panizza,

Vicepresidente nonché Direttrice Artistica DILA, è tornata a Ischia per una breve vacanza in compagnia del marito Giorgio e del figlio Breiner. Auguriamo a tutti loro una piacevole permanenza.
In questa pagina trovate una sua breve intervista esclusiva rilasciata alla nostra Redazione.

4) Angela Maria Tiberi,

Presidente della Sede operativa DILA di Pontina, ci segnala che sono aperte le iscrizioni all’Annuario di Arte e Letteratura Contemporanea in realizzazione da parte dell’Accademia “Arte e Cultura”. Al progetto possono partecipare Artisti, Pittori, Scultori, Poeti, Scrittori, Fotografi, Ceramisti, Mosaicisti, e operatori di forme Artistiche,
Sono ammessi a partecipare Artisti di qualsiasi età, nazionalità e religione.
INFO: Accademia Internazionale “ARTE E CULTURA” M. Angrisani
Via Calvanese 22/bis 84083 Lanzara di Castel San Giorgio “Salerno” ITALIA “

5) Il cantautore Peter Ciani,

molto noto in Australia dove risiede da tantissimi anni, autore di alcune canzoni scritte per la nostra Associazione DILA e dedicate all’isola d’Ischia (Ischia Marrana, Ischia Ischia eccetera), è giunto in Italia per un periodo di vacanza. A Roma si è incontrato con Rita Cuccaro, cantante che ha partecipato a diversi eventi ischitani organizzati da DILA, la quale, oltre ai suoi personali, gli ha porto carissimi saluti da tutti noi.

6) Da Liga Sarah Lapinska:

“Entro il 27 Agosto qui, in Lettonia, iniziando da Jelgava, avrà luogo il primo evento e poi la prima mostra di artisti, con particolare attenzione per quelli iscritti a LENOIS e che partecipano al nostro Premio “Otto milioni”. Presto ulteriori particolari.
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Il Dispari 2017-07-24


Il Dispari 2017-07-24

Editoriale

Il 5 Maggio 2017, su queste colonne, abbiamo scritto che Angela Maria Tiberi ci aveva informati che: Silvana Arbia (già Capo del Principale Organo Amministrativo della Corte Penale Internazionale dell’Aia) ha accettato di collaborare con DILA.” ed eccoci impegnati a dare voce alle attività umanitarie, sociali, culturali della illustrissima nuova collaboratrice di questa redazione culturale.
Prima di tutto chiariamo bene la prestigiosa statura internazionale di Silvana Arbia delineandone, ovviamente in maniera succinta, le principali mansioni e attività in ambito legislativo e umanitario.

Silvana Arbia – Magistrato

Presidente della Fondazione internazionale Silvana Arbia.

Già alla Corte d’Appello a Milano, poi ad Arusha (Tanzania) col Tribunale penale internazionale per i crimini commessi in Ruanda (nove anni come chief of prosecutions nella Procura generale), adesso alla Corte penale internazionale dell’Aja con un mandato di cinque anni, eletta a capo della Registry, uno dei quattro organi in cui si articola la Corte penale internazionale.

Silvana ARBIA partecipò,

come membro della delegazione italiana, alla conferenza tenutasi nel 1998 a Roma, in cui venne scritto lo statuto di quella che poi sarà la Corte Penale Internazionale.

Il 28 Febbraio 2008 viene eletta Registar (cancelliere) presso il Registry, il principale organo amministrativo della Corte Penale Internazionale.

Il suo compito è fornire supporto amministrativo ed extra-giudiziario nel perseguimento delle strategie della Corte.

La protezione e l’assistenza delle vittime e dei testimoni, la cooperazione giudiziaria, l’amministrazione del centro di detenzione, e della difesa, l’organizzazione e la gestione dei field offices, la gestione finanziaria e la sicurezza della Corte sono funzioni chiavi del Registry.

In questo ruolo è coinvolta nei casi attualmente trattati dalla corte: fra questi, il procedimento contro il presidente sudanese Omar Hasan Ahmad al-Bashir e le indagini sulle violenze occorse nel 2008 in Kenya, quelle in Libia, in Costa d’Avorio.

RICONOSCIMENTI

• Premio “Nicola Sole” 2010
• “Paul Harris” (da Rotary Catania)
• Premio “Carlo Levi” 2012
• Premio “Donne Zonta” 2012
• “Paul Harris” (da Rotary Basilicata) 2012
• “Peace Prize” da Soroptimist International of Europe 2013
• Il 29 Agosto 2015, l’Amministrazione Comunale di Pomarico le conferisce il Premio Lucania
• Oro per la Cultura Giuridica
• Chèvalier de la Legion d’Honneur.

Ultimo libro: Mentre il mondo stava a guardare – Vittime, carnefici e crimini internazionali: le battaglie di una donna magistrato nel nome della giustizia, pubblicato da Strade Blu – Mondadori, nel novembre 2011. Premio Carlo Levi 2012.

Angela Maria Tiberi intervista Silvana Arbia

TIBERI D: Si parla spesso in questi giorni di “Bambini soldato”, “Child soldiers”, “Enfants soldats”, e simili e pare che nonostante i numerosi sforzi per arginare tale pratica, centinaia di migliaia sono i bambini coinvolti in operazioni militari e il mondo rimane cieco e sordo, spesso tollerante.

ARBIA R: La definizione di bambini soldato, come stabilita nel 1997 nei c.d. Principi di Città del Capo comprende non sono quelli armati e che combattono, ma anche quelli che sono utilizzati dagli eserciti e dai gruppi armati come esche, corrieri o guardie, per svolgere azioni logistiche o di supporto, come trasportare le munizioni e le vettovaglie, posizionare mine ed esplosivi, fare ricognizioni.

La situazione più grave è quella delle bambine soldato che oltre a essere adibite alle operazioni militari sono anche usate come schiave sessuali.

Nonostante l’adozione di convenzioni internazionali dirette a tutelare i diritti dei minori (si ricordano la Convenzione di New York sui diritti dei minori entrata in vigore il 2 Settembre 1990; il Patto sui diritti civili e politici; il Patto sui diritti economici, sociali e culturali e la Carta Africana sui diritti e il benessere dei bambini del 1999), risulta che ancora oggi, secondo fonti UNICEF, la pratica di arruolare bambini esiste

in Africa

(in Somalia in cui tra il 1991 e il 2004 sono stati registrati 200.000 minori, Sierra Leone, Repubblica democratica Congo, Uganda, Mozambico, Liberia, in Ruanda durante il genocidio del 1994 i militari hanno coinvolto minori nei combattimenti);

nell’Asia

(In Afganistan i Talebani usano i bambini come suicide bomber: in Burma si contano 70.000 minori che servono nell’esercito), in America latina, in particolare in Bolivia 40% dell’esercito è composto da minori, dei quali 50% sono minori di anni 16.

Occorreva un mezzo

per rendere giustiziabili le violazioni del divieto di usare i minori in operazioni militari e nel 1998 con l’adozione dello Statuto di Roma, atto costitutivo della Corte Penale Internazionale, l’arruolamento di minori di anni 15 è definito crimine di guerra (le prime sentenze su tali crimini sono state emesse dalla Corte speciale per la Sierra Leone che tuttavia ha un mandato limitato nel tempo e riguarda soltanto una determinata area geografica).

Il primo processo della Corte penale internazionale ha riguardato proprio il crimine di guerra dell’arruolamento dei bambini, nel caso Lubanga, un capo dell’UPC, operante nella regione dell’Itturi, nella repubblica democratica del Congo, ricchissima di diamanti, è stato dichiarato responsabile e condannato definitivamente per aver arruolato bambini, i kadogos.

Ho avuto il privilegio

di essere il Registrar della Corte penale internazionale proprio al tempo in cui si è iniziato e si è concluso questo primo processo, con la condanna del capo militare e con ordine di riparazione alle vittime.

Innumerevoli sono state le difficoltà, anche per ottenere la cooperazione degli Stati, al fine di assicurare la protezione dei testimoni e delle vittime, tra cui vi erano ex bambini soldato devastati, con poche speranze di futuro normale.
Numerose sono state anche le questioni sulla riparazione da accordare a quelle vittime.
Si è sottolineato che, tra le misure riparatrici, vi è la non stigmatizzazione degli ex bambini soldato.

I kadogos sono vicino a noi,

non possiamo ignorarli, specialmente nel momento storico attuale, in cui gli standard di tutela di diritti fondamentali che sembravano acquisiti, stanno vacillando, cedendo a esigenze di mercato e di finanza mondiali, specialmente se pensiamo che spesso i minori si fanno arruolare volentieri per riscattarsi dalla povertà estrema, situazione che ci ricorda quella di tanti bambini in Italia, che sono ingaggiati dalla criminalità organizzata, assicurando manovalanza criminale a basso costo e non punibile.

Un compito per le donne si delinea netto e ineludibile: proteggerli.”

Ringraziamo Silvana Arbia

di averci concesso questa sua intervista esclusiva e le auguriamo successi per la pace mondiale tramite la sua Fondazione internazionale, costituita a San Marino per tutelare i diritti dell’infanzia coinvolta nei conflitti armati.
La Fondazione si propone, infatti, di prevenire il fenomeno dei bambini soldato nella regione dei Grandi Laghi Africani, attraverso l’informazione, la sensibilizzazione e il rafforzamento delle capacità degli adulti, vicini ai minori, di proteggerli e di garantirne il diritto all’educazione e allo sviluppo.
INFO: http://www.arbia.foundation.com
Bruno Mancini

The registrar of the International Criminal Court Sylvana Arbia is seen during a news conference in The Hague November 22, 2010. REUTERS/Michael Kooren (NETHERLANDS)

DILATWITTERONE

Da Liga Sarah Lapinska (Lettonia):

  • 1) A nome di DILA ho regalato una nostra Antologia a Edvìns Jansons per il suo compleanno.
    2) Ho regalato per conto di DILA, una nostra Antologia a Elìna Zàlìte per il suo compleanno.
    3) Ho regolato la nostra Antologia “Otto Milioni 2016” a Jànis Camanis Sr., in nome di DILA.
    4) In nome di DILA ho regalato la nostra antologia 2016 alla stilista Daiga Latkovska.
    5) In nome di DILA ho regalato la nostra Antologia ‘Otto milioni 2016’ al Consigliere comunale Vilis Ļevčonoks di Jelgava.

DA MIGUEL PIÑERO (VENEZUELA).

La rivista Eudonna,

edita da Il Sextante di Maria Pia Ciaghi, alla quale collabora l’Associazione culturale Da Ischia L’Arte – DILA” è acquistabile presso l’edicola della Piazzetta San Girolamo di Ischia porto.

La collana “Da Ischia, arte al femminile”,

edita da Il Sextante di Maria Pia Ciaghi, alla quale collabora l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” valuta opere da pubblicare offrendo un regolare contratto editoriale. INFO: Tel. 3935937717 tutti i giorni dalle 14 alle 24
[email protected]

Angela Maria Tiberi

PASQUALE NESTA

conosciuto nell’AGRO PONTINO tramite il quotidiano quindicinale “Altirpinia”.

Lungo è il percorso di vita del meraviglioso irpino.
Non si dimentica il suo amato paese: “Lioni [AV]”
e ci tramanda gli antichi ricordi di
un meraviglioso nonno, amato dai miei figli.
Con i tuoi meravigliosi racconti,
ci fai vedere tra le righe un’epoca vissuta
e passata tra tante sofferenze indimenticabili.
Quanti ricordi davanti al camino con il nonno
e i miei pargoli.
Le tue parole calde riscaldano il nostro animo acerbo,
come il sole illumina il tempo interminabile
di questa amata Terra agonizzante ma fiduciosa
di una magnifica società mondiale dove la pace senza confine,
è la sovrana eterna di ogni mortale.

  DILA