Strade d’Ischia 20201206 ore 15

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Strade d’Ischia 20201207 ore 15 

Ischia vendesi fittasi  20201207

DILA

NUSIV

Venezia: in concomitanza con il Festival un evento per il cult movie ”Lo chiamavano Trinità”

Venezia: l’evento culturale   “Lo chiamavano Trinità” Racconti da una magia. (1970/2020)” si svolge l’ 11 Settembre 2020 presso il Ca’ Sagredo Hotel *****L, nella sala della Musica

   A Venezia, nello storico e prestigioso Ca’ Sagredo Hotel *****L, di cui è direttore Generale la Dott.ssa Lorenza Lain, da non perdere l’appuntamento che si svolge presso la dorata Sala della Musica  per celebrare  i 50 anni del cult movie “Lo chiamavano Trinità”  l’11 Settembre 2020 con inizio alle ore 19.00.

Venezia evento per celebrare i 50 anni del film Lo chiamavano Trinità

L’evento culturale “Lo chiamavano Trinità” – Racconti da una magia  (1970/2020”, sotto  l’egida morale della Città di Venezia, in collaborazione con l’Associazione Veneziana Albergatori e l’Associazione culturale Occhio dell’Arte APS.che si svolge in concomitanza con il festival di Venezia, permetterà a quanti si prenoteranno di incontrare e ascoltare dal vivo ospiti d’eccezione, legati indissolubilmente a quell’indimenticabile successo internazionale: lo sceneggiatore, regista e scrittore Marco Tullio Barboni ( figlio di quell’ Enzo Barboni/ E. B. Clucher, che Trinità lo scrisse e lo diresse, inaugurando  una pagina indimenticabile del nostro Cinema) e il produttore cinematografico, sceneggiatore e regista Giuseppe Pedersoli (figlio di quel Carlo Pedersoli/Bud Spencer amatissimo protagonista nello Sport prima e nel Cinema poi). I due figli d’arte tra ricordi, fotografie e qualche pillola video saranno intervistati dalla giornalista e Presidente dell’Occhio dell’Arte APS Lisa Bernardini, che coordinerà una narrazione-testimonianza della profonda amicizia dei rispettivi padri, continuata poi nella generazione dei figli.

Nel film, ricordiamo che Terence Hill è l’eponimo Trinità, scanzonato pistolero vagabondo, che, riunitosi al fratello fuorilegge interpretato da Bud Spencer, si trova inaspettatamente preso tra le mire dell’avido proprietario terriero Hartmann e la comunità di pacifici mormoni che ne ostacolano i piani. Invaghitosi delle belle figlie del capo della comunità, Trinità decide di prendere le parti dei religiosi; ne segue una serie di situazioni tipiche del genere, tra colossali mangiate e scazzottate, a creare un formato dal grande successo di pubblico, fino a oggi.

Marco Tullio Barboni svelerà aneddoti nascosti legati al set e vissuti in prima persona, perché esordì appena diciottenne in qualità di secondo aiuto regista. Racconterà dettagli, particolari, episodi di quel Film che sono sconosciuti al grande pubblico poiché relativi al back stage, e descriverà l’importanza magica di alcuni incroci del caso che hanno portato alla creazione di un amatissimo capolavoro di Cinema famoso ovunque sin dagli esordi.  Giuseppe Pedersoli, dal canto suo, svelerà aspetti pubblici e privati dell’amato padre, descrivendone il carisma ed il carattere sfaccettato da uomo imprevedibile e dal temperamento affascinante, dotato per natura di prestanza fisica e talento, celebrato con affetto in ogni parte del mondo.

“Lo chiamavano Trinità” ha rappresentato l’esordio del celebre duo Bud Spencer/Terence Hill, voluto dall’intuizione di Italo Zingarelli che produsse il copione rifiutato per mesi dagli altri produttori, prevedendo per primo il potenziale popolare della formula “western + cazzotti = risate”. In quel set tutto funzionò alla perfezione: dagli attori, ai costumi, dai trucchi alle controfigure, per non parlare della colonna sonora di un allora esordiente Franco Micalizzi.   Ad accogliere gli ospiti nella sontuosa cornice della dorata sala della Musica saranno l’Assessore della Città di Venezia Simone Venturini e il Console Onorario dell’Uruguay a Venezia Claudio Scarpa, nonché Delegato per il Veneto del Grupo Consular de America Latina che ha patrocinato l’importante iniziativa. Tra il pubblico, presenzieranno anche un’altra figlia di Bud, Diamante Pedersoli, nella vita apprezzato architetto ed interior design, e la produttrice Gaia Gorrini (che di Bud è nipote). Ingresso libero con prenotazione obbligatoria.

Ringraziamenti per il supporto morale, tecnico e mediatico all’ Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi, all’ Associazione Compositori Musica per Film, all’eccellenza imprenditoriale italiana Damiana Fiorentini Gioielli, a Colonne Sonore – in particolare  a Massimo Privitera e ad Andrea Rurali (Direttore di Cineavatar) – e a Gp Magazine.

Silvana Lazzarino

“Lo chiamavano Trinità”

 Racconti da una magia. (1970/2020)”

Ca’ Sagredo Hotel *****L, Campo Santa Sofia 4198/99 – Ca’ D’Oro. Venezia

Ingresso libero con reservation obbligatoria

evento in linea con le disposizioni anti-Covid

modalità di prenotazione: scrivere a  [email protected]  (oppure telefonare a +39 041 2413111

 

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Bimbi felici con "Ischia Zero6"

Bimbi felici con “Ischia Zero6”

Bimbi felici

ROMA 24 Luglio 2020 14:03 – Redazione

Sorrisi post-Covid, bimbi in azione con i campus di “Ischia Zero6”

Voglia di socialità post-Covid. E desiderio di imparare, giocando e sorridendo. Sperimentando i suoni con il corpo o, magari, disegnando.

Tornano protagonisti i bambini di Ischia, con i campus estivi organizzati in presenza nell’ambito di “Ischia Zero6”, l’ormai avviatissimo progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa e curato dalla cooperativa sociale Arké Onlus  con una serie di partner, in particolare – per questa specifica azione – la cooperativa Azur Village.

Negli spazi del plesso scolastico “Rodari” di Ischia, grazie alla disponibilità della dirigente scolastica Patrizia Rossetti e del sindaco Enzo Ferrandino, i bambini – di età compresa tra gli zero e i sei anni, divisi in piccoli sottogruppi e nel pieno rispetto delle normative anti-Covid – ritrovano così il piacere della condivisione e dello stare insieme: si tratta, in più casi, di target che avrebbero altrimenti difficoltà a ritagliarsi momenti di gioco e apprendimento, con esperienze significative per il loro personale processo di crescita.

Ai primi laboratori già avviati, con la maestra Valeria Patalano che cura il laboratorio gioco-musica e lo staff di Azur Village che coordina le altre attività, ivi comprese le escursioni a mare in collaborazione con l’Asd Auras Ischia, seguiranno nuove iniziative, come un laboratorio di fumetto organizzato in collaborazione con Ischia Comix.

Dopo i mesi del lockdown, in cui il progetto ha operato a distanza, l’obiettivo – spiegano le sociologhe Sara Mancini e Nella Lanfreschi, tra le coordinatrici del progetto – è ora quello di intervenire in presenza per potenziare i servizi educativi e di cura dei bambini, con attenzione specifica alle famiglie disagiate dell’isola d’Ischia, che vivono nei contesti territoriali di riferimento, migliorando la qualità, l’accesso, l’integrazione e l’innovazione dei servizi esistenti per i benessere dei bambini e delle loro famiglie”.

In particolare le attività proposte insieme alla cooperativa Azur Village, mirano a stimolare tutti i canali di comunicazione dei bambini e dei ragazzi coinvolti attraverso la valorizzazione di tutte le forme espressive (attività sportive, attività ludico-motorie, laboratori di attività artistico-espressive, laboratori di inglese per bambini etc.).

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La Repubblica NAPOLI it – 23 Luglio 2020

Sorrisi post-Covid, bimbi in azione con i campus di “Ischia Zero6”

Voglia di socialità post-Covid.
E desiderio di imparare, giocando e sorridendo.
Sperimentando i suoni con il corpo o, magari, disegnando.
Tornano protagonisti i bambini di Ischia, con i campus estivi organizzati in presenza nell’ambito di “Ischia Zero6”, l’ormai avviatissimo progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa e curato dalla cooperativa sociale Arké Onlus  con una serie di partner, in particolare – per questa specifica azione – la cooperativa Azur Village.
Negli spazi del plesso scolastico “Rodari” di Ischia, grazie alla disponibilità della dirigente scolastica Patrizia Rossetti e del sindaco Enzo Ferrandino, i bambini – di età compresa tra gli zero e i sei anni, divisi in piccoli sottogruppi e nel pieno rispetto delle normative anti-Covid – ritrovano così il piacere della condivisione e dello stare insieme: si tratta, in più casi, di target che avrebbero altrimenti difficoltà a ritagliarsi momenti di gioco e apprendimento, con esperienze significative per il loro personale processo di crescita.

Ai primi laboratori già avviati, con la maestra Valeria Patalano che cura il laboratorio gioco-musica e lo staff di Azur Village che coordina le altre attività, ivi comprese le escursioni a mare in collaborazione con l’Asd Auras Ischia, seguiranno nuove iniziative, come un laboratorio di fumetto organizzato in collaborazione con Ischia Comix.
Dopo i mesi del lockdown, in cui il progetto ha operato a distanza, l’obiettivo – spiegano le sociologhe Sara Mancini e Nella Lanfreschi, tra le coordinatrici del progetto – è ora quello di intervenire in presenza per potenziare i servizi educativi e di cura dei bambini, con attenzione specifica alle famiglie disagiate dell’isola d’Ischia, che vivono nei contesti territoriali di riferimento, migliorando la qualità, l’accesso, l’integrazione e l’innovazione dei servizi esistenti per i benessere dei bambini e delle loro famiglie”.

In particolare le attività proposte insieme alla cooperativa Azur Village, mirano a stimolare tutti i canali di comunicazione dei bambini e dei ragazzi coinvolti attraverso la valorizzazione di tutte le forme espressive (attività sportive, attività ludico-motorie, laboratori di attività artistico-espressive, laboratori di inglese per bambini etc.).

di PASQUALE RAICALDO

 

Marco Tullio Barboni ospite ai 50 anni de “Lo chiamavano Trinità” a Lugo

Maro Tullio Barboni ospite alla serata Amarcord a Lugo per festeggiare con successo la celebre pellicola diretta dal padre Enzo Barboni in arte E. B. Clucher, al chiostro del Carmine (piazza Trisi).

Iniziata da qualche giorno la rassegna estiva lughese che metterà in campo numerose proposte; si potranno trovare i film protagonisti dell’ultima stagione, grandi classici, pellicole pluripremiate ed anteprime. Tra gli appuntamenti più attesi della stagione,  sabato 4 luglio è toccato a ” Lo chiamavano Trinità”,  cult movie prodotto da  Italo Zingarelli (eccellenza di Lugo) che, nelle vesti di produttore lungimirante,  permise di realizzare questo film intramontabile che ha ottenuto  uno dei maggiori incassi della storia del cinema italiano, inaugurando il filone dei fagioli western,  e che ha segnato il successo della coppia attoriale Bud Spencer/Terence Hill.

Marco Tullio Barboni e Lisa Bernardini

Con “50 anni di Trinità” all’Arena del Carmine, Cinemaincentro e Lugo Music Festival hanno annunciato la loro prima collaborazione. “Lo chiamavano Trinità” ( E. B. Clucher, 1970) compie appunto 50 anni: lo si è celebrato con una proiezione all’Arena del Carmine, alla presenza eccezionale di  Marco Tullio Barboni, regista, scrittore, sceneggiatore, figlio del regista del film (al secolo E. B. Clucher era   Enzo Barboni), e della giornalista Lisa Bernardini che lo ha intervistato.  È stata anche l’occasione per ricordare e raccontare la figura di Italo Zingarelli.

Marco T Barboni intervistato da Lisa Bernardini

Emozionato l’ospite della serata, Marco Tullio Barboni, che dopo il film ha raccontato aneddoti del film e curiosità sul rapporto del suo celebre padre con Zingarelli e gli altri protagonisti di una pellicola divenuta leggendaria.

 

L’uscita ufficiale di questo film, avvenuta nel 1970 in Emilia Romagna immediatamente prima di Natale, innescò un successo senza precedenti e al di là, come si suol dire, di ogni più rosea aspettativa” – ha sottolineato alla stampa Marco Tullio Barboni sia prima dell’evento che nel corso della serata.

Ciononostante, mai avrei pensato che dopo cinquantanni (mezzo secolo!) sarei tornato in Emilia Romagna per celebrare non soltanto un successo rimasto vivo nel tempo, ma, prima ancora, l’intuito, la genialità e il talento di Enzo, di Italo, di Mario, di Carlo ed anche quello di Franco (Micalizzi) che, giovane compositore alla sua prima colonna sonora, ha meravigliosamente contribuito a rendere ‘Lo chiamavano Trinità’ un film indimenticabile per generazioni di spettatori”.

Risate a non finire per tutta la proiezione; un pubblico attento e partecipe ha apprezzato ogni ingrediente predisposto dagli organizzatori, comprese le slides di foto durante l’intervista, ricca di aneddoti e ricordi, in una location attrezzata rispettando rigorosamente le norme anti Covid. Trinity è oramai leggenda.

Silvana Lazzarino

 

Associazione culturale Occhio dell’Arte APS

www.occhiodellarte.org

 

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Antonio D’Amore ASL NA 2 Nord

Esopo news:

Qualcosa non quadra (per noi) ma è ok (per altri)

A maggio del 2019, in piena stagione turistica di grande boom per l’isola d’Ischia, l’hotel Antares di Lacco Ameno cercava disparatamente clienti ai quali affittare le sue camere al prezzo di 5,99 euro a notte (cinque euro e 99 centesimi) così come risulta da un articolo pubblicato sul quotidiano IL DISPARI di Gaetano Di Meglio

Ischia e le offerte shock: 6,00 euro a notte in un hotel 3stelle

Ora, in un articolo di IDA TROFA

leggo che l’ASL NA 2 Nord di Antonio D’Amore

Antonio D'Amore

si vanta di aver stipulato un accordo che prevede il pagamento di 20 euro al giorno a persona e mi chiedo:

  • 1) Sono io che sono scemo e non so leggere?
    2) Si tratta di un’omonimia e sono due alberghi differenti?
    3) A Ischia il mese di marzo di un’annata di crisi profondissima (2020) è, per gli alberghi, più remunerativo del mese di maggio di un’annata boom (2019)?
    4) I soldi spesi dall’l’ASL NA 2 Nord di Antonio D’Amore non sono dei cittadini italiani ma sono ereditati con la clausola che debbano essere SPRECATI?
    5) Ida Trofa racconta panzane?
    6) Detto con un eufemismo: qualcosa non quadra (per noi) ma è ok (per altri)?

Esopo scommette un euro bucato che il politichese girerà la frittata e tutti continueranno a mangiare polpette.

Terremoto a Ischia : due scosse alle ore3 del 27 marzo 2020

Terremoto a Ischia : due scosse alle ore3 del 27 marzo 2020

Terremoto a Ischia : due scosse alle ore3 del 27 marzo 2020

Terremoto a Ischia : due scosse alle ore 3 del 27 marzo 2020

L’Osservatorio Vesuviano ha registrato due scosse di terremoto rispettivamente di magnitudo 1,4 ad una profondità di 0,86 km, e un’altra di magnitudo 0,6 ad una profondità di 0,54 nel Comune di Barano.

La scossa di magnitudo 1,4 è stata registrata dall’INGV alle ore 03:09 del 27 marzo 2020 con coordinate latitudine.40.734 longitudine 13.896 ed è stata avvertita chiaramente da gran parte della popolazione isolana con particolare riferimento alle zone Cretaio, Tresta, Bagni e Maio situate nei Comuni di Casamicciola, Barano, Ischia, Lacco Amen e Forio già epicentro del disastroso terremoto dell’agosto 2017.

Ad essa è seguita una seconda scossa registrata subito dopo. Le coordinate sono latitudine.40.732 e longitudine 13.898.

Francesca Bianco, D irettrice dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV ha commentato l’evento dicendo “Si tratta di attività nei parametri della sismicità di fondo che registriamo sull’isola”,

Non si registrano danni a cose o persone.

Laboratorio Dati Sismologia
Osservatorio Vesuviano I.N.G.V.

Catalogo dei terremoti di Ischia dal 1999
Stazione di riferimento OC9
Tempo UTC
Numero di eventi 134
Ultimo aggiornamento 12 Dicembre 2019

Anno MM GG hh mm Md

1999 01 20 12:40 0.9
1999 09 05 02:11 0.4
1999 09 05 02:16 0.4
1999 11 06 23:54 1.5
2000 01 09 23:36 0.9
2000 08 26 12:48 0.4
2000 08 26 12:49 -0.1
2000 08 26 21:47 -0.1
2000 11 13 08:07 0.9
2001 07 03 21:40 1.5
2001 07 04 07:24 0.9
2001 07 27 20:11 2.3
2001 11 29 21:03 0.8
2001 12 06 09:23 0.4
2002 03 31 01:20 1.1
2002 06 07 08:22 0.6
2002 06 07 13:47 0.4
2003 07 21 15:35 0.6
2003 12 14 17:51 1.3
2004 09 03 01:49 1.5
2005 03 25 12:49 ND
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Terremoto a Ischia : due scosse alle ore 3 del 27 marzo 2020 

Terremoto a Ischia : due scosse alle ore 3 del 27 marzo 2020

Benvenuti

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Questo sito è aperto a TUTTE le collaborazioni utili a divulgare proposte, notizie, informazioni, attività, denunce, scempi, eccellenze, carenze ecc. presenti sull’isola d’Ischia in ambito sociale, artistico, culturale, politico, sportivo, educativo, associativo, lavorativo, ecc.

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Coronavirus, Ischia: il prefetto di Napoli riapre le porte a turisti lombardi e veneti

Coronavirus, Ischia: il prefetto di Napoli riapre le porte a turisti lombardi e veneti

Il prefetto di Napoli riapre le porte

La Prefettura di Napoli ha annullato – per mancanza di competenze in materia – la validità dell’ordinanza con la quale i sindaci dell’isola d’Ischia avevano disposto il divieto di sbarco – fino al 9 marzo – sull’isola di Ischia per i residenti in Lombardia e in Veneto, per i cittadini cinesi provenienti dalle aree dell’epidemia da coronavirus e per chi vi abbia soggiornato negli ultimi 14 giorni.

la bocciatura del Prefetto perché “Non in linea con le misure sinora adottate dal Governo” e perché “adottata sul presupposto di un asserito D.L. del 22 febbraio 2020, allo stato, non pubblicato e quindi giuridicamente inesistente”.

Il prefetto di Napoli riapre le porte

Cultura e Vergogna

Cultura e Vergogna

 Senza falso o ipocrita campanilismo, si  può ben affermare che in molte occasioni l’immagine nazionale ed internazionale della nostra isola d’Ischia sia stata fatta oggetto di mortificanti giudizi a causa di scellerati comportamenti imputabili alle amministrazioni che hanno governato (?) il nostro territorio.

Questo scritto vuole esprimere un motivo di critica verso tutti, indistintamente tutti, i colori politici e verso tutte le appartenenze partitiche dei così detti rappresentanti della sovranità popolare!

 Nell’auspicabile vaso di Pandora dal quale fare attingere notizie ed informazioni relative alla nostra cultura sociale, tutte le amministrazioni che ci hanno governato hanno lasciato vituperabili escrementi riducendolo a qualcosa di simile ad un trogolo (… forma letteraria: truogolo. è un termine di origine longobarda con cui si indica una vasca costruita dall’uomo, in genere di forma quadrangolare, realizzata in legno, pietra o mattoni, allo scopo di raccogliere acqua piovana, lavare indumenti, spegnere la calce, o raccogliere materiali di varie lavorazioni.

Un trogolo utilizzato per contenere cibo per animali è detto mangiatoia, abbeveratoio se invece contiene acqua.

In genere, la mangiatoia nel quale offrire il pasto per affamati ed ingordi maiali (anche detti “porci”) è chiamata semplicemente trogolo. 

Chi potrebbe negare che tali mortificazioni ci siano state tributate a causa della tolleranza verso le speculazioni edilizie, promossa a legge da parte delle autorità comunali?

Oppure per le loro negligenze nel risolvere il problema dell’inqiuinamento marino?

O anche per il disinteresse (interesse?) dimostrato nel non voler affrontare le principali ragioni dei disagi procurati all’intera economia locale da parte di posizioni dominanti e da lobby di albergatori, imprenditori e operatori della grande distribuzione alimentare?

Non è così che si governa una collettività operosa, non è così che si gestisce la sua vocazione turistica.

Eppure.

Cultura e Vergogna

Eppure ognuna di queste carenze e tutte insieme non bastano a bilanciare l’assurdo disinteresse mostrato nei confronti della Cultura.

Il teatro che ad Ischia non esiste è diventato oggetto di una barzelletta che ha già fatto più volte il giro del mondo, così come sarà ambasciatrice della nostra “Inesistenza culturale” il documento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che ha visto 5 dei 6 Comuni dell’isola d’Ischia assenti ad un evento di carattere nazionale.

VERGOGNA!

Enzo Boffelli, con la sua battaglia per un teatro ad Ischia, e noi di LENOIS, con i nostri progetti antologici, abbiamo di continuo martellata l’opinione pubblica allo scopo di sensibilizzarla sull’opportunità di trasformare tali specifiche “INESISTENZE” in utili strumenti di promozione turistica e sociale, ma nessuno di noi avrebbe mai immaginato di doversi impegnare affinché la Cultura ischitana, con la C maiuscola, tutta intera, possa un giorno fuggire dal recinto delle “INESISTENZE” per avere l’opportunità di dimostrare in pieno il suo valore.

 Nel sito ufficiale del  

http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_622988441.html

si legge che:

– “Anche quest’anno il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha promosso  “la Settimana della Cultura”, aprendo per nove giorni, gratuitamente, le porte di musei, ville, monumenti, aree archeologiche, archivi e biblioteche statali su tutto il territorio nazionale.

L’iniziativa, nata per trasmettere l’amore per l’arte e la conoscenza dell’immenso patrimonio italiano, offre un ricco calendario di eventi, mostre, convegni, aperture straordinarie, laboratori didattici, visite guidate e concerti. Si rende così ancora più speciale l’esperienza di tutti i visitatori, grazie al coinvolgimento di molte Istituzioni pubbliche e private, per una partecipazione estesa e capillare.”

Nel seguito di tale documento informativo sono elencati tutti gli eventi predisposti a tale finaliltà nazionale.

I comuni di Ischia, Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Barano e Serrara Fontana sono stati completamente assenti.

VERGOGNA!

‎E allora rivolgiamo un grosso applauso al silenzio TOTALE con il quale tutte le istituzioni politiche e sociali dell’Isola hanno accompagnato questi anni di emancipazione del progetto “La nostra isola”, questi anni di Antologie poetiche e di eventi culturali che hanno portato il nome di Ischia ben oltre le scogliere sommerse che ormai circondano l’isola.

Possiamo applaudire alla loro assenza poiché abbiamo avuto la FORTUNA di registrare lo stesso identico preciso e totale disinteressamento da parte di TUTTE le sei amministrazioni locali, composte da sindaci e consiglieri di ogni colore e di ogni collocazione politica.

Guai se si fosse levata una voce al di fuori del silenzio generale.

Si sarebbe potuto sospettare una nostra complice appartenenza alla parte “plaudente”.
Invece, ripetiamo, per nostra FORTUNA sono stati tutti e sempre zitti e lontani.

Oggi possiamo affermare con giusta ragione che l’assenteismo delle “Forze” (debolezze?) politiche – tutte lo ripetiamo – ha dimostrato che sull’Isola d’Ischia si può fare CULTURA, non ci azzardiamo a dire “contro”, ma abbiamo la presunzione di dire “senza” di loro.

Senza i loro condizionamenti elettorali, senza le loro pretestuose censure, senza i loro anacronistici nepotismi!

Enzo Boffelli, potrebbe aggiungere al “Teatro” ed al nostro ormai quinquennale progetto culturale “La nostra isola” anche la “Cultura” tutta intera con la C maiuscola tra le INESISTENZE dell’isola d’Ischia!

A Noi “TENACI, TESTARDI e LOQUACI”, si è aggiunta la “CULTURA”; a loro, “FINTI SORDI CIECHI E MUTI”, amministratori dell’Isola d’Ischia si è aggiunta la “VERGOGNA”.

Bruno Mancini