Ufficio postale Ischia: ogni giorno una catastrofe!

Il giorno 10 Aprile alle ore 17 circa l’apparecchio erogatore di ticket posizionato all’interno dell’Ufficio Postale di Ischia porto allo scopo di disciplinare l’afflusso degli utenti ai vari sportelli non funzionava.

Mentre proseguo nello scrivere mi pare di sentire voi lettori ridere e sgnignazzare pensando frasi del tipo “Ahahaha, ma questa non è una notizia perché capita molto spesso” oppure “Con tanti disservizi importanti, cosa vuoi che conti quell’erogatore guasto!”
Per il momento, cari lettori, avete ragione, ma se avrete la pazienza di continuare a seguire il ragionamento nemmeno ancora accennato, forse, dico forse, troverete interessante questo articolo.
Nessuno può negare che le PI oggi svolgano molte funzioni un tempo esclusivamente affidate alle Banche, né che, attraverso i loro uffici, vengano elaborate transazioni monetarie complessivamente di molto superiori per numero e per importi a quelle sviluppate dai principali istituti di credito italiani.
In sintesi tra conti correnti, depositi vincolati, erogazioni pensioni e stipendi, pagamento utenze, vendita di francobolli… gratta e vinci e libri di Bruno Vespa, incassi per le spedizioni di pacchi, raccomandate, lettere ecc., per tutto ciò, quindi, le PI manipolano, custodiscono, incassano e spendono enormi somme rese disponibili dai loro “clienti”.
Bene!
Grande Azienda, grandi compiti e grandi responsabilità.
Però.
Però.
Oggi tutto si muove sulla base di apparecchiature computerizzate.
Forse la stessa cassaforte dell’Ufficio PI di Ischia è gestita tramite un programma computerizzato, così come, sempre forse, sono gestiti il condizionamento e l’illuminazione dei locali e tutte le transazioni finanziarie… compreso, ecco il punto dolente, l’apparecchio erogatore di ticket posto all’ingresso dell’ufficio.
Noi “clienti” potremmo tranquillamente continuare ad affidare i nostri soldi alle PI, ma, forse, potremmo anche chiederci se il cattivo reiterato mal funzionamento di un erogatore non sia un campanello d’allerme che ci debba far riflettere.
E se anche i sistemi di gestione dei nostri soldi funzionassero nello stesso modo: a fasi alterne?
Un solo centesimo al giorno, svanito per 10 milioni di utenti, costituisce una nuvoletta pari a 36 milioni e 500.000 euro in un anno.
Niente male vi pare?

Bruno Mancini

Coerenza: salto della quaglia tu, salto della quaglia anch’io.

Quando l’Italia era ancora una Repubblica che tentava di darsi una struttura di democrazia rappresentativa delle istanze del Popolo Sovrano (e quindi approssimativamente poco prima che scendesse in campo il Cavaliere -che non fu mai senza macchia e senza paura), fino a quel periodo in cui esistevano Eletti ed Elettori, cioè fino al tempo in cui il Popolo Sovrano gettava le monetine al Super Statista organizzatore della sistematica spartizione delle ricchezze italiane tra delinquenti italiani… tutti (?) noi prendevamo ad esempio la coerenza dei Leaders proposti dai vari partiti.

A quel periodo storico ne è succeduto uno nuovo, concretizzato dalla  coerente   emulazione dei sistemi più o meno legali finalizzati al successo personale… che ha coinvolte finanche le nonne durante le sedute del rosario.

Muore un Papa se ne fa un altro, vale per Stati con strutture  amministrative  differenti dalle nostre.

Il “Papi”, sovrano d’Italia durante oltre un decennio di gestione sciagurata, è morto, ma ciò non implica la necessità di eleggerne un altro con le stesse  caratteristiche, cosicché oggi il fossato tracciato dal  Self Made Man tra la politica ed il popolo, piuttosto che essere ampliato attraverso un  nuovo emblema di fisiologica sopraffazione  da parte dello  spregiudicato (pregiudicato) sull’onesto, oppure essere riportato allo stato in cui la credulità popolare s’illudeva che un Eletto rappresentasse solo e soltanto TANTI Elettori, sarebbe  coerente  che noi-popolo (popolo da sempre colluso con coloro i quali l’hanno privato dei principali diritti democratici), che noi, dicevo, provassimo a livellare quel fossato, ed emulassimo i comportamenti dei politici da noi eletti cantando un grazioso motivetto:

“Salto della quaglia tu,

salto della quaglia anch’io.

Caularone tu,

caularone anch’io.”

proprio in faccia a vecchi e nuovi tromboni che di tessere ne hanno quante le stelle dell’orsa maggiore e le considerano usa e getta come le schede telefoniche.

Per  coerenza con questa fase storica di salti della quaglia e di caularoni, e dopo avere da sempre emulato i comportamenti dei politici che ci hanno governato, ora ci tocca togliere il nostro voto a tutti coloro che hanno tradito e cambiato casacca, anche se ad essi ci legano affari più o meno confessabili…

L’hanno fatto loro, perché non dovremmo farlo noi?

Del resto già alla fine degli anni trenta del secolo  scorso (in pieno regime fascista) la commissione esaminatrice per la costruzione a  Roma di un  “Palazzo della Civiltà Italiana”, dette il via libera al progetto di Giovanni Guerrini, Ernesto Lapadula e Mario Romano, consistente in un edificio a base quadrata che sulle quattro testate riporta la frase scolpita  in stampatello su tre righe:

“Un popolo di poeti di artisti di eroi

di santi di pensatori di scienziati

di navigatori di trasmigratori”.

Il vocabolario della lingua italiana, Devoto Oli, alle voci “Trasmigrazione – Trasmigrare” scrive:

“Emigrazione in massa”

Oppure anche: “Il passare dell’anima da un corpo ad un altro secondo la dottrina della metempsicosi”.

 L’hanno fatto loro, perché non dovremmo farlo noi?

Bruno Mancini

 

Conferenza Stampa 4 Maggio

Conferenza
Come salvaguardare e sviluppare il turismo a Ischia: sinergie tra aziende in rete

Una tavola rotonda per affrontare insieme il problema della crescita e dello sviluppo turistico e imprenditoriale che a Ischia hanno
subito una brusca frenata,/ /problematiche che potrebbero essere risolte con la costituzione di una rete di imprese per il turismo.

Oggi occorre coesione – dichiara il Presidente Salvatore Lauro – non stiamo attraversando solamente una crisi epocale (il tema
economico solo un aspetto,anche se centrale), stiamo attraversando un cambio del paradigma del fare impresa . Non si posso pi utilizzare schemi e modelli
ricevuti in eredità , si deve produrre innovazione costante, guardare al futuro con lungimiranza, un concetto centrale insito nel
significato di strategia. ”

Nel corso dei lavori saranno presentati:

Programmazione annuale del gruppo Alilauro

Arcipelago Campano Card:  risparmiare si può

Programma escursionistico per la stagione 2012: Ischia Sea Scarl

Preparazione alla Coppa America maggio 2013 : Alilauro

Transfer intermodali: Nuove Iniziative

Ischia.it e i suoi servizi: Presentazione di Pointel spa

Lauro.it e i suoi servizi: Turismo e comunicazione

La struttura Coquille come scenario naturale per eventi e meeting

venerdì¬ 4 maggio alle ore 18.00 presso il
Coquille, Corso Vittoria Colonna 108 – Ischia
A seguire cocktail offerto da Coquille

/*Per i Clienti fuori zona é previsto collegamento //Skype: Lauro.it/

/* Per dettagli: antonella del nigro 081/4972229 //Skype:
alilauroclienti1/

Ischia – Salvatore Mazzella- Le liste che lo sostengono

martedì, aprile 3, 2012 1:24 pm, Posted by Gaetano Di Meglio 0 | ISCHIA, POLITICA | articolo letto 2065 volte
martedì, aprile 3, 2012 12:33 pm, Posted by Gaetano Di Meglio 0| ISCHIA, POLITICA | articolo letto 748 volte

Nuova Isolaverde – Candidato alla carica di sindaco Salvatore Mazzella

Nuova Isolaverde

Candidato alla carica di sindaco
Salvatore Mazzella

Candidati alla carica di consigliere comunale
Di Meglio Sergio – Ischia, 22.03.1972
Sogliuzzo Filomena detta Mena – Ischia, 24.05.1957
Basentini Bruno Vittorio – Potenza, 24.11.1943
Cigliano Guerino – Ischia, 09.11.1954
Calabrese Alessandra – Salerno, 22.08.1975
Calise Francesco – Ischia, 29.08.1963
Di Costanzo Fausto – Lacco Ameno, 06.09.1982
Ferrandino Mario – Lacco Ameno, 19.04.1984
Iaccarino Giovanni – Napoli, 29.12.1976
Mattera Michele – Ischia, 19.11.1975
Mazzella Loredana – Ischia, 12.08.1971
Mele Barbara – Ischia, 22.06.1969
Pilato Nadia – Ischia, Lacco Ameno 30.04.1988
Sessa Michele – Napoli, 30.04.1988
Valerio Alessandro – Ischia, 25.12.1980
Sampogna Tesera – Napoli, 21.05.1979

martedì, aprile 3, 2012 1:24 pm, Posted by Gaetano Di Meglio 0| ISCHIA, POLITICA | articolo letto 2082 volte

Città Nuove – Candidato alla Carica di Sindaco: Salvatore Mazzella

Lista CITTA’ NUOVE

Candidato alla Carica di Sindaco
Salvatore Mazzella

Candidati alla carica di consigliere comunale
Amalfitano Silvano – Ischia, 10.2.1970
Balestriere Ivano – Lacco Ameno, 29.4.1983
Buono Raffaele – Ischia, 18.12.1976
Castagna Francesco Ciro – Napoli, 01.2.1973
D’Ambra Andrea – Ischia, 21.11.1956
De Luca Umberto – Ischia, 15.1.1963
De Rosa Gerardo – Napoli, 8.10.1963
Di Meglio Gennaro – Ischia, 22.5.1953
Iacono Luciano – Ischia, 26.1.1979
Impagliazzo Alessandro – Ischia, 7.11.1969
Macrì Mario – Ischia, 3.2.1962
Mattera VIncenzo – Ischia, 6.4.1976
Monti Michele – Ischia, 28.10.1956
Pilato Nicola – Ischia, 17.3.1939
Scoto d’Abusco Francesco – Ischia, 20.6.1956
Trani Roberto – Ischia, 8.8.1975

 

martedì, aprile 3, 2012 1:19 pm, Posted by Gaetano Di Meglio 0 | ISCHIA, POLITICA | articolo letto 1986 volte

Fini Futuro e Liberta – Candidato alla carica di sindaco Salvatore Mazzella

Fini Futuro e Liberta

Candidato alla carica di sindaco
Salvatore Mazzella

Candidati alla carica di consigliere comunale
Iacono Marco – Ischia, 04.08.1975
Sirabella Andrea – Ischia, 22.12.1977
Arcamone Isidoro detto Giorgio – Barano d’Ischia, 24.11.1935
Ballardini Paolo – Ischia, 21.11.1986
Buono Umberto – Ischia, 01.04.1979
Chiaiese Paolo – Ischia, 07.05.1968
Khthab Omar – Khushab (Pakistan) – Ischia, 21.09.1974
de Georgio Bruno – Napoli, 01.08.1974
Del Ninno Maurizio – Napoli, 08.05.1952
Falco Luigi detto Gino – Lacco Ameno, 24.07.1984
Iacono Pasquale – Ischia, 04.07.1960
Iodice Pasquale – Ischia, 04.06.1958
Martino Angelo – Ischia, 15.10.1938
Pilato Vittorio – Napoli, 25.07.1973
Vitale Giulia – Ischia, 19.12.1971
Vuolo Ciro – Ischia, 17.01.1953

martedì, aprile 3, 2012 12:13 pm, Posted by Gaetano Di Meglio 0| ISCHIA, POLITICA | articolo letto 661 volte

UDC Casini – Candidato sindaco Salvatore Mazzella

UDC – Casini

Candidato alla carica di Sindaco
Salvatore Mazzella

Candidato alla carica di consigliere comunale
Di Meglio Biagio detto Gino – Ischia, 17.01.1957
Bernardo Carmine – Ischia, 27.06.1952
Borgogna Francesco – Ischia, 05.12.1947
Pinto Antonio – Ischia, 14.12.1947
Trani Giovanni – Ischia, 04.01.1944
Calvanese Antonio – Napoli, 24.01.1947
Cannovo Raffaele – Lacco Ameno, 21.12.1981
Di Costanzo Pasquale – Barano d’Ischia, 11.11.1955
Di Iorio Francesco Antonio, Napoli, 16.01.1964
Masullo Mariano – Napoli, 20.09.1960
Mgliaccio Pierpaolo – Ischia, 05.10.1982
Noviello Raffaele – Ischia, 29.05.1962
Pascarella Alessandro – Ischia, 25.07.1948
Pezzullo Raffaele – Frattamaggiore, 20.07.1966
Scotti  Lucia – Ischia, 02.06.1971
Vittozzi Luca – Lacco Ameno, 17.04.1982

martedì, aprile 3, 2012 12:04 pm, Posted by Gaetano Di Meglio 0| ISCHIA, POLITICA | articolo letto 732 volte

Ischia Nuova – Candidato alla Carica di Sindaco Salvatore Mazzella

Ischia Nuova

Candidato alla Carica di Sindaco
Salvatore Mazzella

Candidati alla carica di consigliere comunali
Telese Luigi – Ischia, 23.11.1956
Ferrandino Ciro – Ischia, 10.03.1970
Bassi Lucio – Napoli, 08.03.1963
Califano Michele detto Arcangelo – Ischia, 28.07.1951
Cervera Nicola – Ischia, 18.09.1942
Colicchio Pasquale – Ischia, 25.03.1992
Conte Maria – Ischia, 29.07.1972
Di Meglio Giacomo – Ischia, 12.11.1971
Foscardi Raffaela – Ischia, 04.05.1971
Mazzella Giuseppe – Casamicciola Terme, 26.06.1949
Mazzella Vincenzo – Ischia, 05.07.1967
Musella Bruno – Napoli, 04.06.1958
Pilato Michele – Ischia, 13.03.1938
Rubini Maria detta Marisa – Ischia, 06.09.1968
Scotto d’Abusco Salvatore – Ischia, 29.04.1944
Spignese Antonio – Ischia, 08.09.1969

 

 

 

Incendio a Fiaiano Ischia 27 Febbraio 2012 ore 20.28

Incendio a Fiaiano Ischia 27 Febbraio 2012

Bruno Mancini

Un incendio di vaste proporzioni è in atto in questo momento sulle colline che sovrastano la località di Fiaiano nel comune di  Barano d’Ischia.

Le fiamme visibili ad occhio  nudo fino dalle zone costriere del comune d’Ischia sono alimentate da un forte vento che rende difficili le operazioni di spegnimento.

I vigili del fuoco della locale caserma sono partiti con mezzi leggeri e si stanno dirigendo sul posto seguendo la via Cirillo che dall’abitato di Fiaiano si inerpica verso la zona collinare.

“Tutte le squadre si stanno dirigendo sul  posto” ci dice un responsabile delle operazioni di spegnimento “a piedi data la impraticabilità del luogo boschivo con prevalenza di  secolari castagneti. Anche dalla frazione di Buonopane abbiamo avuto una segnalazione di pericolo e in tale località si stanno dirigendo le forze della protezione civile.”

Per ammissione del suddetto  responsabile dei  Vigili del  Fuoco l’incendio è di VASTE proporzioni.

Incendio a Fiaiano

Ischia 27 Febbraio 2012 ore 20.28

Bruno Mancini

Un incendio di vaste proporzioni è in atto in questo momento sulle colline che sovrastano la località di Fiaiano nel comune di  Barano d’Ischia.

Le fiamme visibili ad occhio  nudo fino dalle zone costriere del comune d’Ischia sono alimentate da un forte vento che rende difficili le operazioni di spegnimento.

I vigili del fuoco della locale caserma sono partiti con mezzi leggeri e si stanno dirigendo sul posto seguendo la via Cirillo che dall’abitato di Fiaiano si inerpica verso la zona collinare.

“Tutte le squadre si stanno dirigendo sul  posto” ci dice un responsabile delle operazioni di spegnimento “a piedi data la impraticabilità del luogo boschivo con prevalenza di  secolari castagneti. Anche dalla frazione di Buonopane abbiamo avuto una segnalazione di pericolo e in tale località si stanno dirigendo le forze della protezione civile.”

Per ammissione del suddetto  responsabile dei  Vigili del  Fuoco l’incendio è di VASTE proporzioni.

Nunzia Binetti – Di chi è la colpa?

Nunzia Binetti – Di chi è la colpa?

Se penso alla Storia, mi torna facile considerarla solo il grafico della imperfezione umana, della cupidigia, della sete di potere dei singoli, del desiderio di un popolo o di uno stato di divorare un altro popolo o un altro stato. Homo homini lupus… per intenderci! La ingenuità dei cittadini, sudditi del potere o se vogliamo la loro incapacità di scegliere, anche in un sistema democratico, i loro rappresentanti, è un altro segno di questa imperfezione nata nello stesso giorno in cui sulla terra comparve il genere umano. Ogni generazione ha le sue responsabilità storiche, ogni governante, nessuno escluso. Le stesse età dell’oro, arcaiche, non furono che una colossale menzogna, capaci di assicurare il benessere a pochi ( la ricchezza non è mai stata equamente distribuita tra le varie classi sociali) e di asservire i migliori intellettuali del momento al padrone di turno . L’età augustea ad esempio , fece di Virgilio il miglior propagandista del suo imperatore e della sua politica, lo conferma con forza e a ragion veduta, Vittorio Alfieri nei suoi scritti. Non c’è e non ci sarà mai soluzione a questi problemi. Dov’è allora la colpa di tanta crisi sociale oltre che economica e politica dei nostri giorni e della disunità emersa drammaticamente in questi ultimi tempi, che celebrano in modo così contraddittorio il 150° anniversario dell’unità del nostro paese? In noi stessi, e con esattezza in tutti coloro che hanno costruito ora dopo ora, giorno dopo giorno questo malsano presente.
Sembrò un miracolo il boom economico postbellico nel nostro paese ed il ritorno alla democrazia negli anni cinquanta, un ‘età aurea, appunto, eppure non doveva esse tutt’oro quel luccichio, se già nel 68 le nuove generazioni,ovvero noi classi dirigenti d’oggi, chiedevano, a gran voce, altro e di più. Tanta inaspettata opulenza insieme al suo sistema avevano prodotto infatti una profonda inquietudine in tutti noi giovani d’allora, il rifiuto di una trama sociale che disattendeva aspettative ideologiche e che oltretutto aveva snaturato attraverso il processo d’ industrializzazione le radici culturali di molta parte della popolazione, oltre che disgregato il suo corpo sociale, soprattutto nel settentrione. La contestazione ci sembrò l’unica via di uscita, per esprimere il bisogno di un nuovo mondo e di una nuova aggregazione che solo qualche ideologia poteva rendere possibile, in primis l’ ideologia marxista incentrata sulla lotta di classe del proletariato e su certe figure o miti ( per lo più pensatori rivoluzionari, non esclusa la stessa Resistenza) che assumemmo come punti imprescindibili di riferimento. Gli ideali furono trasposti però nella realtà , con la pretesa che tutto si dovesse conformare ad essi in un clima di condivisione obbligata che non prevedeva alcuna forma di dissenso. Il mito stesso della Resistenza, poi, demonizzando la destra, intesa come naturale erede del fascismo portò alla teorizzazione della violenza e del terrorismo che si ritennero mezzi legittimi ma anche eticamente corretti, per contrastare qualunque avversario. Fu così che il movimento giovanile del 68 si delineò fondamentalmente spaccato, maturando nel suo stesso grembo un’altra ideologia, diametralmente opposta alla prima, reazionaria e antimarxista, che incarnò di contro la destra giovanile, intollerante della egemonia comunista che ormai al suo apice seduceva pure tanti giovani cattolici ,che non si riconoscevano più nella politica del partito democristiano o nelle posizioni della Chiesa “conciliare”. Fu lotta tra i due schieramenti, diversi, ma sostanzialmente omologati da un anticonformismo rivoluzionario di massa che annullava e dissolveva ogni individualismo ed i principii pacifisti e liberali ai quali quelli si erano inizialmente ispirati; in modo eversivo si tentava di rovesciare i valori tradizionali , rivendicando l’amore libero, il libero ricorso alla droga, codici nuovi d’ abbigliamento , il rifiuto per la famiglia e per ogni forma di cultura accademica. Perché allora stupirci ,oggi, se giovani protestano spesso “violentemente”, contro qualcosa o qualcuno e contro un governo che reputano incapace di attuare certe riforme e di governare, tanto più che siamo ancora noi stessi, ad affiancarli e sostenerli nelle piazze, dove le manifestazioni, nate con iniziali intenzioni pacifiche degenerano clamorosamente in atti di vandalismo e di estrema violenza contro ogni regola democratica?

D’altra parte oggi siamo costretti a subire le conseguenze di un nuovo fenomeno quello della globalizzazione, estrema conseguenza non solo della deculturalizzazione e perdita di identità che il 68 in nome della libertà, e dell’uguaglianza produsse ma anche frutto di un sistema capitalistico, mal gestito dai massimi rappresentanti del mondo politico e della finanza. Da un tale processo, ormai avanzato, non sarà certo facile tornare indietro ed assistiamo piuttosto allo svilimento della possibilità dei nostri figli di esprimere le loro risorse e la loro voglia di fare nel mondo del lavoro e della produttività. Ma Noi padri e madri sessantottini, lottando per la libertà sessuale e dei costumi, non abbiamo che ingenerato, a nostro tempo, liberismo; abbiamo inoltre sguazzato nel benessere e lo abbiamo finalmente avvicinato al proletariato, per un principio di giustizia, borghesizzandolo e cancellando, tuttavia in buona fede, le differenze di classe, fino a mutare e frantumare l’aspetto antropologico della nostra identità culturale; abbiamo infine generato e assecondato la globalizzazione, essendo stato il nostro primo desiderio quello, al di là di ogni slogan di piazza inneggiante all’egualitarismo, di possedere… possedere tutti, ogni cosa e ad ogni costo, anche ciò che non potevamo permetterci. Rinunciare a qualcosa e al consumo era poi così difficile? Inoltre non ci bastava più ciò che noi stessi, producevamo e come dei beceri “Ulisse”, ci siamo portati oltre i nostri confini geografici e mentali, ed abbiamo aperto a tutti ed a tutto le nostre frontiere commerciali e non . Ma le colonne d’Ercole sono pericolose da oltrepassare e questo è noto da sempre. Quindi padri e madri di questo presente, attribuiamoci con onestà le nostre colpe individuali e collettive e per tanta disunità e conflittualità politico-sociale e per tanta violenza che segna il nostro paese e per quella crisi economica, mai vista prima, della quale siamo autori ed insieme vittime inermi.

Ai nostri giovani, che vivono in questi giorni il dramma di sentirsi cittadini di una Italia ed di una Europa che non sono in grado di dar loro certezza di un futuro decoroso dico “ noi, vostri padri e vostre madri, siamo i colpevoli- innocenti del fallimento di quel progetto settantottino in cui abbiamo creduto. Se l’Italia d’oggi piange il suo disatro, se voi , nostri figli, soffrite il dolore quotidiano che vi causa questo disastro, manifestando per esso talvolta intolleranza, cercate in noi, vostri genitori , i soli responsabili e se potete assolveteci”.
Nunzia Binetti

Nunzia Binetti - Scrittrice - Barletta

Politici virtuali e teatri virtuali

Enzo Boffelli

POLITICI VIRTUALI E TEATRI VIRTUALI

Ciao amici del Diario, eccoci nuovamente giunti all’appuntamento settimanale con lo spazio, che da quasi tre anni, si occupa di ricordare alle istituzioni, la clamorosa e vergognosa mancanza di strutture teatrali sulla nostra bella isola.

In questo lungo periodo, ho sempre cercato di destare le coscienze dei nostri amministratori, in modo da trovare una strada che potesse garantire almeno un minimo di struttura, dove iniziare quel discorso di teatro stabile e pubblico che  sull’isola manca da sempre. Fino ad oggi purtroppo risultati concreti non ce ne sono, anche se il sindaco Ferrandino mi ha assicurato il suo massimo impegno in merito alla sala congressi del polifunzionale, proposta dallo stesso qualche anno fa ma tuttavia ancora avvolta nelle dense nubi dei collaudi mancanti.

A dire il vero, è difficile capire come intenda  il nostro primo cittadino sbrogliare una matassa tanto complicata  quale quella dei collaudi mancanti, tenendo anche conto delle parole pronunciate a più riprese dall’ Ing Michele Califano, capo della commissione collaudi. Il professionista, ha sempre spiegato con chiarezza, che esistono difficoltà insormontabili e che nessuna commissione sana di mente si sognerebbe di assumersi una tale responsabilità collaudando una struttura ormai vecchia di quasi trent’ anni e mancante di molti certificati di fondamentale importanza per poter compiere l’operazione. Il sindaco,  sta comunque  cercando, attraverso l’ interlocuzione diretta con la regione, di arrivare ad una soluzione che permetta di risolvere  le problematiche esistenti, ed avviare in questa maniera, l’ iter per rendere utilizzabile la struttura. Questo mi è stato confermato dallo stesso in un breve scambio di battute avvenuto durante il concerto di Tullio De Piscopo in piazzetta e mi ha anche preannunciato importanti novità in senso positivo. Sono queste chiaramente le parole di un politico, alle quali bisogna dare come  sappiamo un peso specifico particolare,  ma  personalmente non ho mai dubitato delle sue reali intenzioni di porre un rimedio all’ atavica mancanza e quindi aspetto con ansia notizie in merito. Per quanto riguarda invece gli accorati appelli delle scorse settimane al resto della classe politica isolana nessuna risposta è tuttavia pervenuta, come del resto era prevedibile. Non resta dunque che aspettare mestamente, avviandosi  alla nuova “ stagione teatrale” con le problematiche di sempre e le difficoltà di sempre.

Ciò nonostante, il movimento non smette di crescere e di produrre, sono già in fase di preparazione diversi allestimenti teatrali che, come sempre, regaleranno serate diverse al lungo inverno Ischitano. Inoltre  è in procinto di partire il nuovo laboratorio diretto da Eduardo Cocciardo che, nella stupenda cornice dell’ Accademia dei ragazzi , propone quest’ anno un interessante percorso  legato al grande Eduardo De Filippo. E’ un progetto ambizioso, che il mio amico e coach, Eduardo intende portare avanti partendo da un’audizione per la scelta degli attori che si svolgerà domenica 18 settembre alle 10 proprio nei locali dell’Accademia  dei ragazzi  in  Forio. L’ idea di lavorare su  un testo e allo stesso tempo fare laboratorio è una scelta coraggiosa e dimostra la serietà e la bontà del progetto. Conosco bene Eduardo, e il suo modo di lavorare, per questo motivo mi sento di consigliare questo percorso a tutti coloro vogliono fare teatro sia come divertimento che come professione perché hanno l’occasione di lavorare con un professionista serio e preparato, oltre che con un vero uomo di teatro.   Prima di chiudere vi informo che, sabato 17 settembre, presso l’ Hotel Ulisse di Ischia , avverrà la presentazione della nuova antologia poetica La nostra isola, progetto ideato da Bruno Mancini al quale già dallo scorso anno  ho dato la mia collaborazione artistica, ricambiando l’ appoggio incondizionato che da sempre Bruno e i suoi amici danno alla battaglia per il teatro. Quest’appuntamento, che si e’ potuto realizzare grazie alla squisitezza del proprietario della struttura, Signor Scotti Pasquale , prevede lo sviluppo dell’ idea lanciata con successo quest’ inverno alla Biblioteca Antoniana che vedeva unirsi arti e artisti in un unico contenitore capace di spaziare tra poesia , pittura, teatro, musica in maniera da ricordare alle istituzioni che non esistono solo sagre e feste in piazza e che bisognerebbe prestare un’ attenzione diversa alla cultura.  Vi saluto, ricordando a tutti ,che la nostra meravigliosa isola e’ ancora senza un teatro e che, anche quest’ inverno, chi vorrà assistere ad una rappresentazione in un teatro vero dovrà come sempre prendere l’ aliscafo e recarsi a Napoli  per la gioia della massima espressione politica isolana che si ricorda di esserlo solo quando bisogna recarsi alle urne. Vi abbraccio e come sempre…. A PALLA VERSO IL TEATRO CHE CI SPETTA!!