IL DISPARI – Dionigi Gaudioso: “Sarà un Natale diverso”. Annullati gli eventi
Dionigi Gaudioso, Sindaco di Barano d’Ischia: annullati gli eventi feste natalizie
Il messaggio di auguri del Sindaco di Barano d’Ischia e Consigliere metropolitano Dionigi Gaudioso, è il primo messaggio di auguri istituzionale di questo doloroso Natale.
“Care Concittadine e Cari Concittadini -scrive Gaudioso – , inevitabilmente è un Natale segnato dai gravissimi eventi luttuosi che lo scorso 26 novembre hanno colpito il vicino Comune di Casamicciola Terme. Nell’esprimere ancora una volta la vicinanza mia e dell’intera Amministrazione ai familiari delle vittime, è all’intera popolazione di Casamicciola Terme che vanno gli auguri più sentiti affinché si possa rialzare quanto prima.
Come avrete notato, le luminarie natalizie – spente in un primo momento in segno di lutto – sono state riaccese in prossimità del periodo festivo. È una scelta dettata dall’intento di donare un sorriso ai nostri bambini e dalla volontà di fornire un sostegno alle attività commerciali. Il cartellone di eventi programmati per il periodo natalizio, invece, è stato annullato, fatta eccezione per il solo concerto Gospel nella Chiesa di Fiaiano.
Sarà dunque un Natale diverso, soprattutto per i nostri fratelli di Casamicciola, ma non dobbiamo perdere la speranza di tempi migliori. Formulo, in conclusione, i più sinceri auguri per il Santo Natale e per l’anno venturo a tutti i Cittadini dell’Isola d’Ischia, ai Colleghi Sindaci, alle Autorità civili e religiose, alle Forze dell’Ordine, agli Operatori della Sanità.”
Frana Casamicciola: Gaetano Di Meglio ha scritto un’anticipazione
Gaetano Di Meglio, Direttore della testata giornalistica “Il Dispari” e Vice Presidente dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arre – DILA“ ha scritto un’anticipazione di quelli che saranno i suoi articoli di denuncia sulle responsabilità di personaggi politici, sociali, amministrativi, medianici, clericali ecc. in ordine alla frana di Casamicciola.
Prima, durante, e dopo la sciagura.
Riportiamo l’articolo in maniera integrale, invitandovi a seguire, anche su questa pagina, gli ulteriori sviluppi che Gaetano Di Meglio vorrà dare al suo rapporto giornalistico.
Frana Casamicciola: Gaetano Di Meglio ha scritto un’anticipazione
Dal 26 novembre è stato difficile, davvero, ascoltare e leggere tutte le scemenze di questi giorni. Personaggi di nessun conto che hanno preso la parola, gente che è stata intervistata da canali nazionali e non solo. Improvvisati di tutto che hanno detto e fatto. Il solito circo dell’orrore, questa volta, pescato con la botta, ha fatto più danno del fango. Ho atteso fino ad oggi. Ho atteso fino alla fine dei funerali per iniziare a fare quello che facciamo di solito. Mi sono autocensurato per rispetto. Per cordoglio e per dolore. Ma abbiamo tempo e modo per dirci tutte le cose. E’ arrivato il tempo della verità. E’ arrivato il tempo di fare tutte le sfumature della frana. Perché, se il nero lutto e il grigio fango sono onorevoli, a noi ci resta il compito di raccontarvi quelle del viola. Quelle della VOSTRA VERGOGNA.
Partiremo da Vescovo Pascarella. Dall’ennesimo situazione nella quale abbiamo rimpianto Pietro Lagnese. Avremo modo di raccontarci i bestiari della frana della tv nazionale. Da Crozza a Vespa, dalla Gruber a Giletti fino agli sciacalli di Fan qualcosa (non meritano neanche il nome). Racconteremo le “Avventure della Campobasso, agente di sprotezione civile) e, perché no, anche degli errori che abbiamo commesso noi. Delle disattenzioni, delle speculazioni. Avremo il modo di mettere nero su bianco quelle che sono le colpe secondo noi. Faremo nomi e cognomi di chi ha trovato anche il coraggio di andare in televisione. Di chi ha speculato grazie al main stream ignorante che opera in Italia (dal Giornale a La7, fino a La Stampa e a tutti gli altri). Abbiamo sentito, visto e letto le assurdità più grandi. Hanno sparato “scemenze su Ischia” come se non ci fosse un domani. E lo hanno fatto grazie a quelli di noi che hanno vissuto il loro, personale, momento di gloria. Piccoli uomini in cerca di un briciolo di visibilità finito in contenitori tv che hanno solo indignato, ferito, colpito e affondato ancora di più. Con il fango alla gola, c’è stato chi (e sono stati tanti: isolani, importati e non) invece di tendere la mano ha preferito alzare lo stivale e premere affinché si sprofondasse ancora di più.
I familiari delle vittime hanno preferito un rito funebre più raccolto, tenendo fuori lo Stato e la politica. Tenendo lontano le telecamere (e, purtroppo ci sono riuscite solo in parte) e sono state tradite dall’ufficio stampa del Vaticano. L’unica passerella, infatti, l’ha fatta l’Elemosiniere del Papa. Una passerella dai colori bianco e giallo che resta, comunque, una passerella. Di minore intensità e minore valore è stata quella di De Luca. Una toccata e fuga, protetto dalle tante forze dell’ordine presenti sul territorio come, a tragedia ancora in corso e ferita ancora sanguinante con i dispersi sotto al fango, il titolare del DISASTRO DEL PIANO DI RICOSTRUZIONE è scappato insieme alle ancelle locali che hanno trovato in Fulvio da Salerno il loro protettore.
Ripenso al film di questi giorni e rivedo scene da paura. Non per il fango, ma per la sfacciataggine di insulsi locali prestarsi ad interviste. Domande ignoranti per interlocutori ignoranti. Saccenti sbarcati dalla terra ferma che hanno messo il microfono in bocca tutti senza sapere chi fosse il proprio interlocutore. Saccenti camera-muniti che hanno dato eco mediatica a chi, invece, doveva avere solo la gogna pubblica su un cumulo di fango in Piazza Marina. E vogliamo parlare di tutto il mare di demagogia locale che dalle strade alle scuole ha conferma di quanto il background di Casamicciola sia popolato da personaggi autoctoni o no tutti da interpretare. Personalismi dettati da quel pizzico di presenzialismo superfluo, soprattutto dovuto alla realtà vissuta fino al 25 novembre. E’ imbarazzante leggere di proteste del mondo della scuola di Casamicciola dopo il fango venuto giù se paragonato al silenzio dopo i FATTI e la SOSTANZA di Ischia. Così, giusto per dircelo: il Rodari è stato demolito e quasi ricostruito, i moduli scolastici funzionano una bellezza a Via Leonardo Mazzella e il Lembo di Casamicciola resta solo un progetto e i figli di Casamicciola frequentano, ancora, “Le Zagare”. Alla fine, che fa, “un controllo ci salverà la vita” come nella famosa pubblicità TIM. E ora sia il tempo della verità.
Terremoto a Ischia : due scosse alle ore3 del 27 marzo 2020
Terremoto a Ischia : due scosse alle ore 3 del 27 marzo 2020
L’Osservatorio Vesuviano ha registrato due scosse di terremoto rispettivamente di magnitudo 1,4 ad una profondità di 0,86 km, e un’altra di magnitudo 0,6 ad una profondità di 0,54 nel Comune di Barano.
La scossa di magnitudo 1,4 è stata registrata dall’INGV alle ore 03:09 del 27 marzo 2020 con coordinate latitudine.40.734 longitudine 13.896 ed è stata avvertita chiaramente da gran parte della popolazione isolana con particolare riferimento alle zone Cretaio, Tresta, Bagni e Maio situate nei Comuni di Casamicciola, Barano, Ischia, Lacco Amen e Forio già epicentro del disastroso terremoto dell’agosto 2017.
Ad essa è seguita una seconda scossa registrata subito dopo. Le coordinate sono latitudine.40.732 e longitudine 13.898.
Francesca Bianco, D irettrice dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV ha commentato l’evento dicendo “Si tratta di attività nei parametri della sismicità di fondo che registriamo sull’isola”,
Non si registrano danni a cose o persone.
Laboratorio Dati Sismologia
Osservatorio Vesuviano I.N.G.V.
Catalogo dei terremoti di Ischia dal 1999
Stazione di riferimento OC9
Tempo UTC
Numero di eventi 134
Ultimo aggiornamento 12 Dicembre 2019