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Bruno Coquille Nunzia Lenois (1)

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Premiazione Otto milioni 2013 comp (5)

 

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Premiazione Otto milioni 2013 comp (7)

 

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“Terza Edizione del Premio Internazionale di Poesia Otto milioni – 2014“, ideato da

Bruno-1

Bruno Mancini con la Direzione Artistica di

Roberta Panizza

Roberta Panizza e dedicato al compianto Commendatore

Agostino Lauro

Agostino Lauro.

Il premio si è avvalso della sponsorizzazione

dell’Istituto Agostino Lauro e della collaborazione del

torrenova

Comune di Torrenova (ME) e


Teleischia logo comp

 

Cerimonia premiazione dei vincitori

“Otto milioni – 2014”

Premio di Poesia

ottomilioni 2014

Si terrà il 12 Ottobre 2014 negli esotici ambienti della

Corte Aragonesi
Corte Aragonesi

“Corte degli Aragonesi –

coquille

Ristorante Coquille” di Ischia alle ore 18.00 la cerimonia di premiazione delle poesie vincitrici dei premi messi in palio per la

Mare Monti Mare  banner 1 bozza 6 invert comp

“Terza Edizione del Premio Internazionale di Poesia Otto milioni – 2014“, ideato da

Bruno-1

Bruno Mancini con la Direzione Artistica di

Roberta Panizza

Roberta Panizza e dedicato al compianto Commendatore

Agostino Lauro

Agostino Lauro.

Il premio si è avvalso della sponsorizzazione

dell’Istituto Agostino Lauro e della collaborazione del

torrenova

Comune di Torrenova (ME) e dell’emittente televisiva

Teleischia logo comp

Teleischia.

Ulteriori notizie, i titoli e gli autori delle poesie premiate, nonché la programmazione completa dell’evento saranno pubblicati a breve su questa pagina.

Una pagina dedicata all’evento è disponibile anche su fb all’indirizzo

https://www.facebook.com/events/1536876009857870/?context=create&ref_dashboard_filter=upcoming&source=49

Siete tutti invitati ed è gradita l’estensione dell’invito ai vostri amici.

ottomilioni 2014

copertina_definitiva

 

Pagina 156 Mare Monti Mare

Pagina di ringraziamenti inserita nell’Antologia

Mare Monti Mare cop tutta 1

“Mare Monti Mare”, stampata in oltre 5.000 copie e resa disponibile in gratuita lettura per gli oltre 4.000.000 di viaggiatori della Flotta Lauro in navigazione nel Mediterraneo a partire dalla primavera 2014. L’Antologia “Mare Monti Mare” contiene i testi di tutte le 20 poesie finaliste.

“… per far riconquistare all’Arte in generale ed alla Poesia in particolare il palco di primo piano che compete loro nell’attuale società italiana.”

 

Fattura Lauro 2014 Mare Monti Mare per web

Massimo Valente, patron del portale

Banner IDC 2 299 x 88

IDC (Italia Della Cultura) www.italiadellacultura.it, nonché Amministratore unico della Mercurio s.a.s. (di Marco Valente & C Via XXIV Maggio 40 – 70052 Bisceglie) che detiene la Casa Editrice

UNALTROPUNTODIVISTA ha ritenuto interessante diventare EDITORE di riferimento della nostra Antologia MARE MONTI MARE che è stata, quindi, pubblicata con il suo logo e con un suo ISBN.
Dopo sette anni di impegni e dopo circa una decina di volumi pubblicati, i progetti culturali LENOIS, che si sono giovati della Direzione Artistica di Roberta Panizza, hanno, infine, ricevuto la giusta gratificazione dell’interesse da parte di un EDITORE .Ringraziando Massimo Valente, vi ricordo che l’Antologia in oggetto (Mare Monti Mare) contiene “anche” le poesie finaliste della Terza Edizione del Premio Internazionale di Poesia “Otto milioni – 2014” che è sponsorizzato

altri premi
altri premi

dall’Istituto Agostino Lauro con la collaborazione del

torrenova

Comune di Torrenova e che è curato da

Marina De Caro

Marina De Caro e da

Enzo Salvia (2)

Enzo Salvia.
Un grazie particolare lo voglio rivolgere a TUTTI i Pionieri LENOIS che con il loro impegno e con le loro Arti hanno reso possibile questo traguardo… che spesso sembrava solo un miraggio:-)

ottomilioni 2014

Ringrazio per questo il Sindaco

Consiglio Torrenova

Salvatore Castovinci, il Vice Sindaco Ennio Esposito, l’Assessore al turismo Ivan Raffaele,

senza dimenticare il nostro Pioniere Enzo Salvia

Ennio Esposito Ivan Raffaele Enzo Salvia Antologia 2014 2

per l’impegno determinante con il quale collabora alla buona riuscita di tutti i nostri progetti siciliani

Volete sapere i dettagli? Abbiate pazienza…

Premio internazionale di poesia

OTTO MILIONI – 2014” ideato da

Bruno Mancini

con la Direzione Artistica di

Roberta Panizza

e con la collaborazione di

Marina De Caro 1

Marina De Caro

e di

Enzo Eugenio Salvia

Enzo Salvia

Sponsors “Otto milioni – 2014”

INNO 2014 “…”

Terza edizione 2014 – Tema:

“Mare e/o Monti”

Dedicato al Comm.re

OTTO MILIONI - 2014
Premio “Otto milioni – 2013”


Agostino Lauro

Il Premio Internazionale di Poesia “OTTO MILIONI” ha caratteristiche tali che già dalla prima edizioneè stato considerato “unico” in Italia.

1) “OTTO MILIONI – 2014″ non richiede per la partecipazione alcuna tassa d’iscrizione

2) “OTTO MILIONI – 2014″ non è un premio limitato a gruppi associativi di qualsiasi origine o natura

3) “OTTO MILIONI – 2014″ non gode di contributi pubblici di NESSUN tipo

4) “OTTO MILIONI – 2014″ elargisce premi reali di consistente valore monetario

5) “OTTO MILIONI – 2014″ non è un premio aziendale

6) “OTTO MILIONI – 2014″ è organizzato da Bruno Mancini con la Direzione Artistica di Roberta Panizza e la collaborazione di Marina De Caro e di Enzo Salvia

7) “OTTO MILIONI – 2014″ pubblicherà un’antologia in oltre 5000 copie

8) “OTTO MILIONI – 2014″ è un premio annuale fino a revoca

9) “OTTO MILIONI – 2014″ prevede alcune forme di distribuzione gratuita dell’antologia

10) “OTTO MILIONI – 2014″ avrà la giuria composta da un numero enorme di potenziali votanti

Basta per essere un Premio diverso da tutti gli altri?

I tempi che lo staff dell’Istituto Agostino Lauro, sponsor ufficiale del premio, ci ha chiesto di rispettare sonostati ben definiti, e noi siamo riusciti ad essere precisi anche in questa impresa.

05 Novembre 2013 pubblicazione bando

25 Novembre 2013 termine ultimo per le iscrizioni al Premio

30 Dicembre 2013 presentazione poesie finaliste

20 Gennaio 2014 inizio votazioni tramite web

30 Gennaio 2014 inizio formattazione antologia “Mare Monti Mare”

30 Marzo 2014 stampa volumi

10 Aprile 2014 inizio distribuzione antologie e coupon votazioni

10 Aprile 2014 inizio votazioni tramite coupon

15 Luglio 2014 termine votazioni tramite web e tramite coupon

05 Agosto 2014 comunicazione classifica finale dei vincitori

12 Ottobre 2014 cerimonia di premiazione dei vincitori

Vi aspettiamo rapidamente in molti.

Per comodità di gestione, per semplificare le operazioni relative ai nostri contatti, e per rendere spedite le operazioni di segreteria abbiamo creato la casella di posta

[email protected]

che è stata l’unica di riferimento per il premio.

Sapete che sono a vostra disposizione e sapete come contattarmi per qualsiasi informazione/dubbio ecc., anche telefonicamente 3935937717 (tutti i giorni dalle 14 alle 24).

Con un sorriso ischitano

Bruno Mancini.

Elenco Artisti presenti nell’antologia Mare Monti Mare

Commissiona antologia Mare Monti Mare

Calendario Premio Otto milioni 2014

Assegnazione punteggi Premio Otto milioni 2014

Premio Otto milioni 2014

Poesie ammesse al Premio

Poesie ammesse alla fase finale e all’Antologia

Classifica finale Premio 2014

Inno

Regolamento “Otto milioni – 2014”

Contratto Autori 2014

Modulo autorizzazione trattamento dati personali- Mare Monti Mare – 2014

Premi 2014

Caratteristiche grafiche dell’Antologia

Mare Monti Mare

Ischia-Vermiglio-Torrenova

Antologia poetica a cura di Bruno Mancini e Roberta Panizza

Premi MONDIMANCINI

Premi Teleischia

Premi Comune Torrenova (ME)

Premi emmegiischia.com

Premi Bruno Mancini

Premi Roberta Panizza

Premi Stranieri

 

Mare Monti Mare-Pubblicità

 

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Adotta una poesia – Quarta di copertina

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Adotta una poesia – Copertina

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Ischia, mare e poesia – Copertina

Ant2-Colella-cop-in-OK-660x1023

Ischia, un’isola di poesia – Gaetano Colella – Copertina

ant2copfin-prima-ediz

Ischia, un’isola d’amore – Quarta di copertina

Copia-di-DAVANTI-MIRAMARE-OK-655x1023

Ischia, un’isola d’amore – Miramare – Copertina

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Ischia, un’isola di poesia – Copertina

Ant-Fruscio-cop-in-ok-756x1024

Ischia, un’isola di poesia – Fruscio – Copertina

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schia, un’isola di poesia – Quarta di copertina

Da-Ischia-sempre-poesia-copertina-ant-ok-Lauro-2013-06-19-comp

Da Ischia sempre poesia – Copertina

Da-Ischia-sempre-poesia-copertina-tot-ok-Lauro-2013-06-19comp--600x417

Da Ischia sempre poesia – Copertine

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Ischia, un’isola di… – Miramare – Quarta di copertina

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Ischia, un’isola di… – Miramare – Copertina

Otto-milioni-cop-Ok-600x412

Ischia – Otto milioni – Copertine

Mare Monti Mare-Pubblicità

 

  1. Numerose altre opportunità

Info:Bruno-1

Bruno Mancini
Cell. 3935937717 tutti i giorni dalle 14 alle 23
[email protected]

http://www.youtube.com/user/1ignazio1?feature=mhsn

http://www.spreaker.com/page#!/user/lanostraisola

Catalogo libri

 

Bruno Mancini – Catalogo Racconti

001  Bruno Mancini Per Aurora volume primolulu pag.
112
€.
13.00
 002  Bruno Mancini Per Aurora volume secondolulu pag.
126
€.
13.00
 003  Bruno Mancini  Per Aurora volume terzolulu pag.
166
€.

15.00
112  Bruno Mancini Per Aurora volume quartolulu pag.
124
€.
13.00
 114  Bruno Mancini Per Aurora volume quintolulu pag.
108
€.
15.00
116  Bruno Mancini  Per Aurora tutti i raccontilulu pag.
454
€.
26.00
 014  Bruno Mancini   Come i cinesi volume primolulu pag.
146
€.
14.00
 005  Bruno Mancini   Come i cinesi volume secondolulu pag.
116
€.
12.00

     Bruno Mancini – Catalogo Poesie

 006  Bruno Mancini  Dedicate e preferitelulu pag.
100
€.
11.00
 007  Bruno Mancini  Agli angoli degli occhilulu pag.
100
€.11.00
 008  Bruno Mancini  Segnilulu pag.
56
€.
8.00
 009  Bruno Mancini  Davanti al tempolulu pag.
186
€.
16.00
 010  Bruno Mancini  La sagra del peccatolulu pag.
92
€.
9.00
 011   Bruno Mancini  Incarto caramelle di uva passitalulu pag.
56
€.
8.00
 016   Bruno Mancini  Non rubate la mia vitalulu pag.
55
€.
9.00
 018   Bruno Mancini  Io fui mortalelulu pag.
100
€.
12.00
020   Bruno Mancini  Sasquatchlulu pag.
76
€.
12.00
016   Bruno Mancini

 La mia vita mai vissutalulu

pag.
62
€.
12.00
200   Bruno Mancini  Non sono un principelulu pag.
111
€.
14.00
 024   Bruno Mancini  Raccolta completa lulu pag.
624
€.
22.50
   Bruno Mancini – Catalogo Antologie
 022  AA.VV.  Ischia, un’isola di poesialulu pag.
121
€.
18.00
 040   AA.VV.  Ischia, un’isola d’amorelulu pag.
169
€.
18.00
 041   AA.VV.  Ischia, un’isola di…lulu pag.
192
€.
18.00
 042 Roberta Panizza
Bruno Mancini
 Ischia, un’Antologialulu pag.
100
€.
14.00
 401  AA.VV.  Poesia e dintornilulu pag.
96
€.
20.00
 000   AA.VV.  Il club degli autori 2004/2005 finito
 043   AA.VV.

Ischia mare e poesialulu

pag.
160
€.
18.00
 044   AA.VV.  Adotta una poesia
lulu
pag.
160
€.
18.00
 045   AA.VV.

 Otto milioni – 2013lulu

pag.
160
€.
18.00
 046   AA.VV.

 Da Ischia sempre poesialulu

pag. 160 €. 18.00
000   AA.VV.  Mare Monti Mare pag. 160 €. 18.00

emmegiischia chiocciola punto com

Da Ischia sempre poesia

Da Ischia sempre poesia

L’antologia poetica “Da Ischia sempre poesia” con le 33 Poesie finaliste del Premio Internazionale di Poesia “Otto Milioni – 2013″ da oggi è acquistabile anche in rete:-)

Da Ischia sempre poesia

<a href=”http://www.lulu.com/commerce/index.php?fBuyContent=13925837″><img src=”http://static.lulu.com/images/services/buy_now_buttons/it/book_blue2.gif?20130820092950″ border=”0″ alt=”Support independent publishing: Buy this book on Lulu.”></a>

L’antologia poetica “Da Ischia sempre poesia”

L'antologia poetica "Da Ischia sempre poesia"Da Ischia sempre poesia

Florilegio

Ischia, mare e poesia

Ischia, un’isola di poesia

Ischia, un’isola d’amore

Ischia, un’isola di…

Ischia, un’isola di amore – Delphis

Ischia, un’isola di poesia – Fruscio

Ischia, un’isola di poesia – Colella

Ischia, un’isola d’amore – Miramare

Poesia e dintorni

Il club degli autori

Prima o poi qualcuno doveva accorgersi che i tempi sono cambiati (i mecenati non vivono più nei palazzi ducali), che la pubblicità governa i nostri piaceri edonistici ed epicurei così come semina le spore di ideologie e di spiritualità, e che essa è la vera padrona delle nostre scelte e dei nostri portafogli.

Essere Scrittori – modestamente dilettanti come molti di noi -, anche se apprezzati da critici e da altri scrittori, anche se vincitori di premi e di attestati, non basta a dare respiro a quella che, infine, abbiamo compreso essere la vera ambizione di tutti noi “Artisti”: liberarci dei sogni e dei dubbi che sono state le prepotenti matrici delle nostre ispirazioni aprendoli alla conoscenza collettiva.
Leggere, vogliamo essere letti! è questa la catarsi ambita, molto spesso incoscientemente, dalla maggioranza di coloro che si dedicano alle arti letterarie.

Nasce certo una controversia tra la spiritualità delle forme poetiche ed il materialismo proprio delle imprese produttive, ma oggi più che mai appare irrinunciabile annullare la dicotomia e procedere verso una stessa meta pur con interessi diversi.

Ecco pertanto le proposte del progetto LENOIS consentire che, sponsorizzando i nostri volumi di poesie e di arti varie, senza dubbio gli Autori dei testi e delle imamgini, ma sicuramente anche le Aziende Commerciali, ottengano notevoli benefici quali possono essere considerati quelli derivanti da una rete alternativa di distribuzione, una forma innovativa di pubblicità aziendale, un nuovo strumento di propaganda personale, il rafforzamento di contatti operativi tra Cultura e Aziende, la gratificazioni per il serio lavoro di Scrittori, Artisti, ed Imprese Commerciali, e, non ultimo, il vantaggio derivante dall’effetto sorpresa conseguente alla novità dello strumento utilizzato per promuovere i propri prodotti. Noi affermiamo che nessun libro viene cestinato prima ancora di essere sfogliato (come viceversa avviene per depliant, brochure, volantini, e cataloghi vari).

La nostra esperienza ci dice che i libri ed i loro contenuti (siano anche messaggi pubblicitari) vivono e vengono letti da più generazioni, continuando a fare bella mostra di sé nelle case e nelle librerie, perché: I libri sono cultura, serenità, malizia.

 

Nico Kamp – Aart Heering – Antologie poetiche

Durante l’inaugurazione della Mostra “Anne Frank” che si è  tenuta a Casamicciola Terme nel Parco dell’Hotel Marina 10

sono state distribuite gratuitamente agli illustri ospiti presenti all’evento alcune copie delle Antologie poetiche “Adotta una poesia” e “Otto Milioni” edite a cura di
Bruno Mancini e di
Roberta Panizza e sponsorizzate rispettivamente dalla testata giornalistica
Il Dispari” e dall'”Istituto Agostino Lauro“.

A tutti gli Artisti e agli Sponsors partecipanti alla prima edizione del Premio internazionale di Poesia

Adotta una poesia“ ed a tutti coloro che hanno partecipato alla prima edizione del Premio internazionale di Poesia

Otto milioni” farà piacere venire a conoscenza del fatto che sia

Nico Kamp, Console generale Onorario d’Olanda e vittima del Nazismo

e sia Aart Heering  Responsabile Pubblic Diplomacy dell’Ambasciata dei Paesi Bassi

hanno accettato volentieri il dono delle Antologie firmandone ciascuno una copia con le frasi

Grazie per il gentile pensiero, Nico Kamp

e “Con ammirazione per il vostro lavoro,

grazie, Aart Heering“.

Chi è Nico Kamp?

lanostraisola on livestream.com. Broadcast Live Free

Chi è Aart Heering?

lanostraisola on livestream.com. Broadcast Live Free

Una poesia
5 poesie 3 canzoni
Da Ischia, l’Arte – seconda serie
Da Ischia, l’Arte 
PMN- Show Bruno – Poesie – Musiche – Notizie
Presentazioni
TG LENOIS
Musica e Poesie
News e Poesie
Teatro e Poesie
Luoghi e Poesie
Arte e Poesie
Monografie
TV
A bordo campo
Video poesie di Bruno Mancini
Musica
Nicola Pantalone
Video poesie di Roberta Panizza
Video poesie dei Pionieri
Video poesie Mareblù 2009
Video poesie Miramate 2010
Video poesie Autori vari
Video poesie serie 2
Eventi
MP3 
http://www.livestream.com/lanostraisola

http://www.youtube.com/user/1ignazio1?feature=mhsn

http://www.spreaker.com/page#!/user/lanostraisola



http://www.teleischia
http://www.radiosi.org/
http://www.marateawebradio.it/
You-tube
Radio
Radio invisibili
Webmaster
MP3

Apertura Mostre in Italia dal 25 al 31 Agosto 2012

MOSTRE: LE PROSSIME APERTURE DAL 25 AL 31 AGOSTO 2012

 

Tamara Kvesitadze Mec-Human

Tamara Kvesitadze Mec-Human

Tamara Kvesitadze Mec-Human

Nell’ambito del Concorso Polifonico Internazionale Guido d’Arezzo, la musica incontra l’arte contemporanea; e lo fa scoprendo il concetto di rumore che diventa continuità e sfondo infinito. L’opera d’arte è meccanica.

Si chiama F=-F a firma Tamara Kvesitadze, qui ad Arezzo a cura di Fabio Migliorati, dall’ultima Biennale di Venezia. Nel 2011, infatti, l’artista rappresenta il suo Paese, la Georgia, alla 54° Biennale Internazionale d’Arte, proprio con l’opera che sarà in mostra alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea. Il titolo F=-F come a simboleggiare una misteriosa parità finalmente raggiunta, magari mediante quella matematica che pretende di sistemare tutto coi numeri… L’installazione inaugura la Project Room della Galleria: luogo in cui si attenderanno appunto progetti, esperimenti, contaminazioni, ma sempre – senza essere norma – attraverso opere uniche; siano (come in questo caso) installazione, oppure dipinto, scultura, video, o anche performance. L’opera di Tamara Kvesitadze s’inserisce bene nel contesto dello spazio trovato: pare foderare il fondo della stanza, nel vuoto di una luce bianca che vorrebbe svelare… Tanti volti di resina. Si muovono? Si deformano? La tecnologia interviene, e anima. L’arte limita, e risolve. L’autonomia della macchina confina con un sentimento d’oblio che si compie nella sproporzione del rapporto uomo/mezzo. E questo stare di fronte all’opera si spande, aleggia, grava intorno a chi non ne subisca l’indeterminatezza ma, al contrario, l’adatti a sé, per comprenderne gli esiti. L’arte di Kvesitadze, così, premia. Ma lo fa con il ronzio ipnotico del meccanismo: un’estetica fredda soltanto in apparenza; pronta invece al rischio della conoscenza mimetica, o al fraintendimento della somiglianza. Si passa di qui, allora, per lambire un’astratta vastità del piacere: vera perché vaga e sfumata; dall’emozione funzionale alla percezione concettuale. Tamara Kvesitadze (1968, Tbilisi) ha donato un moto straniante e misterioso all’immagine umana; tanti visi, tutti uguali, si prestano a mostrarsi come forse non sono. E quel rumore, continuo, è la vita di quella fisionomia: forse noi, forse tutti voi. Ad Arezzo c’è un’opera della scorsa Biennale di Venezia. Anche Arezzo, così, può mostrare il linguaggio contemporaneo ritenuto migliore di una nazione: in questo caso la Georgia. La mostra si svolge in collaborazione con PaiviProArte, documentata da un catalogo Maretti Editore. Tamara Kvesitadze – Mec-Human è voluta e realizzata dall’Assessorato Cultura e Spettacolo del Comune di Arezzo, con la collaborazione di PaiviProArte e la documentazione di Maretti Editore. Tamara Kvesitadze – Mec-Human sarà inaugurata alla presenza del Prof. Pasquale Giuseppe Macrì, Assessore alla Cultura e allo Spettacolo del Comune di Arezzo; di Paivi Tirkkonen, Commissario del Padiglione Repubblica della Georgia alla 54° Biennale di Venezia; di Christian Maretti, Maretti Editore; di Fabio Migliorati, Critico d’Arte e Direttore per le Attività Espositive di Arezzo.

vernice
: sabato 25 agosto, ore 19.00

Progetti culturali ideati da Bruno Mancini

Il Risorgimento nelle valli d’Aspromonte

Il Risorgimento nelle valli d'Aspromonte

Il Risorgimento nelle valli d’Aspromonte
Il comune di Sant’Eufemia in occasione del 150 anniversario del ferimento di Garibaldi in Aspromonte ha organizzato una serie di manifestazioni celebrative. L’Archivio di Stato di Reggio Calabria partecipa con una mostra documentaria sugli avvenimenti Risorgimentali in Aspromonte. La prima tappa è la rivolta di Reggio del 2 settembre 1847, segue l’opera del Comitato Provvisorio di Governo nei primi mesi del 1848 e la definitiva sconfitta.
L’impresa dei Mille e il secondo sbarco del 1862 raccontano la vita amministrativa e politica della provincia occidentale reggina nell’immediatezza dell’Unità dell’Italia.
Nel percorso espositivo un particolare rilievo è stato dato a Vittorio Visalli storico eufemiese di rilievo nazionale e appassionato studioso di storia risorgimentale.
Inaugurazione 26 agosto 2012, ore 10,00 – Palazzo Comunale Sant’Eufemia d’Aspromonte

3. Mostra Internazionale di Architettura

13. Mostra Internazionale di Architettura

13. Mostra Internazionale di Architettura

Sarà aperta al pubblico da mercoledì 29 agosto a domenica 25 novembre 2012, ai Giardini della Biennale e all’Arsenale, la 13. Mostra Internazionale di Architettura dal titolo Common Ground, diretta da David Chipperfield e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta. La vernice avrà luogo nei giorni 27 e 28 agosto, la cerimonia di premiazione e di inaugurazione si svolgerà mercoledì 29 agosto 2012.

La Mostra sarà affiancata, come di consueto, negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia, da 55 Partecipazioni nazionali. Le nazioni presenti per la prima volta saranno 4: Angola, Repubblica del Kosovo, Kuwait, Perù. IlPadiglione Italia all’Arsenale è organizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la PaBAAC – Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee. Gli Eventi collaterali ufficiali della 13. Mostra Internazionale di Architettura saranno proposti da enti e istituzioni internazionali che allestiranno le loro mostre e le loro iniziative in vari luoghi della città.

Common Ground formerà un unico percorso espositivo dal Padiglione Centrale ai Giardini all’Arsenale: David Chipperfield presenterà una Mostra con 65 progetti realizzati da architetti, fotografi, artisti, critici e studiosi. Molti di loro hanno risposto al suo invito presentando proposte originali e installazioni create espressamente per questa Biennale e coinvolgendo nel proprio progetto altri colleghi con i quali condividono un Common Ground. I nominativi presenti sono in totale 112.

Anche per il 2012 è prevista l’attività Educational che si rivolge a singoli e gruppi di studenti delle scuole di ogni ordine e grado, delle università e scuole di architettura, professionisti, aziende, esperti, appassionati e famiglie. Le iniziative, condotte da operatori selezionati e formati dalla Biennale di Venezia, mirano ad un coinvolgimento attivo dei partecipanti e si suddividono in Percorsi Guidati e Attività di Laboratorio.

La cerimonia di inaugurazione e di premiazione della 13. Mostra avrà luogo mercoledì 29 agosto ai Giardini, con la consegna dei premi ufficiali assegnati dalla giuria internazionale.

In occasione della 13. Mostra, saranno banditi due concorsi online attraverso il sito relazionalewww.labiennalechannel.org, ovvero:
COMMON GROUND | Fotografia: la miglior foto della Mostra (concorsoaperto esclusivamente ai fotografi accreditati)
COMMON GROUND | Saggio: il miglior testo critico sulla Mostra.

Otto der Grosse und das Römische Reich. Kaisertum von der Antike zum Mittelalter

locandina

locandina

In occasione di tale evento saranno esposte opere bibliografiche custodite presso la Biblioteca nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli.apoli.

Data Inizio:27 agosto 2012
Data Fine: 09 dicembre 2012
Luogo: Germania – Magdeburg, Kulturhistorisches Museum

 

Bertil Vallien, 9 Rooms

Bertil Vallien, 9 Rooms

Per la prima volta in Italia con una mostra retrospettiva, Bertil Vallien, maestro svedese del vetro d’arte, presenta oltre 60 delle sue opere presso gli spazi di Palazzo Cavalli Franchetti, sede dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, in occasione della 13. Biennale di Architettura di Venezia.
La mostra, ideata e curata da Adriano Berengo e Börge Kamras con il contributo di Francesca Giubilei, si articolerà in nove sezioni e mirerà a sottolineare il contributo di questo artista al movimento dello Studio Glass, che quest’anno celebra il suo cinquantesimo anniversario. La mostra intende mettere in luce la forte relazione tra gli aspetti progettuali della sua ricerca e la concretizzazione delle idee, che divengono opere in vetro in stretta relazione e dialogo con l’ambiente che le ospita, sottolineando il particolare interesse dell’artista per il rapporto dell’uomo con l’ambiente, con la storia, con il sacro e con il tempo, insomma con i segni della società contemporanea.

Redattore: ANTONIO GIACOMINI
Informazioni Evento:

Data Inizio:28 agosto 2012
Data Fine: 25 novembre 2012

 

LaboratorioItalia. Esperienze delle selezioni italiane per il Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa

140 progetti partecipanti alle prime due edizioni della selezione italiana per il Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa, in esposizione a Palazzo Ducale in occasione della 13. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.

La mostra organizzata dal Servizio Architettura e Arte Contemporanee della Direzione generale PaBAAC, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Venezia e Laguna, sarà inaugurata il 27 agosto alle ore 18.00 alla presenza di:
Paolo Baratta, Presidente Fondazione La Biennale di Venezia;
Maddalena Ragni, Direttore Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte Contemporanee – Commissario Padiglione Italia della Biennale di Venezia;
Renata Codello, Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna;
Maria Grazia Bellisario, Direttore servizio Architettura e Arte contemporanee;
Giuliano Segre, Presidente Fondazione Venezia;
Roberto Masiero, Ordinario di Storia dell’architettura e del paesaggio – IUAV;
Alessandra Fassio, Curatore della manifestazione.

“Carbonia Landscape Machine”, Vincitore per l’Italia della seconda edizione del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa, e i progetti provenienti da tutto il territorio nazionale, rappresentano i migliori interventi che hanno interpretato i principi della Convenzione Europea del Paesaggio e realizzato una riqualificazione di qualità urbana ed extra urbana.

L’evento sarà preceduto da un incontro sull’Isola della Certosa, promosso da “ Vento di Venezia”.

CONTATTI
Segreteria organizzativa > ACMA 39 0270639293, [email protected]
Servizio architettura e arte contemporanee > 39. 065843 4815, [email protected] www.premiopaesaggio.it

Redattore: RENZO DE SIMONE
Informazioni Evento:

Data Inizio:28 agosto 2012
Data Fine: 25 novembre 2012

 

LE QUATTRO STAGIONI – Architetture del Made in Italy da Adriano Olivetti alla Green Economy

“Non è un anno come gli altri. Il Padiglione Italia alla 13. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia deve porsi al centro di questa differenza e diventare un’occasione per riflettere sul rapporto tra crisi economica, architettura e territorio, deve essere uno spazio in cui immaginare un progetto di crescita del nostro Paese, il “common ground” deve tradursi in un progetto concreto e visionario, in cui cultura ed economia scrivano un nuovo patto.”

Questa la “doverosa premessa” di Luca Zevi, scelto dalla Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte Contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, quale curatore del Padiglione Italia alla 13. Mostra Internazionale di Architettura.

Il progetto curatoriale si snoda come il racconto di un incontro possibile, della riscrittura del ‘patto’ – luogo condiviso e spazio possibile – in cui le ragioni dell’architettura, del territorio, dell’ambiente dialoghino con quelle dello sviluppo economico. Un ‘common ground’ tra imprenditoria e architettura come necessità imprescindibile per la ripresa.
Il racconto descrive le “quattro stagioni” dell’architettura del Made in Italy lungo un percorso accidentato e fecondo, mirato alla ricerca di un rapporto virtuoso tra architettura, crescita e innovazione.

I stagione : Adriano Olivetti nostalgia di futuro
Un percorso che non può non prendere le mosse dall’esperienza di Adriano Olivetti nell’Italia del ‘secondo dopoguerra’ come paradigma di un modello di sviluppo in cui politica industriale, politiche sociali e promozione culturale si integrano nella proposta di una strada innovativa nella progettazione delle trasformazioni del territorio. Esperienza unica per i tempi e per il contesto, che per la sua attualità induce una positiva “nostalgia di futuro”.
Olivetti è innovatore per il modo di fare impresa, la visione del mondo, le scelte e i principi. E’ convinto che il ‘fare impresa’ non possa prescindere da un atteggiamento etico e responsabile nei confronti dei lavoratori e del territorio che accoglie le fabbriche, appassionato di avanguardie in arte e architettura, coinvolge tutti i più geniali architetti e designer degli anni ’50 facendo di ogni complesso industriale un’opera d’arte. Ivrea diventa luogo di sperimentazione di una “città-fabbrica” virtuosa, considerata modulo sperimentale di uno sviluppo territoriale possibile.
Il Padiglione si apre con questo racconto perchè la visione olivettiana – che tiene insieme architettura, economia e territorio – può diventare il punto chiave sul quale cominciare a riscrivere il futuro del paese.

II stagione: l’assalto al territorio
A partire dagli anni ‘80, nel fervore imprenditoriale diffuso seguito alla scomparsa delle grandi industrie dal nostro paese, si verifica una sorta di “assalto” al territorio italiano attraverso iniziative di grande vitalità sotto il profilo produttivo, ma altrettanto disinteressate a qualsivoglia forma di espressione architettonica o di inserimento appropriato nel paesaggio: è la fase della produzione “nel sottoscala o nel capannone, spesso conditi da una villetta in stile chalet svizzero”, il “grado zero” dell’architettura del Made in Italy.

III stagione: architetture del Made in Italy
Negli ultimi quindici anni alcune imprese del Made in Italy – caratterizzate da una “tipologia olivettiana” quanto a dimensioni e produzione specializzata – hanno scelto di costruire i propri stabilimenti e i propri centri direzionali secondo un progetto architettonico d’eccellenza. Sono nate così strutture attente alla poetica dei luoghi e degli oggetti, alla vita delle persone, alla sensibilità ambientale, documentate e “narrate” nella mostra. Il ‘fare impresa’ virtuoso anche nell’immaginazione dei luoghi di produzione e commercializzazione sta contribuendo a creare nuovi paesaggi.
La promenade espositiva si trasforma in un percorso di scoperta, conoscenza e riflessione sulle emergenze architettoniche e insediative del Made in Italy. E’ nel loro agire il senso della prospettiva: l’industria che all’architettura chiede la traccia dei luoghi, della quotidianità, della sua stessa identità.

IV stagione: reMade in Italy
La sfida della “quarta stagione” – la messa a sistema delle imprese del Made in Italy nella direzione di una Green Economy – è destinata fatalmente a incontrare la sfida di Expo 2015 ‘Nutrire il pianeta’, che diventa una straordinaria occasione per riflettere sul rapporto tra territorio e ambiente, città e produzione agricola, e sul senso del ‘progetto’ nel nord e sud del mondo. La nutrizione, che sarà al centro dell’Expo 2015, spinge a rimettere sotto analisi il concetto di comunità sostenibile: il rapporto tra città e campagna, industrializzazione e produzione agricola.
Il Padiglione Italia diviene così luogo in cui progettisti, imprenditori e politici si cominciano a confrontare seriamente sulle questioni del vivere, nella previsione di un’era in cui l’ossessione della megalopoli deve lasciare spazio a nuove regole di ispirazione comunitaria, in cui nutrirsi, muoversi e abitare diventano funzioni della stessa equazione.
Verranno illustrati alcuni recenti esperimenti italiani che muovono in questa direzione: riqualificazione di insediamenti attraverso l’inserimento di attività produttive di nuova generazione; ripensamento degli spazi pubblici mirati a una città a misura dei bambini, che diventano parametro della qualità di vita negli spazi urbani, cercando di ripensare la città come luogo eminentemente pubblico.

Un Padiglione Italia sostenibile
Il Padiglione Italia non si limita a rivendicare un nuovo modo di abitare, ma tenta di offrirsi come una sorta di prototipo di diversa modalità insediativa, che tiene insieme cultura dell’ambiente e Green Economy. Strumenti multimediali e tecnologia innovativa permetteranno al visitatore di interagire con il racconto, di porre quesiti, di incontrare in modo virtuale i protagonisti della storia narrata. L’interazione con elementi animati – ologrammi, personaggi virtuali e video – scandirà ogni tappa della narrazione. Conversazioni, interviste, performances attraverseranno giorno dopo giorno lo spazio.

L’opera di Michelangelo Pistoletto L’Italia Riciclata realizzata per il Padiglione Italia nel Giardino delle Vergini, sarà un metaforico centro di energie e luogo fisico per una serie di incontri.

CONFERENZA STAMPA PADIGLIONE ITALIA
Martedì 28 Agosto ore 12.00
Si prega di confermare la propria presenza inviando una mail a [email protected]
Per accedere agli spazi espositivi dell’Arsenale bisogna essersi già accreditati presso la Biennale

PW: italia2012

INAUGURAZIONE PADIGLIONE ITALIA
Martedì 28 Agosto ore 17.00

Padiglione Italia 13. Mostra Internazionale di Architettura

Curatore
Luca Zevi, [email protected]

69. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

La 69. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica è organizzata dalla Biennale di Venezia e si svolgerà al Lido di Venezia dal 29 agosto all’8 settembre 2012, diretta da Alberto Barbera.

La Mostra vuole favorire la conoscenza e la diffusione del cinema internazionale in tutte le sue forme di arte, di spettacolo e di industria, in uno spirito di libertà e di tolleranza. La Mostra include retrospettive e omaggi a personalità di rilievo, come contributo a una migliore conoscenza della storia del cinema.

I film selezionati sono:

· Poslednjaja noc’ (L’ultima notte) di Julij JakovlevicRajzman (Urss, 1936, 100’, 35mm, bianco e nero). Da uno dei registi “ufficiali” più premiati del cinema sovietico, la Rivoluzione d’Ottobre vista attraverso le vicende intrecciate di due famiglie, una operaia e una borghese, nel giro di una sola notte: l’“ultima notte” del vecchio mondo e la “prima notte” del nuovo.

· Dieu a besoin des hommes di Jean Delannoy (Francia, 1950, 100’, 35mm, bianco e nero). Gli abitanti della selvaggia isoletta di Seil, battuta dalle tempeste dell’Atlantico, vivono il loro intenso bisogno di spiritualità in modi non convenzionali. E’ il film con cui Delannoy ottenne il riconoscimento internazionale, e a cui furono attribuiti diversi premi (fra cui l’Ocic) alla Mostra del 1950, da lungo tempo invisibile.

· Genghis Khan di Manuel Conde e Salvador Lou (Filippine, 1950, 91’, 35mm, bianco e nero) Film d’avventura girato rocambolescamente in lussureggianti ambienti naturali, con pochi mezzi ma ambizioni hollywoodiane, è diretto anche da Manuel Conde, figura di spicco del cinema filippino, di cui molti film sono andati perduti.

· Il brigante di Renato Castellani (Italia, 1961, 174’, 35mm, bianco e nero). La copia Asac è l’unica traccia della versione più lunga del film, tagliata dopo Venezia dal produttore per ragioni commerciali. I minuti in più sono oltre trenta. Tratto da un romanzo di Giuseppe Berto, è la storia di un contadino calabrese che occupa latifondi, ingiustamente accusato di omicidio. Premio Fipresci alla Mostra del 1961.

· Free at Last di Gregory Shuker, James Desmond e Nicholas Proferes (Usa, 1968, 73’, 16mm, col.). Prodotto per la Tv pubblica Usa (PBS) documenta, con lo stile del cinema-verité, la marcia su Washington di Martin Luther King nel 1968 interrotta dal brutale omicidio. La copia originale Asac è l’unica esistente al mondo. trattandosi di pellicola ektachrom reversal che non prevedeva l’esistenza del negativo.

· Pagine chiuse di Gianni Da Campo (Italia, 1968, 98’, 35mm, bianco e nero). Film ingiustamente dimenticato, che incarna la vena intima e pacata della contestazione giovanile di quegli anni. Felice esordio cinematografico del regista e scrittore veneziano allora venticinquenne Gianni Da Campo, che in seguito girò La ragazza di passaggio (1970) e Il sapore del grano (1986). Presentato alla 29. Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia (1968) tra le polemiche, ottenne poi il premio della Giuria al festival di Cannes dell’anno successivo e numerosi altri riconoscimenti.

· Stress-es tres-tres di Carlos Saura (Spagna, 1968, 94’, 35mm, bianco e nero). Un road-movie che scava nella condizione e nelle fantasie della coppia moderna, con un originale stile asciutto e onirico allo stesso tempo. Uno dei primi film di Carlos Saura con Geraldine Chaplin, compagna di vita per molti anni del grande regista spagnolo.

· Pytel blech (Un sacco di pulci) di Vera Chytilová (Cecoslovacchia, 1963, 44’, 35mm, bianco e nero). La tristezza quotidiana, il vuoto esistenziale, la tronfia retorica educativa del comunismo dall’interno di un ostello della gioventù. Documentario con spunti ironici e grotteschi, e uno dei primissimi lavori di Vera Chytilová, figura chiave della “nová vlna”, la nuova ondata anni ’60 del cinema cecoslovacco. Unica copia esistente al mondo.

· Zablácené mesto (La città nel fango) di Václav Táborský (Cecoslovacchia, 1963, 8’, 35mm, bianco e nero). Nel nuovo quartiere in costruzione di Praga evitare il fango è la preoccupazione principale dei cittadini: un’ironica fantasia visiva sulle ambigue – e talvolta assurde – politiche di sviluppo urbano e sociale nella Cecoslovacchia degli anni Sessanta.

· Ahora te vamos a llamar hermano di Raoul Ruiz (Cile, 1971, 13’, 35mm, col.). Una testimonianza sulla prima legge proclamata da Allende che dichiara gli indiani Mapuches cittadini a tutti gli effetti, con tutti i diritti relativi. Manifestazioni di allegrezza e discorsi degli indiani descritti col talento visivo e il gusto per la sperimentazione del maestro del cinema cileno Raoul Ruiz. Unica copia sopravvissuta.

I film scelti saranno sottoposti a un procedimento di restauro digitale presso il laboratorio “L’Immagine Ritrovata” di Bologna, o restaurati analogicamente in modo da ottenere una nuova copia in 35mm.

La rassegna è resa possibile dalla collaborazione con numerose cineteche e società italiane e straniere, parte delle quali contribuiranno anche economicamente alla realizzazione dei restauri: Cineteca Italiana di Milano, Cineteca di Bologna, Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, Istituto Luce e Mediaset per l’Italia, nonché Gosfilmfond (Mosca), Filmoteca Española (Madrid), Paramount (Los Angeles), CNC-Centre National de la Cinématographie (Parigi), Cinémathèque française (Parigi), Film Development Council of Philippines (FDCP, Manila), British Film Institute (Londra), Národní filmový archiv (Praga) e Wnet New York Public Media, che hanno fornito l’acceso ai materiali originali di comparazione in loro possesso, o i negativi per la ristampa delle copie.

Di tutti i film restaurati, rimarrà di proprietà della Biennale una copia in 35mm o in DCP/HD-cam, per la conservazione e le eventuali circuitazioni successive.

Redattore: RENZO DE SIMONE
Informazioni Evento:

Data Inizio:29 agosto 2012
Data Fine: 08 settembre 2012

 

Il Tiziano mai visto. La fuga in Egitto e la grande pittura veneta

12 anni di restauri al museo Ermitage e il primo capolavoro di Tiziano, imponente per dimensioni, torna a splendere.
Dopo 250 anni esce per la prima e unica volta dalla Russia e giunge a Venezia in una grande mostra.

Ci sono voluti 12 anni di restauri accurati da parte dell’Ermitage per far riemergere i colori, la luce, i particolari, la forza rivoluzionaria dell’opera con cui Tiziano nel 1507 “scopre” la natura in pittura; ed è stato necessario un accordo internazionale tra il Museo Statale Ermitage, la Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico e per il Polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, la National Gallery di Londra e la Fondazione Ermitage Italia per consentire che quest’opera, imponente per dimensioni (204 × 324 cm) e sconcertante per la vitalità del paesaggio, potesse tornare – dopo quasi 250 anni – in Italia, nella sua Venezia, in un’esposizione irripetibile dal 29 agosto al 2 dicembre 2012.

Esposta a Londra subito dopo il restauro, La Fuga in Egitto – che a ragione può considerarsi il primo capolavoro di Tiziano – giungerà direttamente dall’Inghilterra alle Gallerie dell’Accademia, dove sarà il fulcro di una mostra preziosissima che avvicina al dipinto circa venti opere dei grandi maestri veneti che, tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, hanno contribuito a innovare lo sguardo sulla natura
(Bellini, Giorgione, Sebastiano del Piombo, Lotto, ecc.), per poi rientrare all’Ermitage da dove, hanno già annunciato, sarà impossibile possa allontanarsi in futuro.

Un’occasione irripetibile per ammirare il grandioso paesaggio, eccezionale se non unico, non solo nel panorama della pittura veneziana degli inizi del XVI secolo – realizzato nel formato del tradizionale telero – ma di tutta la pittura italiana del tempo e per cogliere, grazie alle suggestioni e ai confronti proposti nella mostra curata da Giuseppe Pavanello e Irina Artemieva, l’elemento specifico e innovativo della visione paesistica di Tiziano, la sua natura “fremente” e vita che diventa tutt’uno con la figura umana, grazie alla pittura: colore, luce, ombra, atmosfera.

Promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, dal Museo Statale Ermitage, dal Comune di Venezia e dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, in collaborazione con la National Gallery di Londra e con
la Fondazione Ermitage Italia, l’esposizione alle Gallerie dell’Accademia, prodotta da Venezia Accademia e Villaggio Globale International (catalogo Marsilio), entra dunque nel vivo del nuovo modo di intendere il paesaggio e il rapporto tra uomo e natura
(una delle invenzioni più straordinarie di tutta la storia dell’arte veneta) non solo grazie al capolavoro tizianesco, che ha lasciato per la prima volta la Russia dal 1768, ma in forza anche delle sceltissime opere che
nell’occassione gli verranno affiancate: dall’Allegoria sacra (ora agli Uffizi) di Giovanni Bellini alla Tempesta e al Tramonto di Giorgione,
rispettivamente delle Gallerie dell’Accademia di Venezia e della National Gallery di Londra; dal San Girolamo di Cima da Conegliano della Galleria Palatina, all’analogo soggetto raffigurato da Lorenzo Lotto
e prestato da Castel Sant’Angelo; dalla Nascita e dalla Morte di Adone di Sebastiano del Piombo (Museo Civico Amedeo Lia, La Spezia) fino alla Fuga in Egitto di Albrecht Dürer e ai trittici di Santa Liberata e degli Eremiti di Hieronymus Bosch.
In sequenza e a confronto maestri veneziani e maestri oltremontani, in un contrappunto da cui emergono le rispettive personalità,
in modo da offrire al visitatore opportunità uniche e singolari di comprensione di un passaggio cruciale della pittura rinascimentale.

***
Vasari ci racconta che Tiziano, nel 1507 – lo stesso anno in cui realizza la Fuga in Egitto per Andrea Loredan e il suo nuovo palazzo sul Canal Grande, Ca’ Loredan Vendramin Calergi – lascia la bottega di Giovanni Bellini per quella di Giorgione.
Le esperienze cui attinge il giovanissimo pittore sono straordinarie: in quegli anniVenezia diventa infatti il luogo d’elezione per l’elaborazione della rappresentazione del paesaggio in senso moderno,
non più sfondo ma “specchiodel corpo vivente della natura” e Bellini prima, Giorgione poi sono tra i protagonisti indiscussi di questa avventura.

Il rapporto tra la figura e l’ambientazione paesistica è un problema che accomunerà, pur nella differenza degli esiti conseguiti, diverse generazioni d’artisti, fin da quando un nuovo sentimento della natura viene manifestandosi proprio nell’opera di Giovanni Bellini, che si mostra capace di illustrare la serena bellezza del creato nella sue variazioni temporali.

Un dipinto come l’Allegoria sacra degli Uffizi con figure di santi nel paesaggio – cui viene accostato in mostra il San Gerolamo di Cima da Conegliano – è un esempio di questo nuovo sentire che si esplicita anche nei soggetti sacri e che troverà approfondimenti decisivi nell’opera di Giorgione, nel cosiddetto Tramonto della National Gallery di Londra, carico di misteri e di enigmi come tutta la pittura del Maestro di Castelfranco e come la natura stessa.

Quella che era una semplice componente prende qui il sopravvento e trasforma il quadro quasi in paesaggio puro: una composizione in cui le figurette dei personaggi sacri sono davvero inglobate e partecipano al vasto respiro della natura. È un annuncio della Tempesta dello stesso autore (presente nel percorso espositivo insieme alla giovanile Madonna dell’Ermitage) indicata da sempre come l’opera che apre una fase nuova non solo del fare pittorico ma una Weltanschauung con riflessi ed esiti di particolare rilievo soprattutto nell’attività giovanile di Tiziano e dei giovani contemporanei.
Se in Bellini – come già aveva scritto Mariuz – «i personaggi si accampano monumentali, per cui la natura sembra farsi abside e altare e accogliere icone viventi», in Giorgione il paesaggio e l’elemento atmosferico colti grazie all’osservazione diretta, divengono assoluti protagonisti.

È un’iniezione di nuova linfa nella pittura veneta e rinascimentale, che s’insinua e corre profonda.

Partecipe di questa sensibilità, sia pure su un altro fronte, è anche l’esordiente Lorenzo Lotto alter ego di Giorgione e del giovane Tiziano, sperimentatore anch’egli
del tema paesaggistico. Proprio nella raffigurazione del San Girolamo penitente di Castel Sant’Angelo – altra opera in mostra esemplare di questi cruciali quindici anni
– Lotto trova esiti diversi, fino a costituire un’alternativa personalissima. Così come originalissima e altrettanto fondamentale per l’elaborazione del tempo appare la soluzione paesistica, visionaria e metamorfica,
di Hieronymus Bosch nelle sue opere veneziane: quasi un contraltare al senso della natura arcadico e classicheggiante dei veneziani.

Sarà tuttavia Tiziano a portare a compimento lo sviluppo del percorso intrapreso da Bellini e rivoluzionato da Giorgione, grazie anche alle suggestioni del grande incisore e disegnatore di Norimberga, Albrecht Dürer,
che è a Venezia prima del 1498 e poi, per un intero anno, dal 1505 agli inizi del 1507.

Il giovane Cadorino introduce nel paesaggio di Giorgione – pur in una composizione dall’impianto ancora tradizionale come è, nonostante tutto,
La fuga in Egitto – il vasto fremito del bosco, la varietà delle sue forme, la sua animazione impetuosa.
Tiziano trae dalla stampe di Dürer il rapporto pulsante tra le figure e l’ambiente, convertendolo in pittura.
La sua diventa così una natura viva e vitale, con una freschezza d’osservazione e una libertà di resa che sembrano escludere il riferimento a qualsiasi schema precostituito; una natura nella quale è possibile calare le passioni e i sentimenti degli uomini.

La straordinaria opera realizzata per il Loredan, ampia finestra sul mondo naturale che aveva colpito anche l’immaginazione di Vasari, riconsegnata grazie al restauro al suo ruolo di capolavoro del Rinascimento,
è la prima grandiosa affermazione di questa originalità tizianesca, della sua capacità cioè di trasformare in pura pittura un’innovativa e sbalorditiva interpretazione della natura.

Tiziano nel realizzare questo telero stava per osare addirittura qualcosa in più, innovando completamente il rapporto tra figure e paesaggio anche nella composizione: i raggi X a cui è stato sottoposto il dipinto, presso i laboratori del Museo Statale Ermitage, hanno infatti rivelato sorprendentemente che l’autore aveva inizialmente abbozzato un diverso soggetto – un’Adorazione, ben visibile sotto lo strato pittorico – collocando nel centro della tela tre figure di dimensioni ridotte rispetto a quelle poi dipinte nella Fuga.

Non è chiaro quale sia il motivo che ha spinto il pittore ad abbandonare l’idea iniziale, scegliendo un altro soggetto, per altro ben poco presente nella tradizione della pittura veneta, né cosa abbia indotto Tiziano
ad adottare una più tradizionale impostazione delle figure, ma una scintilla era ormai scattata.

Quella spettacolare ambientazione boschiva di dimensioni impensabili, il ruscello dalla pennellata grumosa, i molti animali che animano la tela «i quali ritrasse dal vivo – come scrisse Vasari –
e sono veramente naturali e quasi vivi» rivelano una personalità unica e danno inizio a una nuova stagione.

Anteprima stampa per la mostra
martedì 28 agosto
ore 12.00
Campo della Carità, Dorsoduro 1050

La mostra sarà visitabile fino alle ore 16.00

“Le memorie ritrovate” a Padova

Venerdì 31 agosto alle ore 12:00 a Palazzo Zuckermann (Padova) sarà inaugurata la mostra Le memorie ritrovate. Antico perduto e ritrovato. Rinvenimenti archeologici dal convento di Santa Chiara a Padova che rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 18 novembre 2012.

La Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, unitamente all’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e ai Musei Civici di Padova, su idea e realizzazione di Cultour Active (società di promozione di eventi culturali), in collaborazione con McArthurGlen Designer Outlet di Noventa di Piave (VE) e la ditta Diego Malvestio & C., presentano venerdì 31 agosto la mostra «Le memorie ritrovate».

All’inaugurazione interverranno Vincenzo Tiné (Soprintendente per i Beni Archeologici del Veneto), Andrea Colasio (Assessore alla Cultura del Comune di Padova), Davide Banzato (Direttore Musei e Biblioteche del Comune di Padova), Francesco Cozza (Curatore della mostra) e Enrico Longo (Presidente Cultour Active).

Dopo il successo di pubblico con oltre 24.000 visitatori in pochi mesi e l’interesse dimostrato dalla critica, la mostra «Le memorie ritrovate», presentata per la prima volta al CEMA – Centro Espositivo Multimediale dell’Archeologia di Noventa di Piave (VE), approda ora a Padova, sua terra d’origine, con un nuovo allestimento, contenuti aggiornati, approfondimenti storiografici e iconografici.

Le «memorie» esposte sono state ritrovate nell’antico e perduto Convento di Santa Chiara De Cella Nova a Padova che fiorì tra il XIV e il XVIII secolo, ma che negli anni Sessanta del secolo scorso venne demolito per erigere la Questura. Nel 2000 l’indagine archeologica diretta da Mariangela Ruta e condotta da Petra scrl nel cortile della Questura di Padova ha portato alla luce una struttura esagonale, residuo dell’impianto originario del convento e punto di partenza di una scoperta senza eguali. Sulla base dei materiali rinvenuti e delle notizie d’archivio che narrano delle vicissitudini del monastero si ipotizza che tale struttura esagonale abbia svolto la funzione di ghiacciaia-dispensa in epoca tardo-medievale (XIII e XIV secolo) e sia stata adibita poi ad immondezzaio in età rinascimentale (XV e XVI secolo)

Il curatore della mostra Francesco Cozza – grazie anche agli interventi di restauro conservativo, condotti da restauratori del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e da liberi professionisti – ha saputo restituire ai numerosi oggetti esposti i loro significati, sia funzionali che simbolici, come si può apprendere dalla lettura del catalogo riccamente illustrato e acquistabile presso il bookshop dei Musei Civici Eremitani, in piazza Eremitani n.8.

Ceramiche maiolicate, graffite e invetriate, reperti vitrei decorati, manufatti metallici, strumenti fittili, in osso, legno e cuoio, costituiscono il «tesoro» perduto, ritrovato e restaurato. Un cuore strappato da due mani, una figura femminile dal volto maschile, un cane in atteggiamento di auto-castrazione accanto a figure prettamente religiose, come l’Annunciazione e il calice con l’Ostia, sono solo alcuni esempi dell’eterogeneità dell’esposizione.

«Portare la mostra a Padova», afferma il curatore Francesco Cozza, «significa riconsegnare alla città parte della sua storia perduta. Il successo del primo allestimento al CEMA – Centro Espositivo Multimediale di Noventa di Piave ha dimostrato che Le memorie ritrovate ha suscitato un reale e vivo interesse, quindi ci è sembrato doveroso far conoscere anche a Padova le scoperte e i tesori del suo territorio. Ringrazio la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto che ha voluto e sostenuto questa seconda esposizione, il Comune di Padova e i Musei Civici per aver accolto con entusiasmo la mostra e Cultour Active per aver curato anche il nuovo allestimento e l’organizzazione. Prima Noventa di Piave, ora Padova e in futuro speriamo di esportare le memorie per farle apprezzare da un pubblico sempre più vasto».

PALAZZO ZUCKERMANN

Palazzo Zuckermann sorge lungo corso Garibaldi, l’arteria viaria che partendo dalla Stazione Ferroviaria raggiunge l’area del Pedrocchi e del Bo, ovvero il cuore del centro storico, e fino a poco tempo fa è stato sede delle Poste Italiane. Si affaccia sul complesso che comprende l’Arena Romana, la Cappella degli Scrovegni e il Museo agli Eremitani: per la sua collocazione è stato individuato come la destinazione privilegiata dell’espansione espositiva delle collezioni dei Musei Civici.

Il Palazzo fu eseguito tra il 1912 e il 1914 dall’architetto milanese Filippo Arosio, in stile ancora ottocentesco, su incarico dell’industriale Enrico Zuckermann.

Può essere assunto come uno dei simboli della nuova città borghese sorta tra la fine dell’800 e l’inizio del secolo XX, seguendo la definizione del nuovo asse viario privilegiato che conduceva alla stazione.

Palazzo Zuckermanna ospita al piano terreno e al primo piano le collezioni di arti applicate e decorative del Museo d’Arte e, al secondo piano, il Museo Bottacin con le sue ricche raccolte numismatiche.


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1) La sezione culturale di un settimanale cartaceo
2) Uno spazio d’informazione culturale e di riproduzione video all’interno del palinsesto di una tv (digitale terrestre e web),
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5) Il sito www.emmegiischia.com,
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Il portale di Italia della cultura – IDC- si propone come il sito in cui trovare il maggior numero possibile di eventi appunto culturali presentati sul territorio italiano. Posso assegnarti un login con il quale inserire autonomamente gli eventi di tuo interesse se m’invierai il nome l’indirizzo mail e un recapito telefonico.
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Bruno Mancini, ideatore del progetto culturale “Le nostre isole”
Il progetto culturale LENOIS nasce dal desiderio di costruire una TRIBU’di Artisti (Poeti, Narratori, Pittori ecc) che non si accontenti di rimanere segregata tra le quattro mura dei propri “siti”, ma decida di dare battaglia con le stesse armi e sullo stesso campo ove spadroneggiano banalità edulcorate omologate e massificate, e voglia farlo accettando di utilizzare a tale scopo alcune forme pubblicitarie come veicolo promozionale.
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Italia della Cultura ischia http://ischia.italiadellacultura.it/ in questo periodo è impegnata nel proporre nuove forme di attività utili a dare visibilità al portale e pubblicità agli eventi, due delle quali mi sembra interessante proporre alla tua attenzione.
Scambio di visibilità. Perchè non pubblicizzare ItaliadellaCultura sulle locandine degli operatori culturali? Può essere un’idea avvincente. Possiamo dare visibilità ad un evento all’interno della newsletter, in modo assolutamente gratuito. In cambio chiediamo l’inserimento del logo sulle locandine degli eventi promossi dai nostri operatori.
Servizi. Sono disponibili con una serie di servizi introdotti per render più accattivante ItaliadellaCultura. Il primo di questi, già attivo, riguarda l’ospitalità fornita da Alberghi e Bed and Breakfast nel vostro comune. L’utente interessato all’evento a Roma, per esempio, potrà scoprire possibili strutture convenzionate suggerite dal coordinatore locale, inserite in specifiche schede sul nostro sito. Si tratta di un servizio molto utile, presente tutto l’anno.


Da Ischia, l’Arte – terza serie

Anniversario “Il Dispari” e presentazione “Adotta una poesia”

Una poesia
5 poesie 3 canzoni
Da Ischia, l’Arte – seconda serie
Da Ischia, l’Arte
PMN- Show Bruno – Poesie – Musiche – Notizie
Presentazioni
TG LENOIS
Musica e Poesie
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Arte e Poesie
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A bordo campo
Video poesie di Bruno Mancini
Musica
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Video poesie di Roberta Panizza
Video poesie dei Pionieri
Video poesie Mareblù 2009
Video poesie Miramate 2010
Video poesie Autori vari
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Il Maggio dei Libri 2012

IL MAGGIO DEI LIBRI 2012

Leggere fa crescere, dal 23 aprile al 23 maggio

iniziativa

IL MAGGIO DEI LIBRI 2012

IL MAGGIO DEI LIBRI 2012

I libri sbocciano in maggio.
Perché se in questo mese la natura si risveglia, lo stesso capita alla voglia di leggere. Leggere fa crescere: è questo lo spirito de Il Maggio dei Libri, la campagna nazionale nata nel 2011 con l’obiettivo di sottolineare il valore sociale della lettura come elemento chiave della crescita personale, culturale e civile.
La campagna, promossa dal Centro per il Libro e la Lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, inizia il 23 aprile, in coincidenza con la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore promossa dall’UNESCO, e culmina il 23 maggio con la Festa del libro.
La denominazione scelta per la campagna, Il Maggio dei Libri, pone l’accento su un mese che nella tradizione popolare italiana è legato alle feste per il risveglio della natura e richiama l’idea di crescita e maturazione, ma anche di allegria e di piacere: tutti concetti che vogliamo veicolare attraverso la campagna come collegati alla lettura.
Libro come amico, partner, compagno di vita, dunque: lo scopo della campagna, infatti, è quello di portarlo tra la gente, distribuirlo, farlo conoscere, connotandolo di un forte valore sociale e affettivo.

E favorire così l’abitudine alla lettura.

Il libro, quindi, esce dal suo contesto abituale e dilaga sul territorio: dalle grandi città ai piccoli centri, regioni, province, comuni, scuole, biblioteche, associazioni culturali, case editrici, librerie, circoli di lettori, promuoveranno iniziative per intercettare anche persone che di solito non leggono.

La campagna del 2011 ha raccolto 1252 adesioni e, nel periodo 23 aprile – 23 maggio, si sono svolti oltre 6000 eventi.

Quest’anno Il Maggio dei Libri si avvale, oltre che della collaborazione di partner istituzionali (Presidenza del Consiglio dei Ministri Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Unione delle Province d’Italia, Associazione Nazionale Comuni Italiani), di tutti i soggetti strategici impegnati nella promozione della lettura (Associazione Italiana Editori, Associazione Librai Italiani, Associazione Italiana Biblioteche) e si svolge con il patrocinio Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Web, scuola, giovani. E’ su queste parole chiave che si orienta la campagna 2012: raccogliendo l’eredità di tutte le esperienze precedenti, quest’anno il Centro per il libro e la lettura e i suoi partner intendono rilanciare il progetto e innescare nuovi processi, rafforzando la rete di soggetti pubblici e privati attivi nella promozione del libro e della lettura. Per coinvolgere sempre di più i lettori di domani, attraverso un uso dinamico di Internet e la partecipazione più attiva delle scuole.

Siti di approfondimento:
http://www.librari.beniculturali.it/
http://www.ilmaggiodeilibri.it

Premio Perelà > scrittori leggono scrittori

  • relatori: – Scuola Holden: Corso Biennale in Scrittura e Storytelling
    – Scuola di scrittura narrativa di Raul Montanari. Archivi del ’900, Milano
    – Lalineascritta Laboratori di Scrittura
    – Laboratorio di Scrittura Walter Tobagi Venezia
  • QUANDO
  • dal 19/04/12 al 19/12/12
– Laboratorio di Scrittura Walter Tobagi Venezia
Scadenza presentazione domande: 19 dicembre 2012
Giunge alla quarta edizione il concorso letterario che vede in Giuria alcune delle più autorevoli scuole di scrittura che operano sul territorio nazionale. Anche quest’anno, infatti, a leggere i libri e a decretare i vincitori saranno gli allievi di:
– Scuola Holden: Corso Biennale in Scrittura e Storytelling
– Scuola di scrittura narrativa di Raul Montanari. Archivi del ’900, Milano
– Lalineascritta Laboratori di Scrittura

Giunge alla quarta edizione il concorso letterario che vede in Giuria alcune delle più autorevoli scuole di scrittura che operano sul territorio nazionale. Anche quest’anno, infatti, a leggere i libri e a decretare i vincitori saranno gli allievi di:
– Scuola Holden: Corso Biennale in Scrittura e Storytelling
– Scuola di scrittura narrativa di Raul Montanari. Archivi del ’900, Milano
– Lalineascritta Laboratori di Scrittura
– Laboratorio di Scrittura Walter Tobagi Venezia

La loro dislocazione in aree culturali strategiche permetterà ai testi in gara di circolare da una regione all’altra e di farsi conoscere da lettori competenti dotati di autentica passione per la letteratura.Dedicato all’omino di fumo del romanzo futurista di Aldo Palazzeschi, il concorso è aperto ai testi narrativi editi in lingua italiana, pubblicati a partire dal gennaio 2010. Come omaggio a Palazzeschi, nato e vissuto a Firenze, è da intendersi anche il premio previsto per il vincitore, ossia un soggiorno nel capoluogo toscano.
L’iniziativa, sin dalla prima edizione, ha l’ambizioso obiettivo di aprire nuovi canali promozionali per gli autori che sono al loro esordio o comunque in cerca di affermazione. Grazie al Premio Perelà e alle rubriche a esso correlate, già in tanti hanno avuto la possibilità di esprimersi e raccontare il proprio mondo letterario mettendone in evidenza peculiarità e aspirazioni.
L’edizione 2011 si è conclusa con la vittoria della raccolta Racconti per Nisida e l’Unità d’Italia (Guida Editore) a cura di Maria Franco, con testi di Maurizio de Giovanni, Patrizia Rinaldi, Angelo Petrella, Riccardo Brun, Mario Gelardi, Luigi Pingitore, Antonella Ossorio e Antonella del Giudice. Una Menzione Speciale è stata, inoltre, attribuita a L’ultima fuga di Steve McQueen e altre storie (Felici Editore) di Athos Bigongiali.
Le iscrizioni saranno aperte fino al 21 aprile 2012.Anna Petrazzuolo
Responsabile Premio Perelà
http://premioperela.blogspot.com/

Studio Distanze | Editoria e Comunicazione
Via del Sabotino, 19 – 80144 Napoli
Tel. 081.19930112
Mob. 347.8522045
Fax 081.19930108
E-mail [email protected]
Sito web www.distanzelab.it

Documentazione
bando e regolamento 2012
(documento in formato pdf, 174Kb)
Premio Perelà
Bando e Regolamento
Art. 1
Lo Studio Editoriale Distanze indice la quarta edizione del Premio Perelà, concorso letterario aperto ai testi narrativi editi in lingua italiana e pubblicati a partire dal mese di gennaio 2010.
Art. 2
La Giuria del Premio è composta dalle seguenti scuole di scrittura:
 Scuola Holden: Corso Biennale in Scrittura e Storytelling;
 Scuola di scrittura narrativa di Raul Montanari. Archivi del ’900, Milano;
 Lalineascritta Laboratori di Scrittura;
 Laboratorio di Scrittura Walter Tobagi Venezia.
Art. 3
Gli Autori e gli Editori che intendono partecipare, possono iscriversi con una o più opere inviando una copia per
ogni titolo e allegando su un foglio a parte nome, cognome, indirizzo postale completo, recapito telefonico e indirizzo e-mail.
Art. 4
L’iscrizione al Premio richiede per ogni singola opera un contributo di € 30,00 da versare come ricarica Postepay
sulla carta n. 4023 6005 5174 0857  intestata ad Anna Petrazzuolo, curatrice del Premio (C.F. PTR NNA 68P51
F839M).
Art. 5
Tutto il materiale, compresa la ricevuta della suddetta ricarica, va spedito entro e non oltre il 21 aprile 2012 (farà
fede il timbro postale) al seguente indirizzo: Anna Petrazzuolo / Studio Editoriale Distanze – Via del Sabotino, 19
80144 Napoli.
Art. 6
La Giuria del Premio esaminerà i testi pervenuti ed entro il 19 dicembre 2012 decreterà il libro vincitore. L’esito
del concorso sarà comunicato a tutti i partecipanti nonché alle varie categorie di soggetti (media tradizionali, new
media, enti culturali, biblioteche, librerie, etc.) con cui l’Ufficio Stampa dello Studio Editoriale Distanze interloquisce per le proprie consuete attività di comunicazione.
Art. 7
L’Autore del libro vincitore sarà premiato con un soggiorno a Firenze (città natia dello scrittore Aldo Palazzeschi,
cui il Premio Perelà intende rendere omaggio).
Art. 8
Le decisioni della Giuria sono insindacabili.
Art. 9
Il materiale inviato non sarà restituito.
Art. 10
Con la partecipazione al Premio si autorizza lo Studio Editoriale Distanze al trattamento dei dati personali come
previsto dalle leggi vigenti.
Art. 11
La partecipazione al Premio comporta la totale accettazione del presente regolamento.
Per ulteriori informazioni, lo Studio Distanze risponde ai seguenti recapiti:
Tel. 081.19930112 | Mob. 347.8522045 | Fax 081.19930108 | E-mail [email protected]
Sito web www.distanzelab.it

Ad ogni respiro (a mio padre)

Invidio la pianura
che assiste le tue rughe
e le sorde rugiade
che si affacciano rosse
fra il silenzio e la tua ombra.
Mi appaga
il tuo paterno calore
che si spalanca quotidiano
ad ogni respiro.
Prima d'esserti lontana
ho chiuso tutto l'incenso
del tuo amore
in uno sguardo di coraggio.
Mi basta
una nudità di fiume
ed un trionfo di flauti
per maturare la tua presenza
oltre confine.