Immunità di gregge – Inghilterra

Immunità di gregge – Inghilterra

L’Inghilterra lancia la “Immunità di gregge”, e io sono ancora più orgoglioso di essere italiano. (Bruno Mancini).

Boris Johnson ha detto: “Abituatevi a perdere i vostri cari”.

Per il Primo ministro inglese il contrasto al virus deve consistere nel lasciare che esso circoli nella Nazione affinché la popolazione possa sviluppare gli anticorpi adatti a creare condizioni di immunità futura.

Il Professore Roberto Burioni, virologo dell’Università Vita-Salute San Raffaele, non ha usato giri di parole per bollare che fantascientifica la soluzione proposta dal Governo inglese.

Infatti, in una intervista rilasciata a Pietro Mecarossi ha, tra l’altro, dichiarato:-

” In generale l’immunità di gregge si verifica quando in una comunità le persone immuni a un’infezione sono talmente tante che l’infezione stessa non riesce a circolare. Faccio un esempio.

Immaginiamoci una foresta dove è in corso un incendio, il quale si propaga da un albero all’altro: se noi tagliamo gran parte delle piante e ne lasciamo due, distanti dieci metri l’una dall’altra, l’incendio non si propagherà più.

Il principio è questo, come nel caso del morbillo, per il quale gran parte della popolazione è immune in quanto vaccinata.

Quindi nel caso del coronavirus, in questo preciso momento, non ha senso parlarne.

Primo perché non abbiamo un vaccino e secondo perché non sappiamo se l’infezione conferisce immunità.

I virus umani, in generale, trovano un equilibrio.

Non infettano mai tutte le persone, rimane sempre qualcuno immune, finché l’infezione stessa non trova ulteriori soggetti, ovvero i nuovi nati, per alimentare il contagio.

Cosa faceva il morbillo quando non c’era il vaccino? Infettava il 90 per cento dei bambini durante le epidemie, che si avvicendavano una volta ogni due o tre anni, per poi tra un anno e l’altro trasmettere a basso livello endemico il contagio su quei nuovi nati che, una volta cresciuti, continuavano a loro volta ad alimentare il ciclo epidemico.

Per tale motivo, più che un boomerang, parlare oggi di immunità di gregge per il coronavirus è pura fantascienza.»

Immunità di gregge

Immunità di gregge - Inghilterra

 

In merito alla possibilità di poter contrarre il virus una seconda volta: in quale forma questo si potrebbe manifestare in una persona data per guarita?
Non ci sono prove certe ancora per poter delineare gli scenari possibili. Così come non abbiamo prove né dell’immunità e né del fatto che le persone possano venire infettate più di una volta. I dati preliminari sono ancora scarsi per trarre una conclusione.

La letteratura scientifica può aiutarci su questo punto?
Ci sono molte situazioni in cui una prima infezione conferisce la completa immunità, è il caso del morbillo, e altri virus che invece si fermano quella parziale, con un secondo “turno” che diventa meno grave, e poi ci casi in cui l’infezione virale non conferisce nessuna immunità, come l’esempio dell’Epatite C. Pertanto, al momento attuale, non possiamo fare nessun tipo di speculazione su quel che accadrà con il coronavirus.

Il bollettino di ieri ha registrato 2.116 contagi e 250 decessi in più di giovedì. Professore, a cosa andiamo incontro?
Ricordo ancora le parole che pronunciai a fine gennaio: «Le autorità europee hanno affermato che il rischio che il virus arrivi in Europa, e in particolare in Italia, è minimo. Io non sono per nie

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COVID-19 ha messo KO SMOG-NO2

COVID-19 ha messo KO SMOG-NO2 (fonte Sentinel-5 dell’ESA)

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COVID-19 ha messo KO SMOG-NO2

Il forte effetto sulle condizioni climatiche mondiali provocato dalla pandemia COVID-19 sta risultando  chiaramente anche dalle rilevazioni dei mutamenti del globo terrestre effettuate dai satelliti che monitorano le varie componenti dell’atmosfera,

Fa impressione notare l’enorme modifica dei parametri di NO2 presenti nell’atmosfera della pianura padana derivanti dal confronto di immagini scattate a solo un mese di distanza.

Fa impressione e, ovviamente, dovrebbe essere un buon motivo di riflessione da valutate nel prossimo futuro.

 

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Noi siamo le mosche e un “quid” ha creato il DDT (Bruno Mancini)

Vocabolario Treccani

pandemìa s. f. [rifacimento di epidemia secondo l’agg. gr. πανδήμιος «di tutto il popolo» (v. pandemio)]. – Epidemia con tendenza a diffondersi ovunque, cioè a invadere rapidamente vastissimi territorî e continenti: p. influenzale, p. vaiolosa.

Per l’Organizzazione Mondiale della Salute

la definizione di pandemia è: “Un nuovo virus che si diffonde in tutto il mondo e contro il quale la maggioranza degli uomini non ha difese immunitarie

L’Organizzazione mondiale della sanità, tramite il Direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato che  “Il Coronavirus è una pandemia

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Siamo profondamente preoccupati per la diffusione e la severità della malattia e per l’allarmante livello di inazione” di alcuni paesi… Per questo abbiamo deciso che Covid-19 può essere caratterizzato come una pandemia… Siamo impegnati in una lotta che può essere vinta se facciamo le cose giuste”.

La dichiarazione di pandemia consente all’Oms di avere una voce più decisa nei confronti di Stati inadempienti come lo sono tuttora gli USA – Stati Uniti d’America.

Nel momento in cui viene pubblicato questo articolo ci sono 114 nazioni colpite  su un totale di 193.

Per la maggior parte si trovano nell’emisfero nord.

Le informazioni più attendibili stimano in oltre 118 mila i contagi e in oltre 4.200 i morti.

Avendo dichiarato lo stato di pandemia, l’Oms avràha la facoltà di emanare direttive e inviare suoi funzionari nelle nazioni colpite.

Cosa che ha già fatto in Cina, Italia e Iran.

Potrà anche adottare nuove misure tese a fluidificare l’invio ai paesi più colpiti di presidi sanitari, tipo mascherine ecc.

Ghebreyesus ha concluso il suo messaggio dicendo: “Noi non siamo in balia del virus. Abbiamo il grande vantaggio che le nostre decisioni, a livello di governi, attori economici, comunità, famiglie e individui,  possono influenzare la traiettoria dell’epidemia. La regola del gioco è mai darsi per vinti”.

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